lunedì 28 dicembre 2009

Libertà per i ragazzi di Teheran


Alla fine degli anni '70, milioni di persone, quotidianamente, si mobilitavano per manifestare a favore degli iraniani che si ribellavano allo Scià. Il ritorno di Khomeini, la nascita di una Repubblica Islamica portarono poi, in pochi anni, al naufragio di quei sogni di libertà: l'Iran è semplicemente passato da un regime dittatoriale monarchico ad un regime dittatoriale religioso. E sanguinoso, perchè come non ricordare l'inutile guerra con il vicino Irak?
Alla fine degli anni '70, però, milioni di persone, quotidianamente, si mobilitavano per manifestare non solo contro lo Scià ed il suo regime, ma soprattutto contro l'Occidente, gli Stati Uniti, che avevano scelto Reza Pahlavi come partner privilegiato nella continua partita di Risiko della guerra fredda.
Oggi che per fortuna il Risiko è finito, con la dissoluzione dell'Impero Sovietico, però, ecco che a nessuno gliene frega più niente della libertà e del rispetto dei diritti umani in Iran.
Eppure il regime integralista di Teheran sta compiendo atti che lo dovrebbero mettere ai margini della comunità internazionale. Ma c'è il petrolio, la ragion di stato, non ci sono più i comunisti che ci dicono di protestare contro gli americani cattivi... e allora non ci sono neppure più i milioni di persone che quotidianamente si mobilitano per manifestare a favore degli iraniani che si ribellano ad un regime liberticida e tiranno.
Forza ragazzi, avete tutto il mio rispetto e la mia ammirazione!

mercoledì 16 dicembre 2009

La spesa di Natale in Trentino...

Un giorno di ferie. Tempo ottimo ma temperatura molto rigida.
Niente moto (è il 16 dicembre): ma si va a fare un po' di chilometri di rodaggio con la Cruze.

Partiamo da Ravenna che sono da poco passate le 7. Velocità codice, alimentazione rigorosamente a benzina (ho deciso di non usare Gpl per i primi 1000 - 1500 chilometri). 
La macchina risponde molto bene: non risente del forte vento laterale e neppure delle scie e degli sventolamenti dei mezzi pesanti.
Fino a 150 di contachilometri (140 circa, la velocità reale) è anche molto silenziosa.
Alle 10 e mezza abbiamo già parcheggiato in centro a Trento e andiamo a cercare i regali, per gli amici, al mercatino di Natale




La temperatura è molto rigida.
Avevamo preventivato di pranzare in piazza con polenta&cervo, ma preferiamo terminare gli acquisti e muoverci alla volta di Caldaro. Sì, perchè devo fare anche scorta di vino e succo di mela... il Kalterersee Auslese e lo Zipperle a Trento non si trovano facilmente 





A Caldaro ovviamente i negozi sono in pausa pranzo e riapriranno alle 15.30.
Ne approfittiamo per un ottimo taglierino di speck e formaggi, un dolce e mezzo litro di ottimo rosso locale...

...e poi per fare un po' di rodaggio alla Cruze salendo al Passo della Mendola, uno dei miei preferiti, in moto

La prova-tornanti-della-Mendola è andata bene: al di là di un motore che va tenuto su di giri, freni, tenuta e maneggevolezza sono più che buoni. Magari avrei preferito un assetto un po' più rigido, ma è evidente che è stato preferito un assetto dedicato al confort.












Riempite le casse di vino e di succo di mela, siamo rientrati a Ravenna senza sentirci affaticati o stanchi.
Devo dire che i sedili mi sono sembrati ottimi per contenimento e per sostenutezza delle imbottiture.
Freni ottimi, così come la visibilità ed i fanali.
In autostrada si viaggia rilassati. Se il motore è già abbastanza su di giri la macchina è anche pronta ad accelerare... da basso... beh, insomma, ci vuole pazienza  Wink 

Bene, per questo Natale siamo a posto: nel garage c'è la macchina ancora in rodaggio, la cambusa è stata riempita con prodotti di montagna...la legna per il camino c'è... adesso può anche venir giù il nevone  Laughing 

Ciao!

martedì 15 dicembre 2009

Senza ipocrisia

La violenza è sempre da condannare. In ogni ambito, a meno che ovviamente non si tratti di legittima difesa. Nel caso del lancio del "Duomo di Milano" sul naso di Berlusconi non lo è. Quindi il gesto dello psicolabile milanese non solo è da condannare, ma è anche dannoso per chi, ogni giorno, lotta con le armi della democrazia, contro il Berlusconismo, vedendolo come un cancro involutivo che sta avvelenando da tre lustri la Repubblica Italiana.
Detto questo, mi sembra doveroso condannare anche chi, sopratutto tra le fila del PDL e dei colonnelli di Berlusconi, vuole colpevolizzare l'opposizione rispetto al lancio del fermacarte.
A mio parere, infatti, è stata questa maggioranza, in questi ultimi anni, ad avvelenare coscientemente e opportunisticamente il clima politico italiano.
Gli esempi sono molti: il Quagliarello alla Camera che urlava "assassino" al povero Beppino Englaro, o il Ministro La Russa che gridava "Devono morire" rivolto ai Giudici della Corte Europea su cricifisso... (un commento da buon cattolico, mi pare)..., o Berlusconi che dà del coglione a chi vota centrosinistra, e ai magistrati affibbia l'epiteto di matti o comunisti un giorno sì ed uno sì... ...e poi concludo con "l'uso criminoso della tv pubblica" assegnato ad un Giornalista serio e di prim'ordine come Enzo Biagi (ma con un po' di tempo l'elenco potrebbe continuare a non finire, anche perchè i vari Calderoli con il maiale al guinzaglio o le Santanchè a urlare davanti alle moschee sono sempre di quella amorevole maggioranza che ci governa, quella stessa che ogni giorno copre le proprie porcate politiche con insulti, menzogne, annunci che poi risulteranno essere solo tali...).
Quando il clima politico è avvelenato, un matto o un esaltato è più portato a perdere la testa.
E siccome un fermacarte non ha mai ucciso nessuno, il matto in questo modo ha fatto addirittura un regalo alla maggioranza di Berlusconi.
Ma un politico che, con i suoi metodi ed i suoi conflitti di interesse, è un pericolo per la democrazia, rimane tale anche con un naso rotto.

sabato 12 dicembre 2009

Ciampi: ma Berlusconi è veramente padrone di se?

(ASCA) - Roma, 11 dic - "Faccio fatica a commentare sortite cosi' inqualificabili, che riflettono tempi molto tristi. Certo, ognuno è responsabile di ciò che fa e dice e, nel caso di un politico, sta ai cittadini esprimere un giudizio. Ma stavolta ci sarebbe quasi da valutare anche se chi lancia questo genere di accuse sia davvero 'compos sui', vale a dire pienamente padrone di sè".
Così, l'ex Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, in un'intervista al Corriere della Sera sulle parole di ieri del premier, Silvio Berlusconi su Consulta e Costituzione.
A proposito delle accuse del premier agli ultimi tre presidenti della Repubblica di aver 'infiltrato' giudici di parte nella Corte Costituzionale, Ciampi ricorda inoltre di aver nominato "tutti giuristi stimatissimi e di chiara fama (Giovanni Maria Flick, Sabino Cassese, Maria Rita Saulle, Giuseppe Tesauro), scelti non per un gioco di bilancino politico e dopo un'inchiesta interna sulle ideologie sulle quali si erano formati, ma soltanto in base a criteri di competenza tecnica. Si spulci pure il curriculum di ciascuno di loro per vedere se possono sul serio essere definiti dei pasionari di una fantomatica sinistra".

Nota di Gattostanco: imho Ciampi, Scalfaro, Napolitano sono tre personalità di moralità talmente alta che Berlusconi dovrebbe pulirsi la bocca ogni volta che li nomina!

Gattostanco, 12 dicembre 2009

giovedì 26 novembre 2009

L'appello di Roberto Saviano contro la legge ammazzaprocessi

SIGNOR Presidente del Consiglio, io non rappresento altro che me stesso, la mia parola, il mio mestiere di scrittore. Sono un cittadino.
Le chiedo: ritiri la legge sul "processo breve" e lo faccia in nome della salvaguardia del diritto.
Il rischio è che il diritto in Italia possa distruggersi, diventando uno strumento solo per i potenti, a partire da lei.
Con il "processo breve" saranno prescritti di fatto reati gravissimi e in particolare quelli dei colletti bianchi. Il sogno di una giustizia veloce è condiviso da tutti. Ma l'unico modo per accorciare i tempi è mettere i giudici, i consulenti, i tribunali nelle condizioni di velocizzare tutto.
Non fermare i processi e cancellare così anche la speranza di chi da anni attende giustizia.Ritiri la legge sul processo breve. Non è una questione di destra o sinistra. Non è una questione politica. Non è una questione ideologica.
È una questione di diritto. Non permetta che questa legge definisca una volta per sempre privilegio il diritto in Italia, non permetta che i processi diventino una macchina vuota dove si afferma il potere mentre chi non ha altro che il diritto per difendersi non avrà più speranze di giustizia.
ROBERTO SAVIANO
Per firmare l'appello: qui

lunedì 9 novembre 2009

Multistrada 1200: il concetto c'è

Il concetto della nuova Multistrada mi sembra semplicemente perfetto: se mi avessero chiesto come e con quali obiettivi idearla non avrei saputo indicarli meglio: http://www.multistrada.ducati.com/jspmulti/concept.jsp ...c´è anche il parafango anteriore estensibile ;)
...forse la cavalleria è anche esagerata. Non in senso assoluto, però anche per un mototurismo divertente ... beh, insomma: con 150 cavalli e 200 chili di bicilindrico... 10 anni fa ci vincevi il mondiale SBK con tanto di borse piene di schiacciata della Consuma e affettati di Scarpaccia ;)
Ad oggi nel minisito dedicato http://www.multistrada.ducati.com/ manca un dettaglio molto importante: il prezzo. Lì si giocherà la partita: perchè il concetto c´è, l´estetica pure... ma se poi per avere 30 cavalli quasi inutili mi devo svenare... beh, magari la sogno e basta.
Sono curioso... e devo pulire continuamento il mento dalla bavetta che scende
Gattostanco, 9 novembre 2009

domenica 1 novembre 2009

Incisa, Fumaiolo, Mandrioli, Passo della Calla... d'autunno

Finalmente una domenica festiva (nel senso che il negozio dove lavora Claudia, che già da alcune domeniche è aperto in vista del natale... oggi invece era chiuso). E visto che il cielo era azzurro e le previsioni più che buone... sveglia con calma, ma poi montiamo sulla Multistrada e via...

Direzione Sarsina, poi dopo un buon caffè (e cappuccino bollente per Claudia) a Quarto, ecco le indicazioni per Selvapiana, Alfero, Passo dell'Incisa e poi la vetta del Monte Fumaiolo, da dove nasce il Tevere.

La discesa a Balze e poi fino a Le Ville è molto divertente, accompagnati dalla vista di queste strane rocce mangiate dal tempo e dall'acqua.
Valico di Montecoronaro, direzione Bagno di Romagna e poi ecco, ad immergerci nelle meravigliose faggete del Parco delle Foreste Casentinesi, affrontando il Passo dei Mandrioli. I colori delle foglie in autunno sono accesi anche in quota. L'aria è frizzante, pulita, ma con temperatura accettabile.

Scesi a Soci e poi raggiunta Stia, ecco la splendida salita al passo della Colla... a Campigna l'Alpen Bar è chiuso e quindi raggiungiamo Galeata per una piada, che è già pomeriggio inoltrato.
Scendiamo in pianura con calma, assaporando l'aria pulita della collina a metà dell'autunno.
290 chilometri di relax, che la Multistrada ha pecorso con una quindicina di litri di benzina... tra il pieno e la piadina, quindi, abbiamo speso nettamente meno che ad andare in qualche ipermercato :-)













sabato 17 ottobre 2009

La vergogna di essere italiani

A Belusconi ed ai suoi servitori le regole stanno strette.
Eppure vincere le elezioni dà diritto a governare nel rispetto delle regole e delle leggi, non ad essere proprietario supremo del Paese e dei diritti di tutti i cittadini.
Vorrebbe un Paese dove nessuno lo possa neppure criticare, dove Radio, TV, giornali incensino ogni giorno il sovrano, le sue intuizioni geniali, la sua bontà, la sua bellezza ed intelligenza.
Non basta essere proprietario di tre tv nazionali e di alcuni giornali. Non basta avere colonizzato con giornalisti asserviti Rai1 e quasi tutta Rai2 (dove si salva solo Anno Zero) e di mettere in discussione ogni giorno ciò che "passa" su Rai3... Berlusconi vorrebbe anche controllare gli altri giornali, gli altri telegiornali, le menti di tutti noi. Giudici compresi, perchè anche quelli li vorrebbe asserviti.
Probabilmente vincerebbe le elezioni anche oggi, ma ormai l'Italia dei berluscones, è avviata ad essere trattata dagli altri Paesi democratici occidentali, come un bubbone populista e pericoloso (oltre che un po' ridicolo).
Ma non c'è ancora un po' di dignità e di cervello in noi italiani?
SVEGLIA!

domenica 11 ottobre 2009

La schiacciata della Consuma... e non solo ;)

11 ottobre: per noi è l'ultima domenica del 2009... sì, Claudia lavora in un negozio all'interno di un Ipermercato, e dalla prossima settimana non si chiude più fino a dopo l'epifania.
E allora, visto che il tempo sembra reggere, ultimo giretto in moto!
Prima d tutto un saluto agli amici di Moto Europa che al Bagno Fantini di Cervia fanno provare le StreetFighter e i Monster Peg Perego ai miniducatisti...
Per provare la Street c'è già la fila, mentre i bambini stanno già provando i miniMonster elettrici Peg Perego, assistiti da una Hostess con una minigonna corta-corta e della gambe lunghissime... ma, ahimè, Claudia non mi permette un giro sui miniMonster ;-)

Al Bagno Fantini la Rossa con la Toro Rosso:

Un saluto di dieci minuti, perchè poi il giro progettato è lunghetto... e la voglia di schiacciata della Consuma, ci porterà a voler raggiungere quel passo, per pranzo!

Da Cervia ci dirigiamo allora verso l'entroterra cercando di evitare le strade più trafficate: Sala, Gatteo, Savignano... dopo qualche chilometro noioso di pianura, quasi senza accorgercene ci troviamo in collina.

Tra Sala e Gatteo il monumento a Casadei:

In pochi chilometri si è in collina...:

La strada è simpatica e subito panoramica. Non ci si può correre perchè l'asfalto è un po' mosso, ma la noia è svanita. Passiamo Sogliano, famosa per le sue fosse dove viene riposto il formaggio per essere invecchiato con le esalazioni metanifere.

Ci dirigiamo per Novafeltria svalicando il Passo del Grillo e quindi immettendoci nella Marecchiese.
E' la statale che porta al Viamaggio. Bella e veloce, in teoria, ma i pratica oramai ultracontrollata da autovelox di ogni forma e dimensione, anche a causa dei comportamenti inaccettabili e incomprensibili di molti motociclsti che mettono ogni volta a repentaglio la propria e la nostra sicurezza, ma che ci fanno passare tutti per pericolosi criminali.

E allora prima di giungere al Viamaggio svoltiamo a destra per il Passo del Frassineto (non segnalato poi da alcun cartello) e dopo una bella discesa in mezzo alla natura raggiungiamo Pieve S. Stefano.

Verso il Passo del Frassineto: qui non ci sono autovelox, ma si va comunque più piano...

Il Passo del Frassineto:

Dopo Pieve c'è la salita per il Passo dello Spino: questa è una di quelle strade che sembrano costruite per correre... una vera e propria istigazione a delinquere. Veloce, paniramica, ben asfaltata... bello, bello, bello!

La pist... ehm... la strada che sale allo Spino:


Passiamo Chiusi della Verna, e subito dopo, lassù sulla destra, vediamo l'eremo.

Scendiamo a Bibbiena e poi passiamo Poppi, dominata dal castello che domina la Piana di Campaldino dove si scontrarono nel XVI secolo Guelfi e Ghibellini.

Da Castel San Nicolo imbocchiamo la splendida strada della Consuma. Sono quasi le due del pomeriggio quando, in cima al Passo, ci sbafiamo una schiacciata con i funghi porcini... ancora più buona del solito, a mio parere!!!!

La strada della Consuma:


La Schiacciata ai funghi porcini:


Dopo aver comprato un'altra schiacciata (e dopo avrla fatta tagliare per riporla nella valigia della Multistrada), scendiamo verso Rufina, poi raggiungiamo Borgo San Lorenzo per rientrare in Romagna per la Colla.

Dalla strada della Consuma a Rufina:

E' pomeriggio inoltrato quando passiamo per Marradi... e per fortuna siamo in moto... la sagra della Castagna ha richiamato migliaia di persone e le strade sono intasate da file chilometriche.

Che caos a Marradi... via subito dal di qui!!!!


Dopo Brisighella c'è la pianura.
Sette ore di moto, un'ottima schiacciata... l'estate è ufficialmente finita ...

La mappa (sono circa 350 chilometri):


Lamps

domenica 4 ottobre 2009

Centoforche, Muraglione, Croce ai Mori, Calla, Forche e... altri 18 tornanti strettini :)

Ecco un'altra ideuzza per un simpatico giretto tra le curve dell'Appenino toscoromagnolo ;-)

Diciamo che partiamo da Forlì (comoda da raggiungere con la Via Emilia o con la A14)...
Ci dirigiamo verso Predappio, località famosa per avere dato i natali ad un dittatore sciagurato che tutt'oggi viene venerato da qualche migliaio di deficienti che danno peraltro da vivere ad alcune attività commerciali predappiesi specializzate in fascisterie...

Giunti a Strada San Zeno, troviamo sulla destra la strada che ci porta a Rocca San Casciano attraverso il Passo Centoforche. E' un percorso divertente (anche se i primi tornanti sono un po' rovinati) e fattibile anche d'inverno, visto che la quota è bassa.

A Rocca S. Casciano ci dirigiamo per il Passo del Muraglione. Non c'è bisogno di scrivere nulla sul Muraglione, è uno dei passi mitici del nostro Appennino: strada divertente, panorami più che piacevoli in un'ampia e verdissima vallata del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Occhio ai decerebrati che, a bordo delle loro moto, scambiano questa strada per una pista, mettendo a repentaglio la loro e la nostra salute. E grazie a questi decerebrati che i nostri passi sono stati infarciti, da altrettanto decerebrati pubblici amministratori, di limiti di velocità astrusi, assurdi e inaccettabili (30, 40, 60) che rendono fuorilegge anche il più tranquillo e sensato mototurista...

Scesi a Dicomano seguiamo le indicazioni per Londa e Stia.
Tra queste due località ci sono 25 chilometri di wilderness... ovvero i 25 chilometri del Passo di Croce ai Mori, strada bellissima che attraversa solo boschi e alture, garantendo panorami mozzafiato e in autunno i colori di un bosco infiammato dalle foglie pronte a cadere.
In cima al passo, in questi giorni, una breve sosta ci garantisce la possibilità di raccogliere le prime castagne da un paio di alberi proprio a bordo strada... e stasera, sul fuoco di legna del camino, inizieremo a sentire i sapori dell'autunno che, pur in ritardo, sta arrivando.

Di nuovo in moto. E la fame comincia a farsi sentire.
Raggiunta Stia svoltiamo a sinistra per il Passo della Calla. Queste sono le mie curve preferite dell'Appennino. Credo siano state disegnate da qualcuno che, magari inconsciamente, le ha disegnate per noi motociclsti... e, tra l'altro, in mezzo ad uno scenario naturale di impareggiabile bellezza: le faggete delle Foreste Casentinesi.

Ci fermiamo all'Alpen Bar (il chiosco sulla strada all'altezza di Campigna) per una piadina bollente con prosciutto e formaggio (Claudia invece si fa tentare da una polenta con i funghi). Diamo un'occhio anche alla MotoGP rischiando di addormentarci... che noia queste 800...

Poi scendiamo verso Santa Sofia, Galeata e da qui prendiamo la strada che passando per il Passo delle Forche ci riporta a Strada San Zeno, e dal di qui verso la pianura.

N.B.: scendendo abbiamo fatto una deviazione divertente: dal centro di Predappio, sulla destra, c'è la stradella che conduce a Rocca delle Caminate (sì, siamo sempre nel ventennio: lì c'era la residenza del Crapùn...). Sono 18 tornanti in salita in pochissimi chilometri. E' un'ottima palestra per prendere le misure ai tornanti stretti.
E dopo un caffè nel barettino in cima, eccola discesa verso Meldola. Questo tratto di strada è molto dissestato a causa di un terreno che "si muove" fin troppo, ma il panorama sulla pianura merita comunque il passaggio.

La rocca di Meldola:

Da Meldola a Forlì o a Cesena (quindi alla Via Emilia o alla A14 è cosa di pochi minuti). Questo itinerario si percorre in quattro/cinque ore escluso trasferimenti, e soste per ricerca/raccolta castagne ;-)

Un lampeggio!