L'itinerario... a/r da Ravenna circa 350 km |
Domenica 15 luglio. Ieri, in spiaggia, il sole scottava davvero, e stamattina Claudia ed io abbiamo scelto di non rischiare la spellatura con un'altra arrostita sul lettina... dovendo decidere quindi come passare la giornata, abbiamo pensato di fare una cosa utile: togliere la cera dalla coppia di Scorpion Trail II montata due giorni fa sulla Multistrada... ;-)
'Itinerario tranquillo e conosciuto' - ci siamo detti - 'magari con una fermata alla Consuma per una schiacciata'... in realtà con Claudia non sai mai se l'itinerario sarà 'tranquillo e conosciuto', perchè se vede una mulattiera ghiaiosa e ripida che sale in cima ad un cucuzzolo tende sempre a voler andare a vedere 'dove porta'.
Conoscendola da un bel pezzo ho montato il TomTom... non si sa mai :-)
Vallombrosa. Motofotografa in azione sul Sasso del Diavolo |
Partiamo presto per anticipare l'afa e l'alta temperatura di questo w-e di metà luglio... dopo un caffè nel solito barettino di Rovere, la pianura lascia spazio alle prime curve e le prime salite... con tranquillità togliamo la cera dalle gomme sulle curve che portano al Passo del Muraglione.
E' una giornata con poco traffico. Anche sul Muraglione non incrociamo nè veniamo sverniciati da motoimbecilli (quelli che lasciano a casa il cervello e attirano l'odio della pubblica opinione sui motociclisti)... scendiamo quindi verso Dicomano e poi fino a Scopeti, dove ci arrampichiamo verso Rimaggio e gli splendidi vigneti di Pomino.
Una volta raggiunto Borselli ci inseriamo sulla statale della Consuma, ma troviamo davvero molto traffico: evidentemente anche da Firenze e zone limitrofe in molti hanno avuto voglia di salire verso le colline alla ricerca del fresco.
Il fresco, allora, lo andiamo a cercare in Vallombrosa (svoltando a destra un po' prima di raggiungere Consuma).
Il display della Multistrada si converte in modalità 'notturno'... Vallombrosa è davvero ...ombrosa :-)
L'asfalto però è davvero messo male, e questo impedisce anche di guardarsi bene attorno. Una foto dal Sasso del Diavolo, una fuga veloce dal troppo affollamento di Vallombrosa-paese e, anzichè tornare indietro verso Consuma, notiamo un waypoint che avevo inserito sul TomTom.... trattasi del Valico della Croce Vecchia.
Valico della Croce Vecchia, Vallombrosa, nuovo passo per la Collezione |
Da quella parte non siamo mai andati, credo che poi, verso sud, ci siano altri passi ed anche dei tratti sterrati che non abbiamo mai percorso, ma visto che non è tardi, non abbiamo nè fretta nè impegni, ovvio che Claudia dica 'andiamo a vedere'.
Raggiunto il Valico della Croce Vecchia, quindi optiamo per scendere a sud verso Sella Secchieta. Qui la strada sale oltre il limite del bosco e, tra ripetitori e pale eoliche, il panorama diventa interessante... e l'asfalto finisce.
Abbiamo le gomme nuove, passiamo le sospensioni e l'erogazione del motore della Multi in mappatura 'enduro' e proseguiamo verso il Valico di Croce Cardeto ed il Varco di Reggello... polvere tanta, qualche sconnessione e un bel po' di ghiaia, ma si tratta di una strada panoramica fattibile con qualsiasi moto. La Multi non si scompone, anche se in effetti, sapendo di essere in due, cerco di guidare in maniera 'felpata'.
Poco prima di Bagno di Cetica (un paio di case ed un albergo-ristorante) si torna all'asfalto, anche se la strada è stretta e sembra di stare in mezzo al nulla...
La strada panoramica nei pressi del Varco di Reggello |
Troviamo comunque la rotta per ritrovare la strada statale della Consuma dalle parti di Borgo alla Collina poi, visto il tanto traffico, scegliamo di risalire subito verso il Passo della Calla e Campigna, accantonando la voglia di schiacciata per il prossimo giro da queste parti.
Tra le splendide curve della Bidentina, che da Stia sale al Passo della Calla, puliamo le gomme dalla polvere. Non c'è traffico, non ci sono trappole della Forestale (anzi: dei Carabinieri Forestali del Comando di Arezzo)... noi andiamo sostanzialmente tranquilli, ma ammetto che due o tre auto estremamente lente le ho sorpassate pur in presenza di linea continua... è una vergogna che la Provincia di Arezzo abbia deciso di mettere il divieto di sorpasso senza soluzione di continuità per tutti i 17 km di quella strada, anche nei punti nei quali c'è un po' di rettilineo ed una buona visibilità, rendendo il superamento dei veicoli-lumaca (ed in montagna ogni tanto ce ne sono) un comportamento illegittimo (seppur di buon senso).
Le tagliatelle all'Alpen Bar di Campigna sono sempre ottime ;-) |
I pubblici amministratori italiani si dovrebbero vergognare, quando viaggiano per le strade dove hanno deciso limiti e divieti assurdi e senza senso, perchè in questo modo inducono anche le persone più educate e di buon senso ad infrangere le regole. E così facendo, poi, tolgono anche un bel po' di divertimento, perchè anzichè guardare la strada ed i panorami, si è sempre in allerta alla ricerca di autovelox o auto-civetta alla pratica del mototurismo... e, così facendo, le autorità danneggiano fortemente le poche attività economiche dell'appennino. I motoimbecilli (ma ogni tanto si incontrano anche autoimbecilli che guidano come pazzi scatenati, oppure che vanno a zig-zag perchè leggono e/o scrivono messaggi sullo smartphone) si combattono con il controllo del territorio e dei comportamenti, non con limiti stupidi e trabocchetti a 30 all'ora.
Cmq le tagliatelle dell'Alpen Bar di Campigna sono sempre meravigliose. E così la piadina formaggio-e-prosciutto. Quando, in tv, vediamo che le gomme delle Desmosedici cominciano a far rallentare Lorenzo, Petrucci ed il Dovi, noi ne approfittiamo per scendere verso la Romagna anticipando il traffico delle altre 'due ruote'.
Una Coca-Cola al Passo del Carnaio, per fare le ultime curve in quota, e poi si torna all'afa della pianura. E adesso si va ad aggiornare la Collezione... quattro passi nuovi in una mattina... mica male :-)
Come sempre la Multistrada ci ha garantito una domenica di puro divertimento. Gran moto questa Ducatone rossa!
Qualche foto in più in questo piccolo ALBUM su Google Foto
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