lunedì 6 giugno 2005

Giugno 2005... sempre e solo strade storte ;-)

Arriva la primavera, arriva il disgelo... e Gattostanco parte per un giretto tra le più belle strade delle Alpi... in una stagione nella quale ancora ci sono pochi camper ed il traffico non è toppo intenso.

Partenza domenica 29 maggio:
Dopo aver passato qualche ora tra la Val Formazza (splendida la cascata del Toce) e l'Alpe Devero (posti meravigliosi ma che stanno fin troppo diventando meta dei "vacanzieri della domenica", ed aver pernottato a Ponte Formazza (toh... anche lì c'è un Albergo Edelweiss... che come nome non è originale, ma come ospitalità è assolutamente consigiabile) abbiamo fatto rotta verso il Sempione.



...che abbiamo trovato chiuso per lavori (sigh).
Quindi treno-navetta per Briga (anche se per pochi chilometri... legare la moto e tremare al pensiero di una frenata troppo brusca ... è sempre un'avventura).



La Ducati non era ancora stata da quelle parti, ma capisce al volo: in direzione nord ci sono il Nufenen, il S. Gottardo (rigorosamente sulla vecchia statale pavimentata in ciottoli!!!), il Sustenpass, il Grimsel, il Furka e l'Oberalppass.

Non vi tedierò più di tanto. Il Susten era chiuso per lavori (lo dovrebbero aver rieperto la domenica successiva), ma il Grimsel è forse il più bel passo tra tutti quelli che ho percorso: dalla parte del Furka c'è una vista fantastica sul ghiacciaio del Gletsh e sulla strada che si arrampica sulle rocce, ma a nord una vista mozzafiato sul laghi verdissimi, cascate a perdita d'occhio e... un'asfalto e dei tornanti disegnati per "sfregare le orecchie per terra" :-)

Poi Lucomagno S. Bernardino, quest'ultimo una bellissima scoperta.
Ovunque laghi ghiacciati, neve, cascate. Ma anche scoiattoli, stambecchi, marmotte appena sveglie (e un po' rincoglionite) dal letargo.


Che dire? La Svizzera è bellissima.
I rostì sono ovunque ottimi e abbondanti. E preparati in tanti modi sempre diversi :-) Un difetto: dormire e mangiare costa moltissimo. Un vero peccato.





Furka
Grimsel
Grimsel
Per dirigermi verso l'Austria ho scelto un percorso più a nord e meno trafficato: statale verso l'Urner See (abbastanza banale e trafficata, però) poi IbergereggSihl See e Satteleggstrasse (passi e laghi secondari ma veramente belli).



Breve fermata a Vaduz (credevo di trovare una piccola capitale alpina, ma la cittadina è un orribila accozzaglia di palazzi moderni e bar per clienti danarosi).
Dall'altra parte del confine, infatti, Feldkirch è molto più bella :-)
Il castello di Vaduz 
Vaduz
E poi: Silvretta!
Che dire? La prima parte (provenendo da Partenen) è tutta un tornante, poi diventa sinuosa. In cima la vista ti riempie gli occhi di guglie, di ghiacciaia, di cascate. Poi scende verso Galtur in maniera sinuosa, tranquilla, regolare. mentre la deviazione per lo Stau See ti regala la sensazione di essere sopra un fiordo norvegese.
Silvretta




Dopo due pernottamenti costosi a Spluegen ed Andermatt, finalmente una sosta finalmente economica a Galtur: Zimmer+Fruhstuck 25 euro a testa. Mega Hot Dog, Rotwein & patatine all'AlpenGrill (un Imbiss): 6 euro a testa!

L'indomani avvicinamento alle Dolomiti (avevo appuntamento con un po' di amici a Dorf Tirol): Resia, Umbrail Pass, Stelvio.

Gli altri due giorni li ho passati in compagnia con altri IRIsti.
Certo, in due si è più liberi: di fermarsi, di rallentare o di andare più veloci.
Però ogni tanto è bello anche condividere con altri venti cari amici i passi più belli.

Fermata per torta al Giovo... E allora di nuovo a danzare tra i tornanti dello Stelvio, dell'Umbrail, del Passo del Rombo.


E poi i conosciutissimi (ma sempre amati) Nigra, Sella, Gardena, Giovo (a proposito: in cima al Giovo hanno aperto un nuovo "bar-rifugetto" dove hanno delle torte fantastiche!!!).


Il rientro per Palade, Mendola, attraversando i magnifici vigneti tra il Lago di Caldaro e Ora (ci sono strade provinciali difficili da trovare, ma che permettono di NON rompersi le scatole nelle statali dritte e trafficate). Poi Passo Manghen ed una sconosciutissima (per me) provinciale 133 che si arrampica sopra Levico Terme e ti lancia direttamente verso il Passo di Vezzena (Statale della Val d'Assa).

Sì, perchè anch'io ho un rito: quando torno dalle Alpi orientali o dalle Dolomiti, un pranzo all'Osteria del Termine non può mancare :-)

Per chi può essere interessato ad una prossima sosta: la TV per vedere la MotoGP non c'è, ma questa fiamminga di grigliata mista è il piatto unico di default alla storica Osteria di Confine!

Insomma, dopo oltre 3.000 chilometri, anche Claudia ed io siamo rientrati da una settimana di Alpi&tornanti... e avremmo già voglia di ripartire!
La Ducatona, che tra l'altro ha compiuto i 15.000 km proprio nel piazzale dell'Hotel Eichenhof di Dorf Tirol , non vede l'ora di farlo ;-)