domenica 12 agosto 2012

Islanda 2012 - day 2

Domenica 12 agosto: vento e pioggia non sono cessati. Anzi: pur non avendo esperienza del meteo islandese, pare proprio che oggi la giornata non sarà eccezionale. Peccato.
Ci dirigiamo verso est, puntando dritti ad uno dei siti storici più importanti di tutta l’Islanda (e parte del patrimonio Unesco): il Parco nazionale Þingvellir. Qui, attorno al 900 d.c. Venne fondato uno dei primi parlamenti democratici del mondo, che si riuniva in questa spianata una volta all'anno. Sempre qui, non si può rimanere indifferenti all'immensa spaccatura dovuta alla separazione della zolla tettonica europea da quella americana... dalla fenditura, che si allarga di un paio di centimetri all'anno, esce uno strano odore di gas che... non lascia tranquilli, mentre ci si cammina dentro grazie alla comoda passerella in legno.
Riprendiamo la moto e, nonostante la pessima giornata, bagnata, fredda e ventosa, raggiungiamo l'Oasi di Geysir, dove il Geysir Strokkur ogni 6 minuti gonfia una bolla di acqua bollente e la lancia in aria fino ai 30 metri d'altezza. Altri piccoli gayser ed emissioni di vapore riempiono questa oasi. Infreddoliti e bagnati entriamo in uno dei ristoranti della zona e, oltre ad addentare un panino, asciughiamo occhiali, macchine fotografiche, caschi...
Stefano ha individuato una strada sterrata che permetterebbe di raggiungere Gullfoss riducendo di parecchio la percorrenza, ma la giornata ci rende pavidi e preferiamo il lungo giro sulla strada asfaltata... Gullfoss, con i suoi 32 metri di salto, è una delle cascate più famose d'Islanda. Come recita Wikipedia: “soprannominata spesso "la regina di tutte le cascate islandesi" per la teatralità, la bellezza e i giochi di luce del suo doppio salto, e fa parte assieme al Þingvellir e i vicini geyser (Geysir e Strokkur) al cosiddetto Golden Circle (Circolo d'Oro), ovvero l'insieme di attrazioni naturalistiche più note e visitate d'Islanda...“
Completato l'itinerario del Golden Circle, però, la nostra giornata non è ancora finita: ci dirigiamo verso la costa e raggiungiamo anche la cascata di Skogafoss, con la sua acqua che pare nera a causa della tanta e finissima sabbia lavica in sospensione.
Chilometri e chilometri di brughiera, immense e desolate spiagge nere e ghiacciai all'orizzonte, e raggiungiamo Farm Vellir, una vera fattoria dotata di sei/sette stanze, inseguiti da un nuvolone minaccioso che riusciamo ad anticipare. Vento e freddo rimangono compagni anche dei classici 'due passi' del dopocena (ottima cena, tra l'altro): l'Islanda è bellissima, lo abbiamo già intuito, ma richiede qualche sacrificio, pare.
Primi chilometri in Islanda

Þingvellir

Geysir Strokkur

L'area di Geysir

Un attimo di relax... anche per ascigarci...

Gullfoss

Skogafoss

...immense e desolate spiagge nere e ghiacciai all'orizzonte

Farm Vellir
L'itinerario della giornata


L'album con tutte le foto è su Facebook: qui

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