Barfleur |
Venerdì 27 giugno 2008:
Partiti per la prima volta, in questo viaggetto, indossando l'antipioggia, l'acqua lascia prestissimo il posto ad un vento insistente e molto freddo. Nella mattina il termometro della Stelvio non ne vuole proprio sapere di scrivere un valore superiore ai 16 gradi!
Il Faro di Gatteville |
Dopo aver lasciato Saint Vaste la Hogue ed essere ripassati per la bella ma inospitale per i turisti) Barfleur, raggiungiamo Gatteville, un borgo di poche case dove il tempo pare essersi fermato. Se non fosse per la presenza della Clio gialla della Poste, parrebbe di essere capitati in uno di quei villaggi sperduti in un vortice spazio-temporale tanto caro a Dylan Dog... ma a Gatteville c'è anche uno dei fari più grandi di Francia... e poi è il Faro di Gattostanco, no?
Cap De La Hague |
Lasciato il mio faro, e dopo aver attraversato in fretta la periferia di Cherbourg, è la volta di un altro posticino meraviglioso: Cap de La Hague, dove l'Oceano comincia sul serio a mostrare tutta la sua forza e la sua possenza.
Il vento, il freddo, le onde che si infrangono contro gli scogli... non avrei mai voglia di ripartire.
Eppure anche la strada costiera che da Cap de La Hague porta a sud, con splendidi saliscendi sulle falesie e sulle spiaggette deserte, è uno di quei nastri d'asfalto che un Motociclista non può scordare.
Cap De La Hague |
Pappato un panino in riva all'Oceano dalle parti di Portbail (sopranominata "la porta delle isole" perchè da qui partono i collegamenti marittimi per Jersey e Guernesey, passiamo anche Granville e puntiamo decisamente ad una delle mete più gettonate della zona, Mont Saint Michel.
Ci si arriva da una campagna ancora tranquilla ed amena, ma poi, non appena l'isola/penisola si avvicina, ecco spuntare torpedoni, camper, auto...
Con un euro lasciamo la moto nel parcheggio ed entriamo in città. E' pomeriggio appena inoltrato e le vie di Mont Saint Michel sono ingombre di turisti, impossibile anche solo scattare una foto in santa pace. Non c'è altra scelta: cerchiamo un albergo con l'insegna dei Logis de France (l'Auberge Sain Pierre) e, anche se la stanza doppia con servizi è al quarto-piano-senza-ascensore e costa quasi 100 euro senza colazione, decidiamo di passare la notte qui.
Mont Saint Michel |
Scendiamo al parcheggio e portiamo la moto nella zona, più vicina alle mura, riservata a chi sta in albergo in città, scarichiamo i bagagli, ci regaliamo una doccia rigeneratrice e... quando usciamo dall'albergo le strade sono quasi libere, ed i turisti quasi scomparsi.
Mont Saint Michel |
Mappa del sesto giorno...si arriva a Mont S. Michel Ad ora di cena Mont Saint Michel è quasi esclusivamente nostra, così come nel dopo cena, quando scendiamo sulla spiaggia libera dalle acque grazie alla bassa marea, e scattiamo foto al tramonto fino a quando si accendono le luci che illuminano le mura dela città. Questo è, credo, l'unico modo di godersi questo spettacolo creato dalla natura e dall'uomo.
Mappa dell'itinerario della giornata |
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