mercoledì 27 gennaio 2016

Comprendere è impossibile, conoscere è necessario

L'eliminazione di circa i due terzi degli ebrei d'Europa venne organizzata e portata a termine dalla Germania nazista mediante un complesso apparato amministrativo, economico e militare che coinvolse gran parte delle strutture di potere burocratiche del regime, con uno sviluppo progressivo che ebbe inizio nel 1933 con la segregazione degli ebrei tedeschi, proseguì, estendendosi a tutta l'Europa occupata dal Terzo Reich durante la seconda guerra mondiale, con il concentramento e la deportazione e quindi culminò dal 1941 con lo sterminio fisico per mezzo di eccidi di massa sul territorio da parte di reparti speciali, e soprattutto in strutture di annientamento appositamente predisposte (campi di sterminio), in cui attuare quella che i nazisti denominarono soluzione finale della questione ebraica. 
L'annientamento degli ebrei nei centri di sterminio non trova nella storia altri esempi a cui possa essere paragonato, per le sue dimensioni e per le caratteristiche organizzative e tecniche dispiegate dalla macchina di distruzione nazista(...)
(...)Lo storico dell'Olocausto Raul Hilberg ha descritto dettagliatamente il meccanismo dello sterminio evidenziandone il carattere di gigantesco complesso amministrativo gestito in cooperazione attiva ed efficace dai quattro centri di potere della Germania nazista: la burocrazia ministeriale, la Wehrmacht, l'amministrazione economica e l'apparato del Partito nazista. Secondo Hilberg ognuno di queste quattro strutture burocratiche eseguì compiti fondamentali in tutte le fasi del processo di distruzione. 
I funzionari civili definirono il concetto legale di "ebreo", organizzarono espropriazione e concentramento, negoziarono con gli stati esteri, organizzarono il trasporto ferroviario delle vittime, diressero le varie polizie. La Wehrmacht controllava i territori occupati, collaborò al concentramento e all'annientamento in modo attivo, prese parte alle misure di deportazione. 
L'amministrazione economica ebbe un ruolo centrale nelle espropriazioni, nel lavoro schiavistico e nelle procedure tecniche dei campi di sterminio; infine il Partito nazista spinse per una continua radicalizzazione, e, con l'apparato delle SS, in collegamento con le polizie civili, gestì concretamente le operazioni di annientamento... (fonte: Wikipedia)
Perchè, come disse Primo Levi, "Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario"

domenica 24 gennaio 2016

Muraglione, vulcanetto della Busca e... la nuova Africa Twin

Domenica 24 gennaio: nonostante la bella giornata, in Appennino c'è ancora qualche traccia di neve... ...ma soprattutto tanto sale. Però non ci facciamo intimidire: una schiacciata al Muraglione, ed una bella partita di chiacchiere con gli appassionati che tradizionalmente si fermano Da Giovanni, è un richiamo al quale oggi non sappiamo proprio resistere.



Da Giovanni troviamo il buon amico Vittorio Minelli, di R&D Moto, che non ci pensa due volte ad offrirci la nuova Africa Twin per una breve (ma bella) prova proprio tra le curve del Muraglione


Devo dire che avevo sottovalutato il nuovo prodotto della Honda. L'ho invece trovato interessante: è una moto agile, leggera, ben frenata e con un motore che prende molto bene, sin da subito (ovvio che poi non gli si può chiedere più di tanto in allungo). E nonostante l'anteriore da 21 curva più che bene.
Anche il sound non male.
La posizione di guida è buona. Peccato la sella, che mi è sembrata decisamente duretta, per viaggiarci.
Altre due cose che proprio NON mi piacciono: solo un fanale anabbagliante (sguardo guercio, ma anche meno visibilità) ed il fatto che NON è dotata di gomme tubeless. Per una moto che dovrà fare mototurismo, due pecche importanti :-(
Anche Claudia ha contestato la posizione in sella: sella dura, un po' scivolosa in avanti e gambe un po' troppo piegate (almeno rispetto alla prefetta posizione offertale dalla Multistrada).


Credo di poter confermare che l'AT (anche al netto dell'antipatia per il marchio Honda) non sarebbe stata la moto che mi avrebbe fatto abbandonare il cardano (come lo è stata la Multi), ma è un buon prodotto. Forse venduto ad un prezzo un po' troppo alto...  ...ma, diciamocela tutta, la Multistrada è davvero un altro Pianeta :-)

Concludiamo la giornata godendoci qualche curva assolata della strada che va in direzione Tredozio, dove, a pochi chilometri dal Valico della Busca, si trova il 'vulcanetto'. Oltre all'emozione sempre viva data da questo inusuale fenomeno geologico, c'è il gusto di godersi un panorama davvero unico:




Tutti gli altri 'piccoli report'QUI

venerdì 1 gennaio 2016

Buon 2016

Bene, il giretto propiziatorio fino al Passo del Muraglione è stato fatto. Ora possiamo davvero augurare a tutti un buon 2016 :-)