domenica 27 marzo 2022

E anche l'Austria si piega al populismo. Forse è ora di appendere il casco al chiodo...

La società che gestisce le più belle alpenstrasse austriache (Grossglockner, Nockalmenstrasse, Gerlosstrasse e Villacher) ha annunciato l'introduzione del limite di 70 all'ora. E' il segnale che anche l'Austria si piega al populismo imperante, cioè la 'punizione preventiva' di tutti gli utenti della strada, a causa dell'incapacità, da parte delle Forze dell'Ordine, di colpire e fermare chi non rispetta le normali regole della circolazione e di convivenza.

Limiti bassi per tutti, significa, così, mettere fuori legge anche automobilisti e motociclisti prudenti e 'normali'.

Se è ovvio, infatti, che in certi tratti i 70 all'ora non si raggiungano neppure, da parte di chi abbia un po' di sale in zucca, è evidente che in altri punti delle strade i 100 siano una velocità normale, e raggiunta da tutti, anche i mototuristi tranquilli e prudenti, per superare un camper o un'auto più lente, ad esempio, togliendosi in fretta dalla corsia opposta.

Fino ad oggi portavo l'Austria ad esempio per chi, come me, ama essere in regola e rispettare i limiti. Non ho mai trovato limiti inutilmente bassi o chilometri e chilometri di linee continue incomprensibili di fronte a rettilinei senza attraversamenti, come succede fin troppo spesso da noi in Italia (poi, da noi, i controlli sono rari e molti se ne fregano). E quando c'è un imposizione, la persona intelligente ne riconosce immediatamente l'esigenza (il paesino, l'incrocio, la curva...). In questo modo guidare era bello e rilassante, perchè stai nelle regole e all'interno dei limiti fissati, senza però rinunciare ad un ritmo divertente che ti consente di divertirti in moto, in sicurezza.

Ed i cretini, in moto o in auto, che corrono, non sono pericolosi perchè fanno i 95 all'ora in un rettilineo... chi corre raggiunge velocità ben più elevate, sorpassa in curva, sfida la tenuta delle proprie gomme in curva.

Porre dei limiti inutilmente bassi, in definitiva, punisce i motociclisti e gli automobilisti più prudenti e coscienziosi, quelli che, di solito, le regole le rispettano e vorrebbero continuare a farlo. Li rende tutti sanzionabili, parificandoli quasi a quelli che hanno provocato questi provvedimenti con la propria imprudenza

Se anche lì, sulle più belle alpenstrasse, che sono dei veri e propri parchi-gioco per gli amanti delle due ruote (con tanto di biglietto per nulla economico), cominciano con questi limiti assurdi (assurdi, sì, perchè oggi le auto e le moto moderne hanno freni, abs, radar molto più evoluti di 30 anni fa) e totalizzanti (perchè non si tratta più di mettere in sicurezza un incrocio, un tratto esposto, gli attraversamenti pedonali, ma imporre una velocità estremamente moderata ovunque), io dopo aver collezionato almeno venti-trenta gustosi biglietti, tra il al Gross e le altre alpenstrasse (e di week end passati da quelle parti), la chiudo qui. 

Se non mi devo godere la strada (mica correre, perchè chi mi conosce sa che sono molto tranquillo, e poi sono sempre con passeggera e valigie, quindi la prudenza è necessaria) senza stare in ogni momento a guardare il tachimetro, è arrivato il momento di dire basta.

Basta anche alle alpenstrasse austriache, così come basta al Tonale e al Bondone, dove dei leghisti incompetenti e populisti, hanno posto il limite dei 60 solo per le moto, rendendo chi, come me, vuole stare nelle regole, addirittura un bersaglio per chi viaggia in auto o in camper. 

Basta come il passo del Tramazzo, sterrato, dove per togliersi qualsiasi responsabilità, gli amministratori della Provincia di Forlì, hanno messo il divieto alle moto...

A questo punto meglio muoversi in auto, che almeno non soffri il caldo, il freddo, la pioggia... sarà l'età, sarà che avrei voglia di 'stare nelle regole', ma con regole intelligenti e rispettabili, invece... mi trovo in una società che non punisce chi non rispetta le regole intelligenti e di buon sensoi, e allora le inasprisce per allontanare da sè la responsabilità di non essere riusciti a farle rispettare... 

Davvero, basta. Non sopporto più. 

Mi sa che presto mi comprerò un cappello, un'auto infarcita di gadget elettronici per vincere la sonnolenza e la noia del traffico, e poi il casco lo appendo definitivamente al chiodo.

Addio Nockalmenstrasse?


venerdì 11 marzo 2022

Z, come Zombies


Z: voi russi di oggi, come i vostri nonni sovietici ieri, siete dalla parte sbagliata della storia, combattete per affermare la vostra dittatura, ieri 'socialista', oggi putiniana.

Bombardate e invadete popolazioni che vogliono essere libere dal vostro giogo. Incarcerate e uccidete anche i russi che non accettano la verità di Stato, che chiedono verità. Chiudete radio e giornali indipendenti.

Non c'è nessuna differenza tra l'Unione Sovietica di Stalin e la Russia di oggi, proprio come non c'è alcuna differenza tra il regime di Putin e quelli che furono le dittature di Hitler e Mussolini.

E' vero: la NATO si è espansa. Ma lo ha fatto proprio perchè tutti i Paesi dell'Europa dell'Est, dopo aver vissuto come vassalli della Mosca sovietica, hanno SCELTO di essere liberi dalla Mosca di Putin.

Z. La vostra Z è davvero la Z degli Zombie. I morti viventi. Violenti, pericolosi, ma già uccisi dalla storia.

La democrazia ha limiti e lentezze, ma quando la vita e la libertà sono attaccate dagli zombies, gli Stati ed i cittadini devono essere decisi a difendersi dai dittatori e dai loro regimi criminali.

martedì 1 marzo 2022

Gli ucraini sono difficili da capire, per chi è abituato al 'Franza o Spagna, purchè se magna'...

Due mie brevi riflessioni sul momento drammatico che stiamo vivendo.

La prima è che la Russia di Putin è una dittatura. Ogni forma di opposizione viene scientificamente smantellata a suon di omicidi mirati, spegnimento dei mass media non allineati, incarcerazione delle voci scomode. Con questi metodi, tiranni come Putin, Lukashenko o Erdogan vincono elezioni che non hanno alcun valore democratico.

La seconda è questa: se quasi tutti i Paesi usciti, negli anni '90, dalla dominazione sovietica, hanno chiesto di entrare nella NATO o nella UE, il motivo è rappresentato proprio da quanto sta succedendo in Ucraina. Con un 'vicino' potente come la Russia, o hai alle spalle un'alleanza che, per statuto, è impegnata a difenderti in caso di attacco, oppure sei costretto a dire 'signorsì' al Putin russo di turno.

Ora, so perfettamente che buona parte degli italiani ha la cultura millenaria tutta nostra del 'Franza o Spagna, purchè se magna', dovuta a secoli e secoli vissuti da un Paese diviso in tanti piccoli staterelli pronti a far passare e a mettersi al servizio del Potente di turno (Francia o Spagna, appunto, ma anche la Germania o l'Austria... Stati unitari e ben più attrezzati militarmente), ma capita che ci siano popoli che hanno più dignità, maggiore sentimento indipendentista o identitario, e non vogliano essere dominati dalla Russia.

Gli Ucraini vanno rispettati, oggi, perchè combattono, in casa propria, una guerra che sanno di non poter vincere. E' una lotta di testimonianza, che potrà al massimo arrivare a evitare la completa annessione alla Russia, con una divisione del loro Stato. 

Ecco perchè, per tutti i Paesi vicini alla Russia, è stato importante entrare nell'Alleanza Atlantica, per avere un'unità grande e bene armata, in grado di difenderli.

Questo è il motivo per cui è importante difendere la nostra appartenenza alla NATO, all'Occidente democratico, all'Unione Europea: sono queste Istituzioni che garantiscono la nostra libertà di espressione, di voto, di scelta. Anche di chi, pure in presenza di questa guerra incivile di conquista di un dittatore arrogante, criminale e sanguinario, qui nella libera Italia sta dicendo e scrivendo delle cazzate immani. Ma è la libertà di espressione, forza e debolezza, ma anche imprescindibile conquista, della nostra democrazia.