venerdì 28 settembre 2018

Inizio d'autunno sulle Alpi

La strada della Forra
Ultima settimana di settembre: cinque giorni a zonzo per le Alpi: Forra di Tremosine, Valvestino, Nivolet, Sempione e ottovolante Svizzero, Oberalppass e Julier, Bormio, Gavia e Tonale... e Monte Bondone... oltre 2.000 chilometri di gran gusto, in attesa che arrivi l'inverno e poi la nuova stagione.

Domenica 23 settembre
Partiamo convinti che alla fine di settembre si possa andare a vedere la strada della Forra di Tremosine. Calcolo errato: quando arriviamo sul Lago di Garda troviamo fila ovunque... anche motociclisti e ciclisti spesso devono fermarsi perchè non si riesce neppure a sopravanzare le file ferme.
E quando saliamo per Tremosine, ovviamente, anche la strada della Forra è strapiena di moto e di auto.
Bella è bella, ma sapendo quanto traffico abbiamo alle calcagna, non c'è neppure la possibilità di fermarsi per qualche foto in santa pace,,, torneremo, magari tra settimana.
La strada di Valvestino
E' invece molto bella, e poco trafficata, la strada provinciale 58 di Valvestino... pochi paesi, tanto verde e tanti tornanti... raggiungiamo quindi il Lago di Idro per poi arrivare a prendere l'autostrada: l'idea infatti è quella di procedere con un veloce trasferimento autostradale fino ad Ivrea e da qui raggiungere Ceresole Reale per poi affrontare il Colle di Nivolet.
Anche in questo caso abbiamo sbagliato i calcoli: nonostante sia fine settembre ed il pomeriggio appena iniziato, attorno a Milano il 'veloce trasferimento' diventa un penoso incedere tra le file ferme o rallentatissime. Tra l'altro le previsioni meteo assicuravano non più di 25 gradi... noi ne vediamo 30... e con le giacche in Cordura e GoreTex si soffre.
Per fortuna riusciamo a passare questo inferno e lanciamo la Multistrada verso il Piemonte. Durante una sosta diamo un'occhiata sul web agli alberghi di Ceresole Reale e prenotiamo una stanza telefonicamente... almeno se arriveremo tardi non dovremo perdere tempo a cercare qualcosa di aperto.
Scelta comunque azzeccata: l'Albergo Sport è davvero carino ed economico. E a 200 metri c'è lo Chalet del Lago, dove la cena si rivela davvero gradevole.
Spioviggina e si alza il vento. Le previsioni avevano dato per certo un abbassamento della temperatura... ma noi siamo preparati, quindi: buonanotte!

Dal Colle di Nivolet
Lunedì 24 settembre
Il sole ci regala una bella vista, dal terrazzo, del Lago di Ceresole. Affrontiamo una bella colazione e ci lanciamo sul Colle del Nivolet. D'estate è spesso interdetto al traffico privato motorizzato. Un paio d'anni fa eravamo arrivati da queste parti trovando la strada chiusa per lavori... quest'anno l'unico intoppo è di 5 minuti: gli addetti alla manutenzione della strada, imbragati, sono sulla parete a controllare i sassi che potrebbero staccarsi a causa del vento. Ma in pochi minuti ci danno il via.
La strada è bellissima, ed i panorami non sono da meno.
Troviamo alcuni appassionati naturalisti con cui chiacchieriamo un po' di Alpi, di rispetto e di educazione (i maleducati non sono solo tra gli automobilisti o i motociclisti, ma anche ciclisti o camminatori hanno tra di loro gli ignoranti che lasciano rifiuti o non rispettano la natura). Ci permettiamo pure una piccola passeggiata fino ai Laghi Losere, poi riprendiamo la Multistrada.
Sulla Panoramica Zegna
Rifacciamo tutta la valle e poi, per strade secondarie, raggiungiamo Quincinetto, Settimo Vittone, Nomaglio... non ci evitiamo neppure un bel tratto della provinciale sterrata che passa da Zubino. Raggiungiamo Campiglia Cervo per affrontare la bellissima Panoramica Zegna.  Diamo un'occhiata all'orologio: al Sempione non ci arriveremo mai, in giornata... troppo bello il Nivolet, ci ha rapiti per quasi l'intera mattinata... decidiamo allora di arrivare ad Alagna Valsesia. C'eravamo stati una ventina di anni fa, siamo curiosi di rivederla. Arriviamo sul tardo pomeriggio e ci preoccupiamo: tutti gli alberghi sembrano chiusi, ed anche l'ufficio informazioni turistiche.
Mentre siamo fermi in piazza a smanettare con lo smartphone a caccia di un albergo, una ragazza carina si avvicina e 'Scusate, non vorrei essere invadente, ma non è che cercate una stanza? Perchè io avrei un B&B, e visto che oggi quasi tutti sono chiusi...'
Laura è di una gentilezza di altri tempi.
Mette un cartello 'torno subito' nel negozio all'angolo (da dove aveva notato la nostra ricerca disperata di un alloggio) e ci precede al suo B&B L'Aria di Casa (che è davvero un gioiellino).
Anche la Multistrada è contenta di starsene al calduccio, in garage.
Due passi per la bella Alagna, una cenetta al ristorante (un po' caro, ma dove mangiamo un'ottima crema fritta con crema Chantilly e scopriamo un amaro a noi sconosciuto, il Lyscamm), ed è ora di riposare.

Il B&B L'Aria di Casa
Martedì 25 settembre
Ripartiamo da Alagna dopo una colazione davvero gradevole. Laura e Loris sono di una gentilezza e di una dolcezza davvero squisita. 
Spioviggina. La scelta di partire con i completi in GoreTex si rivela azzeccata, non dovendo prevedere fermate per mettere-o-togliere l'antipioggia. Anche la strada del Passo della Colma è bagnata, ed è un peccato, perchè il tracciato con poco traffico e le belle curve in mezzo al bosco sarebbero state un bel po' più divertenti. Bella comunque la discesa panoramica fino al Lago D'Orta!
Passo del Sempione
Un po' noiosa invece la salita fino al Sempione... per il traffico di Domodossola, ma anche per i numerosissimi cantieri che prevedono asfalto rimosso, tratti a senso unico alternato, fermate etc.
Sul Passo del Sempione la temperatura è molto fredda. Ci scaldiamo con un cappuccino ed uno strudel, poi si 'scende' a Briga e verso il Grimsel. Lassù è davvero freddo. La Multistrada, nonostante il sole, segna 4 gradi, ed il cartello, del barettino sul passo, che annuncia il 50% di sconto sui gelati, scatena una risata.
Grimselpass
Il Grimselpass è meraviglioso. I laghetti, di un verde smeraldo e incastonati da bianchissime cascate, sono un paesaggio unico nelle Alpi. Le curve si sussuegono, e poi si affronta il lungo e più selvaggio Susten Pass.
Sono già le cinque passate quando siamo in vista di Andermatt.
Ritroviamo la Gasthaus Tell, in pieno centro, che ci mette a disposizione anche il garage per la Multi. La doccia bollente ci rigenera, e prima di cena facciamo due passi per far riprendere la circolazione alle nostre articolazioni.
I Rostì del Tell sono fantastici, calorici, bollenti... ma quando usciamo dopo cena, la temperatura è davvero invernale. Andiamo a nanna presto, quindi ;-)

Mercoledì 26 settembre
Il mare di nubi sotto il Nufenen
Quando scosto la tenda, la prima auto che passa sotto la nostra stanza è nera, ma ha il tetto bianchissimo: è ghiaccio. Ripartiamo infatti da una Andermatt ammantata di galaverna, e non invidiamo la coppia che ha dormito in una tenda montata accanto al proprio GS. 
Noi saliamo verso il San Gottardo godendoci il vecchio tracciato in porfido della Tremola. Sul display della Multi si accende il simbolo del pericolo ghiaccio, e la temperatura indicata è di due gradi.
Oberalppass
Dopo Airolo entriamo in un banco di nubi, e ne usciamo solo quasi in cima al Nufenenpass... qui la vista è incredibile: il cielo è di un blu intensissimo, e sotto c'è un lago immenso di nubi...
Sono splendidi i tornanti del Furkapass, poi affrontiamo l'Oberalppass, dove il pranzo è rappresentato dall'ovvio cappuccino e apfelstrudel con salsa di vaniglia. Le strade svizzere non sono noiose neppure nel trasferimento verso lo JulierPass (davvero molto bello) e, a metà pomeriggio, siamo già sul Bernina. Ancora la Forcola di Livigno, il Passo d'Eira ed il Foscagno (dopo aver riempito fino all'orlo il serbatoio a Trepalle) ed arriviamo a Bormio, dove troviamo una splendida stanza all'Hotel San Lorenzo (ed il garage per la Multi).
Ci facciamo la doccia in fretta perché vogliamo spendere un po' di soldi alla bottega della Braulio, ma alle sei e tre quarti è gia chiusa... sgrunt.
Ci rimaniamo male, ma poi ci rifacciamo per cena alla steak house lì a fianco... pizziccheri, costata di cervo con polenta e mirtilli splendidi... e un bel Braulio caldo per finire in bellezza. Bormio è davvero piacevole.

Giovedì 27 settembre
Uno dei laghetti nei pressi del Gavia
Ripartiamo da Bormio dopo aver riempito tutti gli spazi rimasti nel bauletto: Il Salumaio è una bottega di tutto rispetto!!!
Freddo è freddo, ma affrontare i tornanti del Passo Gavia di giovedì a fine settembre, è semplicemente meraviglioso. Arriviamo in cima incrociando al massimo un paio di auto e moto... e pochissimi ciclisti infreddoliti.
Purtroppo l'asfalto è ridotto ad uno stato indecente. Recentemente c'è stato l'annuncio che il Giro d'Italia 2019 passerà anche di lì, ma qualche dubbio mi rimane... tra pochi giorni inizierà l'inverno, e a maggio lassù solitamente c'è ancora la neve: come e quando potranno sistemare il fondo stradale? Oppure faranno correre la tappa in mountain bike?
I panorami del Monte Bondone
La giornata è freschina, ma il sole è splendido.
Un po' di smanettoni ci sverniciano sul Tonale, poi arriviamo dalle parti di Trento per salire al Monte Bondone: quel tracciato (noto anche per la famosa corsa in salita) è davvero un circuito, e da lassù il panorama è meraviglioso.
Pranziamo con un ottimo piatto di Spatzle, poi scendiamo verso sud ed in pochi chilometri siamo a Rovereto, dove facciamo benzina e ci infiliamo in autostrada.
L'estate 2018 è finita. Si torna in pianura ed al lavoro. Appuntamento con le Alpi, che presto saranno ammantate di neve e non più a portata di giro in moto per noi romagnoli, a marzo/aprile 2019! 
L'album con 110 foto e le mappe è pubblicato su Google Foto

giovedì 13 settembre 2018

Un ministro che mi fa schifo

Questo sarà uno dei post più brevi di questo blog, ed è dedicato ad un ministro che mi fa schifo e ribrezzo. Spero che chi (magari in buona fede, lo ha votato o ha votato il suo partito, la Lega) si faccia sentire.
Perchè al di là del fatto che questo ministro faccia schifo e ribrezzo a me (è un mio giudizio, morale e politico), trovo che politici e idee del genere siano un pericolo per la nostra democrazia e la nostra libertà. E che tutte le persone intelligenti, dovrebbero darsi da fare affinchè se ne vadano a casa al più presto possibile, e non abbiano più potere in questo Paese. Simone Pillon (Lega) per primo.