mercoledì 19 ottobre 2005

Il gusto delle primarie :-)

Oltre 4 milioni di italiani al voto... volontario! Incredibile
Ero un po' preoccupato. 
Gli italiani avrebbero risposto alla chiamata del centro sinistra?
Francamente che vincesse Prodi era già scritto, ma il risultato importante sarebbe stato quello del numero di partecipanti al voto. 3/400.000 votanti sarebbero stato un flop.
Sì, perchè le primarie dell'Unione sono state soprattutto una grande manifestazione politica.
4 milioni di italiani che si sono messi in fila per scrivere il proprio nome in un grande elenco di cittadini che hanno gridato, tutti in coro, la propria voglia di cambiare.
Berlusconi potrà far finta di non sentire, ma stamattina, secondo me, non sarà per niente di buon'umore...
E' stato anche divertente.
Quando si va a votare si incontrano centinaia di concittadini che entrano ed escono dalle cabine. Ma in quel momento NON si parla di politica, il voto è segreto.
Ritrovarsi a fare la fila per le primarie dell'Unione, invece, è stato come partecipare ad una grande manifestazione organizzata in giro per l'Italia. La speranza era quella di trovare della fila... altro che far presto :-D
Sguardi complici, sorrisi più cordiali tra vicini di casa... 
"toh... anche tu qui!" 
"...va la che a Silvio la banana gliela mettiamo noi!" 
"...la bandana???" 
"No zia, la ba-na-na" :-)
Adesso sopporteremo i casini di Mastella.
Le richieste di Bertinotti.
Le puttanate dei no-global e le gelosie di Di Pietro.
Ma gli elettori di centro sinistra la loro idea l'hanno segnalata.
Speriamo solo che questo grande patrimonio di partecipazione (che mica era scontato!!!) venga fatto fruttare bene.
(Gattostanco, lunedì 17 ottobre 2005) Nota del 19 ottobre: 
Ho sentito che il buon Schifani metteva in dubbio il numero degli elettori che si sono presentati alle Primarie, ponendo l'accento sul fatto che 600.000 elettori in Emilia Romagna significano, divisi tra i mille seggi di questa regione, quasi un voto al minuto. Secondo Schifani impossibile.
Ma Schifani non ha visto le file continue della gente, non ha visto l'organizzazione dei seggi (4 file diviese per sesso e cognome: donne A-H, donne I-Z, uomini A-H, uomini I-Z).
D'altronde mi rendo conto che Schifani possa avere grossi problemi a capire il significato stesso della parola PARTECIPAZIONE.
Gattostanco, 19 ottobre 2005

domenica 2 ottobre 2005

Giretto alpino 'fuori stagione'

Tre giorni di ferie gli ultimi tre giorni di settembre. Non sono certamente il periodo ideale per salire in moto tra le Alpi e per salire al Grossglockner, ma la voglia era tanta.
E allora... prepariamo le borse, una traccia di itinerario per cercare di percorrere strade nuove e sconosciute e... VIA!
Due ore di statale Romea, in mezzo alla settimana, sono una sofferenza. I camion sono un'infinità, sorpassarli è difficile. Un po' di fila (come al solito a Mestre) e con due euro e mezzo di autostrada siamo finalmente a Conegliano.

Sì perchè il Passo di S. Boldo non l'ho mai fatto, e poi da quelle parti non ho mai visto la Valle del Mis. Sono due spunti da tenere in considerazione: il Passo di S. Boldo è divertente almeno fino agli ultimi quattro o cinque tornanti, che invece sono IN GALLERIA e a senso unico alternato a causa della ristrettezza della carreggiata...
Passo S. Boldo
La Valle del Mis è un posto stupendo: aspra, selvaggia, con un bellissimo e verdissimo lago. Forse d'estate sarà anche meta fin troppo trafficata, ma oggi :-)
Valle del Mis
Valle del Mis
Valle del Mis
Solo la Ducati romba tranquilla, salendo verso le gallerie scavate nella roccia e l'uscita verso il Passo di Cibiana e le Forcella Aurine.
Passo Duran 
Adesivo di IRI sul Duran 
Passo Duran 
Cibiana
Panino tranquillamente spaparanzati al sole nella piazza centrale di Agordo e si prosegue: c'è il Passo Duran, poi il Monte Croce di Comelico poi via verso il confine di Stato, Silian e, finalmente, Dollach.
Passo S. Antonio 
Passo di Monte Croce di Comelico 
Ultimo ostacolo prima di Dollach...
Sono già quasi le sei di un pomeriggio assolato, le previsioni per l'indomani tendono al nuvoloso per la mattina con peggioramento pomeridiano... quasi quasi salgo subito al Grossglockner...
...ma le ore di guida, i tornanti superati e la voglia di una bella doccia bollente ci fanno propendere per iniziare la sosta.
Il giardino di Frau Gertrude (Pension Kah di Dollach)
Dollach 
La "nostra" Pension Kahn: Frau Gertrude è sempre gentilissima. Appena ci vede apre il garage e si accerta che la nostra stanza sia a posto. Ci tranquillizza anche per la cena: il ristorante dell'Hotel Post è aperto :-)

Ah, l'accoppiata tra l'accoglienza di Frau Kahn e le prelibatezze del Post valgono già un viaggio a Dollach: due porzioni di capriolo e cervo in umido con canederli di pane, porcini, fagiolini avvoli nel lardo con un incredibile contorno di uva e marmellata di mirtilli, due apfelstrudel affogati nella salsa di vaniglia bollente, un mezzo litro di rot wein (di quello buono), un po' d'acqua per salvare le apparenze e due schnaps... 42 euro, in un bell'ambiente e con un ottimo servizio. Ristoratori italiani, venite pure qui a studiare :-)

Il problema, poi, è come spiegare, il mattino dopo a Frau Gertrude, che non si riesce a spazzolare via l'incredibile massa di leccornie che ci ha preparato per colazione: dagli affettati appena tagliati al mezzo chilo di burro giallo e profumato, dal pane nero "fatto io" alla squisita torta "fatta io" :-)
Carissima signora: per 45 euro totali in due, in Italia non ci darebbero neppure mezza galletta.
Maltempo al risveglio... peccato

Maltempo o no, si parte comunque!
Ma, purtroppo, l'unica cosa che Frau Kahn non potrà darci, sarà la possibilità di salire al Grossglockner, perchè lassù NEVICA :-(
Lei ha telefonato due volte alla biglietteria dell'Alpenstrasse.
La seconda volta riesce a strapparci un permesso per salire almeno fino al Franz-Josef Hohe ("Ma mi rakkomando: no per Salisburgo"). Ci regala poi anche un buono ingresso omaggio per la strada (sembra che ne esista qualcuno per i fuori-stagione)... ma quando arriviamo all'ingresso la sbarra non ci viene aperta: con rammarico ci dicono che ha cominciato a nevicare anche sul Franz-Josef Hohe :-(

Con le pive nel sacco, e sotto una pioggia degna delle migliori esibizioni di Gattostanco, dopo una sosta-acquisti ad Heiligenblut ci dirigiamo verso sud, sperando di riuscire a trovare un po' di cielo terso. 
Heiligenblut 
Mah, una mezzoretta di attesa sul Passo Stalle (pausa thè bollente e ottimo apfelstrudel in attesa del verde) e la pioggia ci ha già raggiunto. E non ci lascierà sul Furcia, non ci abbandonerà sul Passo delle Erbe e fino quasi a Caldaro, dove troviamo però un buon Garnì in pieno centro con garage per la moto: il "Roten Adler".
Salendo al Passo Stalle 
Passo delle Erbe 
Caldaro 
Caldaro
Caldaro a fine settembre è piena di tedeschi, svizzeri, olandesi (e qualche italiano) appassionati di vino. Fino a tarda sera vedi centinaia di persone entrare e uscire da cantine ed enoteche con bottiglie e bottiglie. Passando vicino alle cantine il profumo del mosto è inebriante.
Non appena smette di piovere, anche se è quasi l'imbrunire, i contadini partono a razzo per proseguire la vendemmia: il tempo è poco, la pioggia può rovinare tutto questo ben di dio che ricopre tutta la vallata come uno splendido tappeto rialzato :-)
Bello stare a Caldaro a fine settembre: non sembra fine stagione. Gli alberghi sono pieni, i ristoranti pure, le strade sono frequentate ed allegre.

E all'indomani, dopo una classica colazione altoatesina, si parte per il terzo giorno: l'obiettivo è quello di riposarsi qualche ora sul Lago di Tovel e poi salire sul Monte Bondone per poi raggiungere (sempre per strade poco frequentate) il Lago di Garda.
Mele in Val di Non 
Il Lago di Tovel merita sempre una fermata (dopo aver scaldato le gomme sul Passo della Mendola, ovviamente!).
Anche se le alghe unicellulari che lo rendevano unico al mondo, da quarant'anni non ne arrossano più le acque, è pur sempre un'oasi di pace e serenità. Le auto, le moto, i pullman dei turisti sono fermati ben prima del lago, attorno al quale si può solo camminare nella speranza di vedere uno dei 21 orsi che abitano da quelle parti.
Lago di Tovel 
Lago di Tovel
Dopo una bella passeggiata, la sosta al Ristorante Miralago, al sole e con un buon mezzo litro di Teroldego ad annaffiare formaggi e affettati, è veramente una delle cose più belle che si possano pretendere nell'ultimo giorno di settembre.
Lago di Molveno 
Lago (e castello) di Toblino 
Con calma ci rimettiamo in moto. Grazie ad AutoRoute ed al GPS evitiamo le strade più trafficate e andiamo a cercare la partenza della salita al Monte Bondone.
La strada (e le curve) sono splendide, da ritiro della patente. 
Peccato che là in cima, a rovinare la splendida vista sulla piana di Trento e sui non lontani monti pallidi, ci siano costruzioni orrende e alberghi abbandonati... che danni che ha provocato il boom incontrollato del turismo invernale :-(
Sul Monte Bondone
La discesa verso ovest è sicuramente meno sportiva ma su una stradina asfaltata di fresco e in mezzo ai boschi. Passiamo tra paesini che il turismo non sanno neppure cos'è, per giungere infine al Passo Bordola (un nastro d'asfalto non più largo di quello del ben più famoso Gavia) e vedere presto la vegetazione più mediterranea che si affaccia sul Garda.
Lago di Cei 
Passo Bordola 
Lago di Garda
A Torbole, però, la nostra gioia scompare: in questo venerdì sera di fine settembre si stanno portando sul Garda migliaia di auto, pullman, camper. Tre alberghi sono pieni, il quarto ci offre camera e colazione per 44 euro a testa (e sembra che ci faccia un favore...). 
Fanculo: guardo Claudia e ci capiamo al volo: in due ore e mezza di autostrada siamo a casa. 
Ci siamo divertiti come matti, nonostante la delusione della neve sul Grossglockner: chi ce lo fa fare di stare in un posto dove ci si pesta i piedi anche a fine stagione?

- - - - - - - - - - - - - - - - 

Le mappe dell'itinerario:





- - - - - - - - - - - - - - - - 

Consigli utili:

Pernotto e colazione a Dollach/Grosskircheim:
Fruhstuckpension Haus Kahn - Dollach 73 - Tel/Fax: +43(4825)230
"La pensione Kahn (certamente non recente nel mobilio o nelle dotazioni) è tenuta benissimo. La gentilezza di Frau Gertrude è fantastica. La colazione sfamerebbe una compagnia di KaiserJaeger. Il giardino è attiguo alla stalla, dove vive (benino, mi pare) anche un simpatico pony a disposizione dei piccoli ospiti..."
Prezzi 2005: pernotto + (splendida) colazione: 45 euro in due!

...e ovviamente cena a Dollach/Grosskircheim:
Ristorante Hotel Post - Dollach 83 - Tel. +43(4825) 205 19
Il locale è ospitato in una delle costruzioni più antiche di Dollach. La sala è molto accogliente, raccolta e arredata con gusto. Il servizio è cortese e veloce. Prezzi 2005: due porzioni (da piatto unico!!!) di capriolo e cervo in umido con canederli di pane con porcini, fagiolini avvoli nel lardo con un incredibile contorno di uva e marmellata di mirtilli, due apfelstrudel affogati nella salsa di vaniglia bollente, un mezzo litro di rot wein (di quello buono), un po' d'acqua per salvare le apparenze e due schnaps... 42 euro

Pernotto e colazione a Caldaro sulla Strada del Vino (BZ):
Pension Roter Adler - 39052 Caldaro Sulla Strada Del Vino (BZ) - Goldgasse, 4
In pieno centro ed in un antico palazzo, ma raggiungibile in moto e con garage a disposizione. Ottima la colazione e la cortesia dei gestori.
Prezzi 2005: pernotto + colazione: 34 euro a testa.

- - - - - - - - - - - - - - - - 


P.S.: ehm, l'indomani, nonostante i chilometri percorsi tra le Alpi, non siamo riusciti a lasciare ferma la moto. E allora vai con gli appennini: Raticosa, Futa, Giogo, Colla... e poi dicono che le Ducati sono scomode :-D 
Lamps

Gattostanco, 2 ottobre 2005

giovedì 15 settembre 2005

L'ultima legge ad personam. E l'Italia affonda!

Per Berlusconi le elezioni sono come i processi: quando sa di perderli li aggiusta (ElleKappa)

La legge-truffa elettrorale è l'ultima vergogna di un Italia che sta sprofondando nella disistima del mondo intero e dei propri cittadini che si sentono imprigionati in un Paese governato da una cricca inaffidabile dalla quale non sanno più cosa aspettarsi...
... e intanto Fazio è ancora lì, il debito pubblico è cresciuto a dismisura negli ultimi mesi, la Finanziaria non si sa neppure cosa sia, la scuola pubblica e la ricerca sono allo stremo, gli imprenditori non sanno più cosa prevedere per il 2006... 
(Gattostanco 14 settembre 2005)

L'ultima legge ad personam

di EZIO MAURO da 'Repubblica' del 14 settembre 2005

QUANDO dicevamo che l'agonia politica di Berlusconi sarà una stagione terribile, in cui maturerà il peggio, non immaginavamo questo: un cambio in corsa delle regole del gioco a pochi mesi dal voto, con un ribaltone improvviso dal maggioritario al proporzionale e una nuova legge elettorale tagliata a colpi di maggioranza sulle esigenze del centrodestra, come un doppiopetto del Cavaliere.

Dieci anni di maggioritario, un sistema che ha saputo garantire per due volte l'alternanza al potere della destra e della sinistra, vengono dunque bruciati in un falò privato ad Arcore, sacrificati all'incapacità delle forze del Polo di trovare una ragione politica per stare insieme.

Il risultato è paradossale. Divisi su tutto e separati in casa, Udc e Forza Italia ricorrono alla superstizione estrema del proporzionale, ma lo fanno con due progetti politici opposti e inconciliabili. Casini e Follini vogliono cambiare la legge elettorale per riprendere piena libertà di movimento e liberarsi per sempre di Berlusconi. Il Cavaliere concede il cambiamento per la ragione opposta: imprigionare ancora i centristi in questa campagna elettorale, fingendo che l'intesa possa continuare, e la sua leadership anche.

In realtà è l'istinto della fine che guida l'azzardo di Berlusconi. Poiché in questo paesaggio politico, istituzionale, normativo, ha già perso, il Cavaliere prova a cambiare quadro e paesaggio. Annunciando di essere pronto a ogni forzatura, anche nelle regole. 
La prima è una legge disegnata sulle esigenze attuali del Polo, che trasforma in handicap elettorale la morfologia del centrosinistra.

Con lo sbarramento al quattro per cento, com'è noto, i piccoli partiti (come i Verdi, i Comunisti Italiani, lo Sdi, il movimento di Di Pietro) portano voti alla coalizione cui appartengono, ma non prendono seggi. 
Ed ecco che nella nuova legge elettorale il premio di maggioranza non va alla coalizione che prende più voti, ma più seggi, in modo che se anche l'Unione confermerà i sondaggi vincendo con una larga maggioranza di voti, potrebbe trovarsi con questo artificio minoranza in Parlamento. (...)

domenica 17 luglio 2005

Riflessioni di mototurista

Qualche chilometro in collina, un cimitero di guerra sulla Futa, la pace nella nostra Europa!


Domenica mattina, di buon ora a causa del caldo già asfissiante della pianura a metà luglio, Claudia ed io partiamo per la collina. Girettino tranquillo: Imola, Sassoleone, Passo della Raticosa, Passo della Futa, panino e Sangiovese al passo del Giogo, poi Scarperia, Passo della Colla, da Marradi l'attraversamento a S. Benedetto in Alpe, il Muraglione, il Valico di Croce ai Mori, il Passo della Calla e (finalmente) a casa dopo 380 chilometri :-) 
Ma questa è la normalità di chi abita da queste parti e vuole vincere l'arsura di luglio senza buttarsi a mollo nell'Adriatico tra una partita di racchettoni ed un ghiacciolo...
Il giretto domenicale, però, mi ha portato ad impegnare una mezz'oretta fermandomi al cimitero della Wehrmacht al Passo della Futa. Ci sono sepolti oltre 30.000 militari che difendevano la linea gotica nell'inverno 1944/45.
Non è un sacrario imponente e monumentale come può essere quello italiano di Asiago. Anzi. E' sobrio, costruito con il vile cemento. Ma è vasto e ricopre un'intera collinetta ad un paio di centinaia di metri dalla cima del passo. Le lapidi sono allineate nel'erba sempre tagliata con attenzione. Due bandiere (una italiana ed una tedesca) sventolano in cima al monumento (aperto ai visitatori) al centro del cimitero. Vi sono ospitati gli ossari di intere divisioni.
Leggere tutti quei nomi, le date di nascita (dal 1900 al 1926) e la morte (da metà del 44 a marzo 1945) fa venire la pelle d'oca. E voglia di riflettere.

Sì, perchè se la prima guerra mondiale è ormai molto lontana da noi, il Secondo Conflitto ci è meno distante.
E allora a vedere questi due tedeschi con una piccola coroncina di fiori da portare su quella tomba di un soldato che oggi potrebbe essere ancora un arzillo ottuagenario mi ha fatto pensare all'importanza dell'Europa. 
Da decenni in questo continente non ci scanniamo più tra di noi. Le frontiere ci sono state aperte, l'economia sta diventando continentale, abbiamo una stessa moneta.
I nostri giovani studiano, lavorano, stanno insieme a coetanei francesi, tedeschi, inglesi e si sentono sempre più europei.

Il cimitero tedesco della Futa, dove sono sepolti 30.000 tedeschi che, per fortuna, sono stati sconfitti dagli AngloAmericani, è un incredibile monito a non dimenticare. 
E a dare la giusta importanza a quanto i governi europei più illuminati che si sono susseguiti in questi sessant'anni hanno fatto per dare un futuro di pace e di unione a questo continente.

Ecco, questa è la riflessione che facevo, via interfono, scendendo dalla Futa verso il Passo del Giogo.
Poi, per mia fortuna, non c'erano più trincee o croci, ma un ottimo panino ed uno splendido Sangiovese all'ombra delle foglie mosse dal vento :-) 
La passione per la moto è anche questo, in una afosissima domenica di luglio!

Gattostanco, 20 luglio 2005

lunedì 6 giugno 2005

Giugno 2005... sempre e solo strade storte ;-)

Arriva la primavera, arriva il disgelo... e Gattostanco parte per un giretto tra le più belle strade delle Alpi... in una stagione nella quale ancora ci sono pochi camper ed il traffico non è toppo intenso.

Partenza domenica 29 maggio:
Dopo aver passato qualche ora tra la Val Formazza (splendida la cascata del Toce) e l'Alpe Devero (posti meravigliosi ma che stanno fin troppo diventando meta dei "vacanzieri della domenica", ed aver pernottato a Ponte Formazza (toh... anche lì c'è un Albergo Edelweiss... che come nome non è originale, ma come ospitalità è assolutamente consigiabile) abbiamo fatto rotta verso il Sempione.



...che abbiamo trovato chiuso per lavori (sigh).
Quindi treno-navetta per Briga (anche se per pochi chilometri... legare la moto e tremare al pensiero di una frenata troppo brusca ... è sempre un'avventura).



La Ducati non era ancora stata da quelle parti, ma capisce al volo: in direzione nord ci sono il Nufenen, il S. Gottardo (rigorosamente sulla vecchia statale pavimentata in ciottoli!!!), il Sustenpass, il Grimsel, il Furka e l'Oberalppass.

Non vi tedierò più di tanto. Il Susten era chiuso per lavori (lo dovrebbero aver rieperto la domenica successiva), ma il Grimsel è forse il più bel passo tra tutti quelli che ho percorso: dalla parte del Furka c'è una vista fantastica sul ghiacciaio del Gletsh e sulla strada che si arrampica sulle rocce, ma a nord una vista mozzafiato sul laghi verdissimi, cascate a perdita d'occhio e... un'asfalto e dei tornanti disegnati per "sfregare le orecchie per terra" :-)

Poi Lucomagno S. Bernardino, quest'ultimo una bellissima scoperta.
Ovunque laghi ghiacciati, neve, cascate. Ma anche scoiattoli, stambecchi, marmotte appena sveglie (e un po' rincoglionite) dal letargo.


Che dire? La Svizzera è bellissima.
I rostì sono ovunque ottimi e abbondanti. E preparati in tanti modi sempre diversi :-) Un difetto: dormire e mangiare costa moltissimo. Un vero peccato.





Furka
Grimsel
Grimsel
Per dirigermi verso l'Austria ho scelto un percorso più a nord e meno trafficato: statale verso l'Urner See (abbastanza banale e trafficata, però) poi IbergereggSihl See e Satteleggstrasse (passi e laghi secondari ma veramente belli).



Breve fermata a Vaduz (credevo di trovare una piccola capitale alpina, ma la cittadina è un orribila accozzaglia di palazzi moderni e bar per clienti danarosi).
Dall'altra parte del confine, infatti, Feldkirch è molto più bella :-)
Il castello di Vaduz 
Vaduz
E poi: Silvretta!
Che dire? La prima parte (provenendo da Partenen) è tutta un tornante, poi diventa sinuosa. In cima la vista ti riempie gli occhi di guglie, di ghiacciaia, di cascate. Poi scende verso Galtur in maniera sinuosa, tranquilla, regolare. mentre la deviazione per lo Stau See ti regala la sensazione di essere sopra un fiordo norvegese.
Silvretta




Dopo due pernottamenti costosi a Spluegen ed Andermatt, finalmente una sosta finalmente economica a Galtur: Zimmer+Fruhstuck 25 euro a testa. Mega Hot Dog, Rotwein & patatine all'AlpenGrill (un Imbiss): 6 euro a testa!

L'indomani avvicinamento alle Dolomiti (avevo appuntamento con un po' di amici a Dorf Tirol): Resia, Umbrail Pass, Stelvio.

Gli altri due giorni li ho passati in compagnia con altri IRIsti.
Certo, in due si è più liberi: di fermarsi, di rallentare o di andare più veloci.
Però ogni tanto è bello anche condividere con altri venti cari amici i passi più belli.

Fermata per torta al Giovo... E allora di nuovo a danzare tra i tornanti dello Stelvio, dell'Umbrail, del Passo del Rombo.


E poi i conosciutissimi (ma sempre amati) Nigra, Sella, Gardena, Giovo (a proposito: in cima al Giovo hanno aperto un nuovo "bar-rifugetto" dove hanno delle torte fantastiche!!!).


Il rientro per Palade, Mendola, attraversando i magnifici vigneti tra il Lago di Caldaro e Ora (ci sono strade provinciali difficili da trovare, ma che permettono di NON rompersi le scatole nelle statali dritte e trafficate). Poi Passo Manghen ed una sconosciutissima (per me) provinciale 133 che si arrampica sopra Levico Terme e ti lancia direttamente verso il Passo di Vezzena (Statale della Val d'Assa).

Sì, perchè anch'io ho un rito: quando torno dalle Alpi orientali o dalle Dolomiti, un pranzo all'Osteria del Termine non può mancare :-)

Per chi può essere interessato ad una prossima sosta: la TV per vedere la MotoGP non c'è, ma questa fiamminga di grigliata mista è il piatto unico di default alla storica Osteria di Confine!

Insomma, dopo oltre 3.000 chilometri, anche Claudia ed io siamo rientrati da una settimana di Alpi&tornanti... e avremmo già voglia di ripartire!
La Ducatona, che tra l'altro ha compiuto i 15.000 km proprio nel piazzale dell'Hotel Eichenhof di Dorf Tirol , non vede l'ora di farlo ;-)