mercoledì 6 marzo 2013

Grilli o sciacalli?


La stanchezza e la sfiducia degli elettori italiani hanno colpito gli schieramenti politici tradizionali ed hanno portato ad un Parlamento suddiviso in soli tre gruppi: centrodestra berlusconiano, centrosinistra e Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio.
Incredibile, alla luce del disastro economico e morale provocato dallo sciagurato Governo Berlusconi-Bossi, come PDL e Lega abbiano potuto rimontare a suon di battute e promesse assurde, quella che pareva una corsa persa in partenza. Solo 15 mesi fa, di fronte ad un Paese ormai sull'orlo del baratro finanziario, avevano dovuto arrendersi e chiamare Mario Monti ad evitare il default. In poco più di un anno, la scarsissima memoria di molti italiani ha fatto quasi il miracolo: la colpa di quel disastro attribuita a tutti, indistintamente, e Berlusconi ancora lì a promettere di tagliare le tasse. Assurdo. Assurdo lui, ma ancora più assurdo il comportamento incomprensibile ed irresponsabile di quegli elettori tornati a dargli fiducia.
Il Partito Democratico è stato punito proprio per aver salvato il Paese, 15 mesi fa, da un probabile default. Se allora non avesse appoggiato il Governo tecnico di Mario Monti e fosse andato immediatamente alle elezioni, avrebbe certamente vinto. Ma in quel momento l'Italia era veramente ad un passo dal collasso: lo spread a 570, e gli interessi altissimi pagati per rifinanziare il debito pubblico, significava, per tutti noi italiani, spendere ogni anno miliardi di Euro in più. Il PD ha anteposto, allora, il bene del Paese. Male gliene colse, al povero Bersani: molti italiani sono ancora convinti che lo spread sia un'invenzione poco importante, che le banche possano fallire senza conseguenze per cittadini e imprese, e che il default non significhi il disastro... purtroppo anche chi non capisce nulla di economia e non ha un briciolo di coscienza civica, riceve la scheda elettorale...
E poi il fenomeno beppegrillo. Premetto che ho una certa allergia per i guru che portano per mano i propri adepti... e non mi piace che beppegrillo e Gianroberto Casaleggio giochino allo sfascio delle Istituzioni gettando fango indiscriminatamente su tutte le Forze Politiche, che invece hanno diverse responsabilità e hanno avuto comportamenti ben diversi in questi ultimi anni.
Ora però il Movimento 5 Stelle avrebbe la possibilità, accettando l'offerta di Bersani, di cambiare davvero l'Italia: legge sul conflitto di interessi, legge anticorruzione, riduzione del 50% dei Parlamentari, abolizione delle Provincie... invece a quanto pare i Guru hanno deciso di non accettare alcun dialogo con il centrosinistra.
Comodo non sporcarsi le mani per cercare di stravincere le prossime elezioni, ragazzi, ma un Paese ha bisogno di un Governo, di politiche industriali, di scelte.
Ovvio che il PD non possa accettare accordi con il partito di proprietà di Berlusconi. Ed è altrettanto ovvio che altri mesi di campagna elettorale e di incertezza dei mercati, a tutti noi italiani e alle nostre aziende produrrà ancora danni: soldi persi, più interessi pagati, altri posti di lavoro bruciati.
In questo momento chiamarsi fuori, per poter liberamente impallinare chi cercherà di governare un Paese in anni difficilissimi come quelli che ci attendono, a mio parere non è un comportamento da grilli, ma da sciacalli.