martedì 19 ottobre 2021

ADESSO BASTA!

Se in questi mesi l'incidenza dei contagi è calata, se le corsie e le terapie intensive degli ospedali si sono quasi vuotate, le vittime del Covid-19 ormai sono quasi tutte non vaccinate o persone deboli affette da altre patologie, lo dobbiamo esclusivamente a quell'80% di italiani che si sono fidati della scienza e, pur con qualche legittima paura, vista il tempo ridotto che hanno avuto le Case Farmaceutiche e le Autorità mediche internazionali a preparare e a testare i vaccini.

Detto questo, anche se giudico fifoni ed egoisti gli irriducibili no vax, credo che sia giusto il diritto anche a scegliere di non vaccinarsi, cercando di proteggersi con mascherine, distanziamento, gel etc...

Ma i no vax non possono premettersi di dare lezioni sul diritto al lavoro.

Il più alto rispetto, per i propri colleghi, per coloro che passano ore ed ore a fianco a noi, sarebbe quello di vaccinarsi. Giusto, per chi non vuole farlo, l'obbligo di verificare ogni due o tre giorni, il proprio stato di salute, con un tampone.

Giusto, quindi, l'obbligo di green pass, a mio parere.

Ma anche in questo caso, posso comprendere che ci sia chi la pensa in modo diverso.

E giusto che possa esprimere il proprio dissenso, anche protestando.

Ma NON è concepibile che la sua protesta vada a ledere il diritto al lavoro e al movimento delle altre persone.

In questi giorni i no-greenpass hanno bloccato strade, porti, aziende. Hanno impedito alle persone e ai lavoratori di raggiungere i luoghi di lavoro o di rientrare normalmente a casa.

Questo è fascismo. Prevaricazione. 

Questi esagitati vanno messi nell'impossibilità di ripetere altre azioni del genere. Vanno puniti.

La democrazia non è prevaricazione violenta da parte delle minoranze: quello sarebbe il caos.

Da cittadino rispettoso delle legge e della democrazia, chiedo fermamente alle Autorità di far rispettare la Legge e difendere i miei diritti al lavoro e alla libertà di movimento.