sabato 26 dicembre 2015

S.Stefano a zonzo per l'Appennino

26 dicembre 2015: abbandoniamo il freddo e la nebbia della pianura per andare a trovare sole e calore in Appennino... 
Nebbia bagnata e fredda in pianura. A Ravenna 6 gradi, tra Meldola e Civitella di Romagna vediamo anche i 4 gradi... poi ci si alza sopra la coltre grigia, ed ecco il sole!
Un inverno davvero strano, così come è strano passare per il Passo della Calla, in moto, in questa stagione, visto che solitamente fino a marzo, ci si trova ghiaccio e neve, ed è percorribile solo con catene o gomme invernali (in auto) invece, oggi, eccola:
Lasciamo il freddo e la nebbia in pianura e saliamo in Appennino...

A Stia svoltiamo a destra per un altro passo che ricorre spesso nei nostri giri appenninici (ma non invernali) lo splendido Valico di Croce ai Mori, 25 chilometri di vera wilderness, lontano da traffico e centri abitati.
Questo strano inverno ci regala molti tratti di strada asciutta e quasi pulita, mentre solo i tratti all'ombra sono scuri di umidità ed anche, ovviamente un po' scivolosi. Basta un po' di attenzione e non scollegare il cervello per divertirsi comunque in tutta sicurezza.
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Dall'alto della strada del Croce ai Mori, la vista sulla nebbia che riempie le pianure toscane... anche questo è strano, ma questo inverno è strano. Infatti a Dicomano si entra nella nebbia, ma per poco, perchè la statale 67 del Muraglione sale, ed è subito di nuovo assolata e in parte asciutta, mentre i tratti all'ombra sono belli salati e sporchi... ma per essere a Santo Stefano, non ci si può proprio lamentare, motociclisticamente parlando :-)



Raggiungiamo il Passo del Muraglione e ci fermiamo un po', per goderci una schiacciata, le chiacchiere con i pochissimi motociclisti presenti, il sole e... le battute di Giovanni, che oggi è in piena forma.




Dopo la sosta scendiamo verso la Romagna, e ci fermiamo a Portico di Romagna: un paesino molto caratteristico che diventa, per natale, il paese dei presepi... una sosta divertente anche per scaldarsi un po' con un vin brulè bollente prima di rituffarsi in mezzo alla nebbia...





Giornata finita, ma prima di tornare nel box, la Multi si merita un veloce bagnetto per togliere il tanti sale raccolto sulle strade dell'Appennino:

Gran moto. la Multi ;-) Il regalone di Natale regala un gran divertimento: la Multistrada è davvero una moto facile, leggera, confortevole e maneggevole... un vero giocattolone! Certo, i cavalli sarebbero pure troppi, ma non è mai difficile. Tra l'altro, vista la strada fredda e sporca, opto per una mappatura molto conservativa, ed in modalità 'urban' l'elettronica aiuta davvero tanto nella gestione della moto!

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sabato 19 dicembre 2015

Ducati, il Rinascimento italiano

La nuova Multistrada 1200 Enduro,
in vendita dalla prossima primavera
Non ero andato all'Eicma, uno dei Saloni più importanti al mondo per il mercato delle due ruote a motore. Dalle foto avevo apprezzato il lavoro di Ducati, che da qualche anno sta davvero realizzando moto progettate e costruite con una cura mai vista prima sulle Rosse di Borgo Panigale.
Quando ho provato la Multistrada 1200, mi sono soffermato anche su questi: dai parafanghi agli specchietti retrovisori, dai blocchetti elettrici al meccanismo di sollevamento del plexiglas... ogni dettaglio, oltre che funzionale è anche bello.
Non è una cosa banale, perchè anche oggi ci sono ottime moto che però non ti offrono queste belle sensazioni. E in un segmento, quello 'premium', di moto che non sono certamente utilitarie, anche questa non è una cosa da poco.
Poi ci sono ovviamente aspetti ancora più importanti, quali il comfort, il gusto di guida, l'affidabilità. Ma in moto che, nuove, costano più di un'automobile media, beh, questi non possono neppure essere messi in discussione.
Ho comprato la Multistrada 1200 anche perchè me ne sono innamorato, visto che le manca il cardano, ma non pensavo che così presto avrei visto una Moto ancora più bella ed emozionante... beh, eccola: la Multistrada 1200 Enduro.
L'anteriore da 19, il serbatotio da 30 litri imponente ma non sgraziato, i cerchi a raggi, i dettagli di protezione del motore... dimensioni più importanti, certo, rispetto alla Multistrada, ma che la rendono ancora più emozionante.
Complimenti davvero a Ducati: oggi da Borgo Panigale (Motor Valley, Emilia Romagna, Italia) stanno uscendo, a mio parere, alcune tra le Moto più belle che siano mai state prodotte!
E due parole anche su chi, sul territorio, queste moto le vende: non so se siano così tutte le concessionarie Ducati, ma qui a Ravenna (o meglio a Sant'Agata sul Santerno, RA), non c'è un'azienda che vende moto... c'è un Gruppo di Appassionati, dove altri appassionati (che non sono solo clienti) si ritrovano, discutono, si prendono un caffè. Dovrebbero essere tutte così, le concessionarie di Moto, perchè questi arcaici mezzi a due ruote non si comprano per bisogno, ma per Passione. E la passione è fatta anche di condivisione, di amicizia, di contatti, di chiacchiere, di piacere. 
Chiacchiere, brindisi ed anche un buon buffet, per la presentazione
in anteprima della Multistrada 1200 Enduro
presso MotoEuropa a Sant'Agata sul Santerno (RA)

giovedì 10 dicembre 2015

Motopancetta 2016

Pareva che l'edizione 2015 dovesse essere l'ultima. Invece anche per la prima domenica del 2016 è confermata la tradizione che vede i motociclanti salire a Prato all'Albero per la prima colazione dell'anno...
Prato all'Albero è un piazzale in mezzo ai boschi, a fianco della strada che dal Passo della Colla conduce al Passo della Sambuca (o viceversa...). Di solito in posizione molto fredda e con buone probabilità di trovare ghiaccio e neve anche negli inverni più miti.
Tra i gruppi sempre presenti gli amici di TDMitalia, che occupano sempre lo stesso spazio, da anni, imbandendo alcuni tavoli di prelibatezze toscane (non solo solide... ma anche alcooliche).
Ci si vede a Prato all'Albero, allora ;-)
Motopancetta 2016: domenica 3 gennaio

martedì 8 dicembre 2015

Quel Giocattolone chiamato Ducati Multistrada

La nuova Ducatona è un... giocattolone! 
Per quanto ingentilita è più gestibile rispetto alle Ducati di una volta, è sempre un bicilindrico da 160 cavalli, quindi occorre usare un po' più il cambio, nella guida rilassata e disimpegnata. Andando a spasso, infatti, Claudia ed io ci siamo resi conto che andiamo più piano che con il Crosstourer, perchè con quest'ultimo spesso neppure ti accorgevi di quanto andavi... senza badare a cambio o altro.
La nebbia in pianura. Sul Muraglione il 7 dicembre regala un tempo splendido!
Però il pompone è senz'altro più divertente. Ci giochi tra una curva e l'altra, e ti godi il sound anche quando sei in staccata di solo freno motore.
Quando provi l'accelerazione a potenza piena, inoltre, non solo rischi di tornare single :-) ma anche di perdere il manubrio... fa davvero paura.
Ma lo devi volere, perchè anche in mappatura 'touring' a potenza piena, la Multi è sempre facile e ben gestibile, grazie ad un'elettronica davvero evoluta. 
E diventa facilissima con la mappatura 'urban' a 100 cavalli, che ho utilizzato tra i tornanti sporchi di polvere e ghiaino del dopo-nevicata del Passo della Calla.
Facilissima in mappatura 'urban', anche su strada infida 
Inutile dire che i freni sono ottimi, e l'accoppiata telaio-sospensioni (pure se queste sono 'normali' nella mia versione base) assorbono davvero bene ogni asperità dell'asfalto.
Al di là delle sensazioni sul motore e freni, poi, quello che mi piace di più è la posizione di guida. L'ergonomia è davvero perfetta (ho sempre trovato un po' troppo avanzate le pedane ed il manubrio del CT), sia per guidare in maniera divertente tra le curve, sia per godersi un trasferimento (wow: finalmente di serie il cruise control!!!).
La protezione aerodinamica del plexi di serie non è male (ottima in altezza, meno in larghezza), ma con 70 euro ho trovato una sorta di 'spinnaker' della Givi che protegge un sacco  ;) 
Anche la sella è più confortevole di quella di serie del Crosstourer MY 2012 (infatti io avevo poi comprato quella Touratech rialzata).
Ovviamente la Multistrada è anche più maneggevole e leggera del CT, ma questa è uan banalità, visti i 30/40 chili in meno e l'anteriore da 17 pollici.
Direi che le prime sensazioni sono di assoluta soddisfazione, anche se già so che mi mancherà molto il cardano... odio la catena... il grasso... ed anche i 300 euro ogni 30.000 chilometri per il cambio di corona-catena-pignone :-( 
Spero che sarà affidabile quanto il Crosstourer... ma questo lo dirà solo il tempo.
Per me è BELLISSIMA ;-)
Per ultimo: a mio parere la Multistrada è una delle moto più belle e coinvolgenti attualmente sul mercato. E per noi bambinoni motociclanti, non è una cosa da poco. Puoi provare a seguire solo il cervello. Magari per qualche anno riesci a resistere, ma poi il cuore e la Passione riprende il sopravvento. E Ducati, in quanto a Passione, non ha rivali!
Su Google Foto qualche foto del primo giretto appenninico del 7 dicembre 2015
Gattostanco in versione 'umarel' che controlla i lavori di ampliamento all'AlpenBar di Campigna... in primavera la riapertura, e questa volta con una piccola saletta al chiuso. Così sarà attivo tutto l'anno ;-)
La parte appenninica del giro: non male per essere al 7 dicembre
Gattostanco, dicembre 2015
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domenica 6 dicembre 2015

Ritorno al bicilindrico


Chi vuole portarsi a casa un Crosstourer con 48.000 km percorsi senza alcun problema, già dotato di valigie e piastra MyTech, cavalletto centrale, parafango posteriore, antifurto satellitare, faretti e paramotore Givi, plexi rialzato originale Honda... può rivolgersi a Moto Europa Snc di Sant'Agata sul Santerno (Lugo - RA)...
...dopo 48.000 chilometri di assoluta affidabilità giapponese, infatti, complice anche un'accresciuta antipatia per un marchio che ha recentemente affossato ogni regola di sportività nel mondo delle corse in moto, da ieri il sottoscritto è tornato su un pompone Made in Italy.
Grazie quindi anche a Marquez ed a HRC per avermi dato quell'ultima spinta per ...decidermi ;-)






mercoledì 11 novembre 2015

La difesa di Marquez aumenta l'antipatia per Honda

"Dopo la gara di Moto Gp a Valencia, il comportamento durante la gara di Marquez e le dichiarazioni di Valentino Rossi, l’89% dei contenuti on line sul marchio Honda è negativo. Lo dice una ricerca effettuata da Reputation Manager, che ha monitorato tali contenuti per rilevare come l’ultima gara del motomondiale abbia influito sul marchio.
Le accuse rivolte da Valentino Rossi a Marc Marquez, come si legge nel comunicato stampa, hanno avuto un impatto molto negativo non solo sull’avversario spagnolo, ma anche su Honda. Se fino a ottobre 2015 la reputazione on line godeva di una percezione ottima (con l’87% dei contenuti positivi), dopo la gara di Valencia il marchio è stato bersagliato da commenti negativi, accuse, e proposte di boicottaggio..."
Sono d'accordo. Se Honda HRC fosse stato un team 'serio', avrebbe dovuto punire immediatamente Marc Marquez, perchè comportamento antisportivo, esibito ed arrogante, non si era mai visto in una competizione motociclistica.
Honda è grande, potente. Non tremerà certo per questo, ovviamente, ma visto che è anche la Passione per le due ruote, qualche volta, a guidare le scelte di qualche motociclista, beh, sono contento se perderà qualche infinitesimale punto percentuale delle proprie vendite.
E lo dico pensando al mio acquisto: ho comprato il Crosstourer perchè cercavo una moto affidabile, dopo che un paio di moto scelte 'per passione' mi avevano fatto perdere tempo, soldi e la voglia di continuare a regalare soldi alla Piaggio... il Crosstourer non mi ha deluso, anzi. Così come mi sto trovando molto bene con la concessionaria vicina a casa (che poi ci si va solo una volta ogni 12.000 chilometri, per il tagliando)... ma, mi domando, la prossima volta, non è che verrà voglia anche a me di dare i miei quattrini a qualcun altro?  :-D

lunedì 9 novembre 2015

Ennesima puntata per i Tafazziani Italiani

Fassina è il vero esempio del tafazzismo della sinistra italiana... tagliarsi i coglioni per fare dispetto alla moglie (è un detto romagnolo... molto chiaro in proposito: pur di punire il PD, troppo al centro, eccolo pronto a votare per la destra grillina). 
Ed ecco, quindi, la nuova Sinistra Italiana... nuova? O piuttosto la solita armata Brancaleone che toglierà qualche punto al PD, aiutando così Grillo e Salvini?
Complimentoni, quindi a lui e a quei sinistrati orgogliosi di far vincere gli sfascisti (perchè, diciamocelo, Grilleggio sono l'altra faccia della destra sfascista e antidemocratica), d'altronde gli esempi sono chiari e facili da ricordare...
Niente di nuovo. Bertinotti, Vendola, Ferrando, Ferrero hanno già da tempo mostrato la strada distruggendo l'Ulivo e facendo cadere il governo Prodi , ed ora gli emuli cercano di lasciare anche il loro piccolo segno nella storia.
Purtroppo questo è il nostro Paese. Imbalsamato, bloccato, dove appena si cerca di riformare qualcosa, perche certi tempi e certi immobilismi non sono più permessi, se si vuole competere in un mondo globalizzato, accorrono subito i plotoni e le armate dei 'Non così, però'...
E gli anni passano, con un bicameralismo lentissimo e bloccato da una legge elettorale criminale (ereditata da Calderoli e Berlusconi) che rende ingovernabile il Paese, con tempi lunghissimi della Giustizia, con decine di migliaia di piccolissimi Comuni che non si possono toccare per stupido campanilismo, con strade e infrastrutture che per rinnovarle o costruirle ci vogliono decenni tra pratiche e ricorsi.
E la nostra bella Sinistra Italiana, in questo, ci gode, perchè è bello sbandierare i rossi vessilli tra scioperi e manifestazioni. E molto più bello e facile che governare, fare scelte (certe volte anche dolorose) che però sono indispensabili per far andare avanti l'Italia. Perchè i posti di lavoro si difendono garantendo COMPETITIVITA' al nostro tessuto produttivo, non con i convegni, le manifestazioni e le proteste di piazza.
Bah :-(

domenica 8 novembre 2015

8 novembre... e in Appennino sembra ancora estate

Anzichè stare davanti alla TV per vedere il circo starnazzante della MotoGP, molto meglio godersi una splendida giornata di sole, con la propria moto, a zonzo per l'Appennino vestito con i colori di novembre ma con la temperatura di maggio :-)
Le strade sono quelle di sempre: le splendide curve che portano al Passo del Muraglione, dove c'è il solito motoraduno spontaneo di ogni fine settimana, poi il Passo della Consuma, per una meravigliosa schiacciata con i funghi allo Chalet Il Valico... ed il Passo della Calla, con fermata obbligatoria all'Alpen Bar anche se è già chiuso (e questo inverno, probabilmente, ci saranno i necessari ed attesi lavori di ammodernamento e ristrutturazione... arrivederci a primavera, Cristian!).
E allora ecco qualche foto di questa strana domenica di novembre... le altre, come sempre, sono qui su Google Foto






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mercoledì 7 ottobre 2015

Contro gli estremismi dei taleban-ciclisti

Lo scorso 1° ottobre, in occasione della ripresa della discussione della legge delega per la modifica al Codice della Strada, la FIAB-Federazione Italiana Amici della Bicicletta ha presentato la propria campagna nazionale #30elode, sul tema della sicurezza nelle città. Tra le modifiche richieste per il Codice della Strada, molte riguardano chi si muove in bicicletta: ma a riguardare davvero TUTTI, è quella di inserire il limite dei 30 km/h come standard di velocità sulle strade urbane.

Io vado in bici, come in moto, come in auto ed anche a piedi... e sono assolutamente contrario alla richiesta della FIAB di estendere a tutta la città il limite dei 30. E' una di quelle estremizzazioni che fanno odiare i ciclisti da tutti gli altri utenti della strada

E, taleban-ciclisti a parte, vorrei sapere chi di noi, da automobilista o motociclista (perchè di solito non si va solo in bici), si sentirebbe di appoggiare una simile assurdità... affermando che, su certe strade (e magari in certi orari) i 30 sono un limite sensato con i mezzi di oggi.
Occorrerebbe chiedere, piuttosto, che si comincino a controllare le strade, perchè più che la vertiginosa velocità dei 50 all'ora, sono ben altri i motivi degli incidenti: il mancato rispetto delle precedenze, svoltare senza avvertire, aprire le portiere o far manovra senza guardare gli specchietti, distrarsi con i cellulari... e, per questo, occorre che si torni a vigilare le strade con le pattuglie, non con un telelaser a beccare chi va ai 40!
Mah... ormai di strada e di viabilità, tutti si sentono degli esperti :-(

mercoledì 30 settembre 2015

Quei gran geni del Comune di Ravenna...

Solo 16 ore prima dall'entrata in vigore dei 'provvedimenti antismog 2015-2016', il Comune di Ravenna ha finalmente divulgato la sua Ordinanza nr. 1398 (che peraltro prevede limiti e divieti molto più restrittivi che negli inverni precedenti).
Prima di tutto, quindi, una considerazione: l'antennista o l'elettricista che ha un furgoncino vecchio di una dozzina d'anni, dubito che ci goda un casino a rottamarlo, con la crisi che c'è stata dal 2007 ad oggi. Ma, soprattutto, cari Amministratori del Comune di Ravenna, che avreste tolto la deroga per chi effettuava interventi di manutenzione e riparazione in città, forse glielo avreste dovuto comunicare un po' prima... anche perchè in 16 ore non riesce ad andarsi a comprare un mezzo nuovo. E domattina, se un vigile avrà voglia di fargli una multa, magari s'incazza un bel po'... e non avrà tutti i torti.
Altro caso: chi ha una macchina vecchia e puzzolente, mettiamo un bel diesel Euro Zero, se carica un paio di amici potrà circolare (con tre persone a bordo si ha il car pooling, che fa tanto figo-e-amico-dell'ambiente).
Ma la cosa bella è che si fa car pooling anche su una bella e smarmittata Porsche a due posti del 1980... che consuma come un'idrovora e puzza come una ciminiera dell'ex Sarom... perchè si fa car pooling anche in due, se l'auto ha solo due posti.
Peccato che non si faccia car pooling su una vecchia Moto Guzzi Nevada 350 del 1996, anche se consuma, inquina ed occupa spazio in misura molto minore, e quindi c'è un mio amico che non potrà più usarla, neppure caricando il vicino appiedato. Mah... e dire che ogni tanto si incontra qualche dirigente comunale che millanta di essere un motociclista :-(
In definitiva, mi viene una considerazione: cari esponenti del PD, tra i limiti assurdi posti in essere dalla Provincia ed i divieti di circolazione ostinatamente voluti dal Comune, siete proprio sicuri di non rompere un po' troppo le scatole ai cittadini?

martedì 29 settembre 2015

Meglio una Golf Euro5taroccata che...

Come si sono ridotti, negli anni,
i livelli di inquinamento delle auto
In tutto il mondo gli avvocati si stanno preparando a cause o class-action contro il Gruppo Volkswagen, cercando clienti tra gli automobilisti delle auto con le centraline taroccate per bypassare i controlli antinquinamento in sede di omologazione e collaudi.
Va bene tutto (anche una richiesta danni da parte dei clienti che si sentono in qualche modo truffati o perderanno tempo tra richiami, aggiornamenti o ritardi nelle consegne), ma ricordiamoci che tutte le auto diesel più vecchie (euro 0, 1, 2, 3 e 4), che sfumacchiano tranquillamente incolonnate davanti alla nostra (spesso anche in barba ai provvedimenti di limitazione del traffico... perchè i Comuni li emettono per evitare di essere denunciati per omissione di atti d'ufficio, ma poi non fanno eseguire i controlli alle Polizie Municipali, perchè i cittadini fermati s'incazzano), inquinano e ci fanno respirare più schifezze pericolose che queste Volkswagen.
Ora: io non sono certamente un fan delle crociate ambientaliste dell'andiamo tutti a piedi, e se dovessi respirare vicino al tubo di scarico di una Panda diesel del 1999 o di una Golf Euro5taroccata del 2014, preferirei decisamente la seconda :-) 

sabato 26 settembre 2015

MTB: la Ciclovia Destra Po

La Ciclovia Destra Po è un facile percorso di 120 chilometri che va da Stellata (frazione del Comune di Bondeno) a Gorino, dove il Po sfocia nell'Adriatico con il ramo di Goro.
In una giornata di fine settembre, non particolarmente calda e assolata, abbiamo deciso di portare le bici fino ad Ariano Ferrarese, per poi risalire il percorso della Destra Po per una quarantina di chilometri, in modo da completare più o meno un terzo dell'itinerario.
moscerini
Ad Ariano troviamo, infatti, oltre ad un bar per un caffè, anche un parcheggio tranquillo dove lasciare l'auto e scaricare le bici. La ciclovia è ben tabellata, e ad Ariano sono presenti ben due rampe per accedere alla pista sull'argine... da segnalare anche la presenza di una piccola ma ben curata area di sosta con tavolo coperto e fontana per riempire le borracce.
Cominciamo a pedalare con calma, anche perchè sono i primi chilometri che Claudia effettua con la sua Bottecchia nuova, ed un paio di volte ci fermiamo per qualche regolazione all'altezza ed all'avanzamento della sella.
Pranzo all'altezza di Guarda
Per un po' siamo sul ramo del Po di Goro, ma a Serravalle il Po ritorna ad essere i più imponente dei fiumi italiani. Passiamo Berra, Cologna e Alberone... essere sull'argine ci consente di osservare il panorama della pianura, oltre che a quello offerto dal fiume quando non è nascosto dai pioppi... 
La cosa davvero antipatica è che cominciamo ad incontrare sciami molto folti di moscerini... migliaia, milioni di formiche volanti che ti si appiccicano e ti si infilano un po' dappertutto. Con il trascorrere dei chilometri la cosa si fa sempre più fastidiosa, perchè per non inghiottirli occorre anche ridurre al minimo le chiacchiere o le battute.
A Guarda troviamo dei lavori in corso sulla ciclovia ed è necessario scendere sulla strada provinciale. Il traffico comunque non è intenso, e raggiungiamo l'area di Mulino del Po, nei pressi di Ro. C'è un po' troppa gente e troppe auto... poi la posizione, francamente, ci sembra assurda: è sotto la rampa del ponte che attraversa il fiume e porta a Polesella! 
Anche se non abbiamo raggiunto i 40 chilometri (i contachilometri ne segnano poco più di 36) decidiamo quindi di tornare indietro. 
A Guarda torniamo sulla ciclovia e ci fermiamo a pranzare con i nostri panini nel tavolino coperto (i moscerini lì sotto ci lasciano in pace).
Il ritorno, invece, dimostrerà come i neri sciami di questi insetti si siano moltiplicati... ce ne sono praticamente fino ad Ariano...
Conclusione?
Bella, rilassante, sicura, peccato che a fine settembre non si riesca nè a parlare, nè a respirare, a causa di nuvole di moscerini da far invidia al Lago Myvatn :-( ...di percorrere gli altri due tratti (quello nord e quello che porta alla foce) ne riparliamo sicuramente solo con il ghiaccio!

Il percorso e le info:

Qualche altra foto nell'album pubblicato su Google Foto: QUI

lunedì 21 settembre 2015

Sirolo, il Conero e la panoramica Pesaro-Gabicce

Una bella giornata di ferie a metà settembre, con l'autunno alle porte, ed un giretto in moto diventa una scampagnata da godersi da mattina a sera.
Da Ravenna facciamo rotta per il Conero: ci spariamo un'ora e mezza di autostrada, ma così raggiungiamo in fretta Marcelli, poi Numana, la spiaggia e, infine, Sirolo.
Planiamo su Ancona per la bella strada provinciale del Conero, poi raggiungiamo Pesaro per goderci le curve ed i panorami della conosciutissima Panoramica Pesaro-Gabicce.


A Gabicce Monte troviamo un parcheggio per moto ed un ristorante con una splendida terrazza panoramica, il Bel Sit... un fritto misto con vista su Gabicce, Riccione e la costa romagnola, che merita una citazione positiva ;-)

Rientriamo a Ravenna con calma, per l'Adriatica, godendoci gli ultimi scampoli di sole quasi estivo...

Qualche altra foto nell'album pubblicato su Google Foto: QUI
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