domenica 23 dicembre 2012

Dove non fare acquisti ;-)



La felpona da 'snow' nel negozietto specializzato dietro casa. Ed anche le anguille marinate, rigorosamente della Manifattura dei Marinati di Comacchio, nella pescheria che non dista più di 200 metri dal cancello. Quella borsa, bella ed conomica, anche se in "ecopelle", nel negozietto del centro dove chi lo gestisce se ne va direttamente a Parigi, un paio di volte all'anno, per cercare cose un po' diverse dal conformismo ormai generalizzato. E, sempre, in centro, per gli amici, le bottiglie di Whiskey (rigorosamente irlandese) nel negozio specializzato, o i cestini con tanti cioccolatini italiani di cioccolaterie artigianali scelti tra le decine e decine di forme, sapori, colori e tradizioni. Oppure la carta a scalare per l'incallita lettrice acquistata nella libreria più fornita e tradizionalmente 'di sinistra'. Il vino, poi, in quella 'cantina' che, pur essendo in periferia, sta diventando una tappa fissa perchè gestita con amore e sapienza (il che significa anche saper proporre cose buone ma con prezzi accettabili e per tutte le tasche).
E quella macchina fotografica? Meglio risparmiare (forse) 10 euro scegliendola tra le offerte di un volantino di un supermercato, o andare dal proprio fotonegoziante di fiducia e farsi consigliare, provandone il peso e l'impostazione dei comandi, e valutando le diverse possibilità?
Bene: queste poche righe per dimostrare che si può completare la lista dei regali anche senza mettere piede in un grande centro commerciale.
Abbiamo bisogno di preservare la cultura rappresentata dalle nostre tradizioni, non solo enogastronomiche. Così come è sempre più necessario che i centri storici e le periferie delle nostre città non perdano completamente quella rete di servizi essenziali rappresentata dal piccolo commercio e dall'artigianato. Ne va del futuro delle nostre città ed, in definitiva, anche del nostro: gli anziani che faticano sempre di più a fare la spesa a causa della distanza, le strade sempre più vuote e buie che fanno 'paura' e sono meno frequentate, e così si riduce la piacevolezza di 'due passi fino in centro' e la sicurezza del nostro vivere insieme (e anche dell'inviolabilità delle nostre abitazioni, quando le strade non sono frequentate).
Bene, il nostro piccolo contributo, Claudua ed io lo abbiamo dato: nulla è stato speso nei centri commerciali, che sono già ben pieni per conto loro.
Mi auguro che questa modesta riflessione possa portare anche tanti altri a scegliere un modo meno massificato di 'farsi spennare' ;-)
Buone feste!