domenica 16 maggio 2010

Maledetta primavera: sulle Dolomiti è ancora inverno!

Primavera sulle Dolomiti... primavera???
Tre giorni con base a Canazei, nonostante le avverse previsioni meteo. Base a Canazei e senza itinerari prestabiliti, un po' di relax in questa bella Val di Fassa fuori stagione. 
Poca acqua ma tanto freddo: sembra più di essere a marzo, che a metà maggio! 
Venerdì: il Passo del Pramadiccio

Passo del Lavazè

L'altopiano dello Sciliar

Appena il tempo di indossare l'antipioggia e scatta la grandinata

Il Sella (con un po' di nevischio)

Appena ripartiti dal Passo Sella ecco scattare i 21.000 km della Multi... mica male "compierli" quassù

Al B&B Ciamorc, a Canazei, la nostra Multi ed alcune moto danesi... in questi giorni ci sono in giro solo tedeschi, austriaci, danesi e... una Multi

Sabato: il Sella, con la neve fresca caduta la notte


Al Valparola tanti motociclanti tedeschi e solo 2 gradi centigradi!

Mezzogiorno sul Pordoi... e la neve caduta nella notta non si scioglie.

Marmotte appena uscite dalla tana sotto il Pordoi

Caprioli lungo la Val di Fassa, a poche centnaia di metri da Canazei... si vede che siamo fuori stagione!

Domenica, il rientro: dopo la Forcella Aurine ecco il Canale del Mis

Canale del Mis: l'Osteria La Stua (qui hanno girato anche "Piccoli maestri"

Il Lago del Mis

Il Passo di San Boldo

Ottima ospitalità al B&B Ciamorc (stanza e ottima colazione 52 euro a notte), cena al Laurin, aria pura & fredda offerta dalle Dolomiti. Strade e panorami conosciuti ma sempre meravigliosi, e con la spruzzata di neve fresca della notte sono indimenticabili.
Domani si torna in ufficio, ma sto molto meglio e sono più rilassato di giovedì scorso...
Il percorso
La zona... si presterebbe, con una stagione più clemente, a raddoppiare i chilometri giornalieri

lunedì 3 maggio 2010

I morti, in moto, sulle strade più belle. A quando i divieti?

Questo è il titolo a tutta pagina del Corriere di Romagna di oggi. E non è per niente fuori luogo. Tre morti in due giorni sulle strade più belle (e famose) dei nostri Appennini. Due sulla strada del Muraglione, uno tra la Colla e la Sambuca. Poi ci sono i tanti feriti, spesso recuperati con l'eliambulanza.
Non si tratta dei "classici" (pur dolorosi) incidenti sulle vie del mare, le inversioni o le mancanze precedenze in città... queste ovviamente continuano, ci devono far stare tutti "sempre all'erta", certo, ma... ...in questo caso si ripropone nei fatti, davvero e come ormai succede da molti anni, la primavera di sangue sui Passi appenninici. Velocità elevata, uscite di strada, invasione di corsia, schianto contro le auto ferme al semaforo di un cantiere per frana... qui la responsabilità è dei comportamenti di alcuni motociclisti (spesso ne diventano poi le vittime), non degli automobilisti impediti o arroganti.
E' comprensibile, perchè dopo tanti mesi di inverno c'è una gran voglia di guidare. E anche chi non ha mai fermato la moto, finalmente l'asfalto pulito e caldo ti permette di godere un bel ritmo. E allora è in primavera che comincia tutto.
Decine, centinaia, migliaia di utenti delle due ruote che tra sabato e domenica si trovano a percorrere le stesse strade cercando la piega, la prestazione, il ritmo. Qualcuno il tempo.
Ma non sono piste. Dall'altra parte arrivano camion, camper, autovetture, ciclisti e... altri motociclisti.
Se in pista trovare olio sull'asfalto significa una lunga scivolata, in strada quasi sempre significa infacciarsi contro un altro utente (incolpevole) delle due o delle quattro ruote, oppure contro un guard rail, un masso, un palo... o volar giù in un dirupo.
Tra queste decine, centinaia, migliaia di utenti delle due ruote ce n'è una bella fetta che allaccia il casco ma disconnette il cervello.
Ieri il Sindacato di Polizia ha (a mio parere giustamente) polemizzato sul fatto che, a causa dei tagli sull'organico, la Polizia Stradale di S. Sofia, spesso non ha più neppure una pattuglia per controllare andando su è giù, la statale del Muraglione. Qualcuno, magari di quelli con la targa orizzontale e le gomme slick, gongolerà. Io tremo.
Tremo perchè amo quelle strade. Vorrei continuare a percorrerle e a godermele in moto.
Ma se già oggi Claudia ed io evitiamo Muraglione, tra maggio e luglio, proprio per evitare i decerebrati che utilizzano quella strada come se fosse la loro pista, non vorrei che, proprio a causa di questa strage continua, di questa arroganza e imbecillità perdurante, unite alla carenza degli organici delle Forze dell'Ordine, i pubblici amministratori giungessero alla scelta per loro più comoda (e di fronte ai cittadini non motociclisti più elettoralmente pagante): vietare alle moto, a tutte le moto, il Muraglione oggi, poi la Colla domani, e mano a mano che gli smanettoni occupano altre strade, tutte quelle più belle.
E se continuiamo così, accadrà. Possiamo esserne certi.