mercoledì 22 agosto 2012

Islanda 2012 - conclusioni

Concludendo... la mattina di mercoledì 22 agosto il Flybus ci ha caricati direttamente dall'albergo di Reykjavik e ci ha portato all'Aereoporto internazionale di Keflavik. E' stato un viaggio di ritorno durante il quale non abbiamo potuto fare a meno di ricordare, insieme a Cristina e Stefano, tutti i momenti e le cose splendide che abbiamo visto. Forse, abitare in Islanda tutto l'anno non dove essere facile, ma si tratta di una Terra che affascina. Un viaggio che è assolutamente valsa la pena fare, assolutamente!
Voglio ringraziare Alessandro Tamburini (Alex) di Exodus. E' vero, quello del tour operator è il suo mestiere ed ovviamente sul nostro viaggio ne ha ricavato un utile imprenditoriale, però Alex era qui con la sua moto, a guidare per le piste interne quelli che, con l'enduro tassellato e senza passeggero, hanno cercato l'avventura dell'Islanda senza asfalto e senza ponti, con i guadi da passare... ecco: Alex mi ha dato l'impressione di essere, oltre che un imprenditore, anche un vero Motociclista. Quindi: grazie per l'idea del trasporto della moto in camion, che ha dato la possibilità di arrivare fin qui a chi non aveva sufficienti giorni di ferie. Ah: i siti di Alex sono: www.lislandadialex.it e www.islandainmoto.it
Grazie anche a Claudia (moglie e complice di tanti viaggi e mai stanca di chilometri in moto, per fortuna), Cristina e Stefano per la sopportazione. Quando si sta insieme per tanti giorni, non sempre umori e sensazioni coincidono, ma poi se si è abituati a stare insieme, poi se ne ride e ci si passa sopra sempre ;-)
Note: la Stelvio si è comportata splendidamente. Avevo montato un treno di Pirelli Scorpion Rally e nei tratti sterrati e ghiaiati, credo mi abbiano dato un po' più di sicurezza, ma questo itinerario francamente si sarebbe ugualmente fatto anche con una moto puramente stradale.
In Islanda NON ho mai usato contante: solo carta di credito o bancomat. Anche per comprare solo un caffè o una cartolina. Là è normale e comunemente accettato, Credo che sarebbe un ottimo sistema, anche nel nostro Paese, per ridurre decisamente l'evasione fiscale ed i pericoli dovuti a furti e rapine... basterebbe che Governo e Parlamento si decidessero ad obbligare banche e società delle carte di credito a rivedere, nel nostro Paese, quelle che sono condizioni da terzo mondo.
Ah: la benzina costava meno che in Italia. Quasi ovunque si fa solo con carta di credito (alla stazione di servizio si paga il caffè o la zuppa, non la benzina). Bisogna digitare prima l'importo massimo richiesto (volendo fare il pieno basta inserire un importo molto alto), poi si paga solo la quantità erogata. Naturalmente occorre conoscere il PIN.
Il vino era molto costoso. Spesso cileno, australiano, argentino. Una bottiglia dalle 4.000 alle 6.000 corone. L'acqua, invece, è sempre gratis, fresca, buona. 
Zuppa e caffè sono quasi ovunque self service: quando pagate alla cassa vi danno il piatto per la zuppa e/o la tazzina per il caffè. Dopo di che vi servirete da soli nel pentolone della zuppa o al thermos del caffè, tutte le volte che vorrete. Ovviamente questo non vale per il cappuccino che, tra l'altro, abbiamo spesso trovato ottimo!
Cibo: a parte la curiosità di assaggiare il Puffin, devo dire che ci siamo sempre alimentati ad agnello o pesce. I ristoranti sono abbastanza costosi, ma non c'è poi questa gran differenza con il nostro Paese. Un semplice pranzo a base di zuppa e piatto del giorno in una stazione di servizio (aperta fino alle 22, e spesso anche alimentari/ristorantino/pizzeria costa abbastanza poco). 
Gattostanco, agosto 2012








L'album con 260 foto è su Facebook: qui

Nessun commento: