domenica 28 gennaio 2018

Gran traversata bassa

La mappa dell'itinerario...
a/r da Ravenna 300 km circa
Sabato 27 gennaio. In pianura la nebbia la fa da padrone, sui passi più alti dell'Appennino toscoromagnolo (Mandrioli, Muraglione, Calla) il ghiaccio ed il sale non incentivano granchè la voglia di guidare... e allora si può rimanere sui quei passi più bassi, meno conosciuti, ma che possono comunque regalare belle emozioni.
Un itinerario prettamente invernale, che permette di godersi tante curve in passi non altissimi.
Da Ravenna ci dirigiamo verso il cesenate... percorriamo la Tiberina (la vecchia Ravenna-Roma che sinuosamente segue la nuova E45) fino a San Piero in Bagno e poi... vai di Curve: Passo del Carnaio, Santa Sofia, Valico delle Forche e Valico di Centoforche... sosta per una tagliata (molto buona) al Chiosco di Rocca San Casciano, e poi il Vulcanetto della Busca, il Valico di Monte Busca, Tredozio, il Valico di Collina, il Passo di Beccugiano, Marradi, il Passo del Carnevale, Palazzuolo, e il Passo del Paretaio (la Faggiola)... poi la Montanara che rimane molto divertente fino a Castel del Rio... 
...passiamo a fianco all'autodromo di Imola e, tornando a casa, facciamo un salto a salutare i ragazzi di Moto Europa, che sono aperti per tutto il w-e per la presentazione della gamma Ducati 2018... noi siamo a posto: la Multistrada S 2017 è fantastica, e le Skyhook sono davvero eccezionali, sia per comfort che garantendo una moto sempre in assetto nonostante qualsiasi imperfezione o sconnessione dell'asfalto, e offrendo davvero tutto un altro gusto di guida 
Un gran bel sabato di gennaio, 300 chilometri di curve una più bella dell'altra.. su FLICKR qualche foto in più: QUI 

Il Centoforche
La nebbia ci raggiunge svalicando il Paretaio


Sosta pranzo al Chiosco di Rocca San Casciano

Il vulcanetto della Busca

Sul Paretaio, il monumento alle formazioni partigiane che salvarono l'onore dell'Italia combattendo i nazifascisti

lunedì 8 gennaio 2018

Riforma Fornero e campagna elettorale

La campagna elettorale è appena iniziata e già le proposte (le balle, soprattutto dei cinquestelle e di Berlusconi&Salvini) hanno raggiunto livelli inaccettabili per il bilancio di uno Stato in salute... pensiamo cosa significherebbero per il nostro...
Adesso la promessa che va più di moda è 'aboliamo la riforma Fornero!!!'.
Ah, a chi non piacerebbe poter andare in pensione un po' prima (o almeno... meno tardi)?
Ma chi pagherebbe?
Il nostro sistema pensionistico è già estremamente appesantito da milioni di pensionati che, andando in pensione con 35 anni di anzianità (e molti anche meno) e con il sistema retribuitivo (assegno calcolato sugli ultimi stipendi, e nons u quanto versato) di fatto stiamo pagando noi. Allentare la borsa significherebbe solo caricare ulteriori costi sulle tasche di tutti ...e di fatto rendere ancora meno competitiva la nostra economia (quindi un circolo vizioso che alla fine distrugge anche posti di lavoro).  
Io un'idea ce l'ho... 
Bisognerebbe definire un minimo intoccabile (1.000 euro netti?) per chi é andato in pensione con il retributivo, e poi, sul resto, applicare una riduzione proporzionale mano a mano che la cifra odierna si alza. 
Prendi 1200 euro? Riduzione a 1.150. Ne prendi 1.500? Ridotta a 1.1350... 
In questo modo i pensionati 'fortunati' contribuirebbero a ridurre i sacrifici di chi è oggi al lavoro.
Ma visto che ormai i pensionati sono la maggioranza sia tra gli iscritti ai sindacati che nei partiti, la vedo gnara... ragazzi, o facciamo fallire l'Italia (e poi voglio vedere come pagano le pensioni) o continuiamo a lavorare fino alla fine :-(