domenica 11 settembre 2022

Un w-e in un Appennino che sa regalare emozioni spesso inaspettate

Con un paio di coppie di cari amici abbiamo deciso di regalarci un tranquillo week end di moto, di chiacchiere e di risate. Niente di avventuroso, ma semplicemente la voglia di condividere qualche ora della comune passione. E allora, ovviamente, abbiamo deciso di tracciare un itinerario comune non banale, cercando curve (tante curve) di strade poco trafficate, e unendo la possibilità di fare due passi per sgranchirsi le ginocchia, visitando paesi piccoli ma interessanti.

Abbiamo lasciato la pianura già a Riolo Terme, dove a Borgo Rivola hanno rinnovato il tradizionale cartello stradale 'Curva Capirossi', e a Palazzuolo sul Senio ci siamo diretti verso Firenzuola godendoci le davvero belle curve (bene asfaltate, anche se la sede stradale è stretta, quindi non si corre!) del Passo del Paretatio / Monte Faggiola.

Dopo il Passo della Futa, la discesa verso Castiglione dei Pepoli, per poi giungere al (quasi vuoto... che tristezza) Lago del Brasimone.


Al Lago di Suviana, con un livello più 'normale', ci siamo regalati una sosta-pranzo al primo chioschetto (il 'Chiosco del Lago'), con un gnocco fritto davvero notevole... consigliato!


Solo un poco appesantiti 😊 riprendiamo le moto e a Ponte della Venturina evitiamo la Porrettana scegliendo invece la Provinciale 632 che passa da Molino del Pallone e Pracchia. E' una strada molto meno trafficata, più panoramica... insomma, a nostro parere più godibile, in moto. I boschi di questo appennino così caro a Guccini (siamo nei pressi di Pavana!) sono fitti e meravigliosi...

Dopo il Passo dell'Oppio ricominciamo a salire verso il Passo dell'Abetone. Ma prima di arrivare in cima ci regaliamo una sosta a Cutigliano, con un piccolo e gradevole centro animato anche di turisti. Una sosta breve, ma gradevole.



Raggiungiamo il Passo dell'Abetone, godibile più per la strada ed il panorama che per le brutture architettoniche che vi hanno costruito. Ma tutti i monti, qui attorno, sono rossi delle piante di mirtillo... ovviamente compriamo qualche barattolo di marmellata (consiglio quelle prodotte dalla Bottega dei Loli... le mie preferite 😋 )

Visto che è ancora presto per andare a riposarci, facciamo invece sgranchire le ruote raggiungendo con buon ritmo il Passo delle Radici. Strada davvero molto bella, curvosa... peccato che in cima il rifugio/bar/ristorante sia chiuso da qualche anno... sembra incredibile, visto che ci sono sempre motociclisti ed automobilisti che sostano in cima al passo...


Con una bella discesa, con le ruote che danzano tra le curve (ritmo, non velocità o rischi inutili) scendiamo fino a Pievepelago e poi raggiungiamo Riolunato.
Ieri, con un giro di telefonate e di contatti sul web, abbiamo faticato a trovare in zona una struttura che avesse tre stanze disponibili. Molti alberghi hanno già chiuso in attesa della stagione invernale, e la maggior parte di quelli ancora aperti è piena.
Però Casa Benassi (Room & Breakfast di Riolunato) ha accettato al nostra prenotazione, ed è stata una piacevolissima sorpresa. La struttura, molto bella, è stata ristrutturata davvero con gusto. Le stanze sono ampie, ci sono molti spazi comuni... e poi, per i più 'trendy', sauna e vasca idromassaggio all'aperto, con vista sui boschi circostanti. Anche l'aperitivo non è stato affatto male! Consigliatissimo.

Ci ricordavamo che a Riolunato c'è anche una simpatica trattoria, il Trebbo. Beh, ci siamo tornati per cena e abbiamo ritrovato un'ottima cucina, dei prezzi onesti ed un ottimo Lambrusco. 
Due passi (anche tre!) nel simpatico centro storico di Riolunato per smaltire la cena, e il sonno comincia a bussare... Buonanotte!



Domenica 11 settembre
Ci svegliamo di buon mattino. A Ravenna, notiamo collegandoci alle webcam casalinghe, piove. Qui no. Ci sta andando bene. Ci va molto, ma molto bene, anche la colazione. Non solo c'è di tutto. Ma è tutto particolarmente buono. Quando facciamo il check-out ringraziamo e facciamo i complimenti: a Casa Benassi ci siamo trovati davvero bene. Un'ospitalità davvero degna di questa terra meravigliosa tra Emilia Romagna e Toscana!


Non piove, il sole sta salendo lentamente, ma il termometro della Multistrada segna 10 gradi... decidiamo di fare un primo tratto breve ed andare a visitare la splendida Fiumalbo... con un gran bel centro storico, una meravigliosa produzione di croccanti e invasa dal profumo dei porcini appena raccolti...
 


Il sole comincia a far alzare la temperatura, riprendiamo le moto e torniamo verso Pievepelago e Sant'Annapelago... da lì parte la stradella che porta a Le Tagliole e poi al Lago Santo, incantevole piccolo specchio d'acqua incastonato tra le montagne... tranquilli: ci si arriva a piedi in 5 minuti dal parcheggio, quindi anche se si è vestiti con stivali e protezioni, non è un'impresa!



Purtroppo l'orologio è tiranno... decidiamo che è ora di rientrare. Torniamo sui nostri passi e ci fermiamo sulla strada, nei pressi di Pievepelago, al Caseificio Cooperativo del paese, per comprare un po' di formaggio. Grazie al sottovuoto non sarà un problema portarlo fino a casa... e il Parmigiano Reggiano da 24 e 27 mesi ne valeva la pena!

Dal centro di Pievepelago (anche se la ZTL costringe ad un lungo giro fino a fuori del paese) parte il tracciato della Strada Panoramica Pievepelago-Lama Mocogno... a me piace moltissimo: è poco trafficata, panoramica, abbastanza ben tenuta (c'è qualche avvallamento, ma in appennino, si sa, purtroppo è facile che il terreno si muova): Barigazzo, La Santona... prima di Lama Mocogno ci fermiamo per pranzo a Cà dell'Alpino e scopriamo un'enclave sarda (nel menù ci sono specialità dell'Appennino Emiliano ma anche quelle sarde). Noi sei ci dividiamo in ordine sparso a seconda dei gusti, ma alla fine ne esce una sosta più che soddisfacente.


Dopo Lama Mocogno scendiamo fin quasi fino a Pavullo, poi lasciamo la strada principale che si fa trafficata, svoltando a destra per la (molto) curvosa provinciale di ponte Samone. Passiamo dal piccolo e raccolto borghetto di Montalbano, poi dalla Zocca del Blasco e da Tolè...

Avevo inserito nell'itinerario ancora molte curve, ma si sta facendo tardi. Qualche impegno casalingo ci porta a dirigerci a Bologna per imboccare l'autostrada. Tiro su il plexiglass... la Multistrada gode di più tra le curve, ma sa essere comoda e protettiva anche ai 130 all'ora 😉

qui sotto gli itinerari di sabato 10 e domenica 11 settembre 2022. Buona strada a tutti!!!







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