Altro che, come dice Frattini, invidia o anti-italianità da combattere tutti uniti. Le reazioni ed i commenti di tutta la stampa europea (anche conservatrice), lei sì, libera dai condizionamenti della Fininvest e dei potentati politici vicini al governo italiano, ci dovrebbero far comprendere quanto tutto il mondo ci guardi come a dei fenomeni imbarazzanti di imbarbarimento della Politica... riporto alcuni commenti pubblicati oggi dai media:
ROMA. Il caso Berlusconi-Noemi continua ad interessare la stampa estera. Dopo gli attacchi di ieri con l'editoriale del Financial Times, le critiche dell'Independent e di EL Paìs, e la successiva risposta piccata del ministro degli Esteri Franco Frattini, oggi è il quotidiano francese di orientamento moderato Le Figaro a occuparsi della vicenda.
"Indebolito dalla vita privata". Il giornale diretto da Etienne Mougeotte dedica al presidente del Consiglio una foto in prima pagina e due colonne a sinistra con un titolo emblematico: "Berlusconi indebolito dalla sua vita privata". Nell'articolo all'interno del giornale, firmato dal corrispondente da Roma Richard Heuzé, si sottolinea come il premier "abbia l'arte di complicarsi la vita", in questo caso a sole "due settimane dalle elezioni europee e amministrative e con una popolarità che lui stesso afferma essere del 73%".
"Difatti - prosegue Heuzé -, tutti i temi politici delle elezioni, dalle riforme parlamentari all'immigrazione, sono tutti stati relegati in secondo piano".
Infine, il corrispondente del Figaro sostiene che l'arrivo di Berlusconi allo stadio Olimpico ieri sera per la finale di Champions, è stato "salutato dai presenti al grido di "papi, papi", il soprannome che Noemi Letizia ha dato al premier.
"Ha cambiato la società italiana". Sul tedesco Sueddeutsche Zeitung è apparso invece un editoriale allarmato del corrispondente dall'Italia Stefan Ulrich che parla dei tanti errori politici di Berlusconi, e di come quest'ultimo abbia "cambiato la società italiana". "Berlusconi - scrive Ulrich - ha imposto una vita-spettacolo ai limiti della volgarità. Consumismo rapace, opportunismo e sfrenatezza sono i nuovi valori".
"Il Nobel? Uno scherzo?" Sul quotidiano berlinese Tagesspiegel è uscito oggi nella pagina degli editoriali un ritratto di Berlusconi carico di pungente ironia. L'articolo informa i lettori della raccolta di firme avviata per iniziativa dei comitati guidati da Emanuele Verghini per proporre Berlusconi come Nobel per la pace. "Uno scherzo? - si chiede il giornale - Non per nulla. In un momento storico Berlusconi è riuscito a scongiurare il pericolo della terza guerra mondiale e ha salvato il mondo dall'olocausto nucleare - afferma sarcastico Tagesspiegel". Poi il commento finale: "Di fronte a questi meriti certo non irrilevanti, le piccole, meschine polemiche sul caso-Noemi e sulle donne nelle liste elettorali potrebbero infine sparire".
"Non risponde alle dieci domande". Il periodico spagnolo El diario Montanes invece torna sul caso delle dieci domande e afferma che La Repubblica ha "costretto il premier a chiudersi in casa senza rispondere alle domande e a ritirarsi dalla campagna elettorale per le elezioni europee".
Il blog del Financial Times. Dopo l'attacco pubblicato ieri, oggi si riparla di Berlusconi nel Brussels blog di Tony Barber: il "vero peccato" del premier non ha a che vedere con la vicenda Noemi Letizia o con il caso Mills, ma con la sua cattiva gestione dell'economia italiana. Giudicando "sorprendente che non sia stato condannato per essere il peggior amministratore dell'economia italiana dal 1945". La Repubblica, 28 maggio 2008
"Indebolito dalla vita privata". Il giornale diretto da Etienne Mougeotte dedica al presidente del Consiglio una foto in prima pagina e due colonne a sinistra con un titolo emblematico: "Berlusconi indebolito dalla sua vita privata". Nell'articolo all'interno del giornale, firmato dal corrispondente da Roma Richard Heuzé, si sottolinea come il premier "abbia l'arte di complicarsi la vita", in questo caso a sole "due settimane dalle elezioni europee e amministrative e con una popolarità che lui stesso afferma essere del 73%".
"Difatti - prosegue Heuzé -, tutti i temi politici delle elezioni, dalle riforme parlamentari all'immigrazione, sono tutti stati relegati in secondo piano".
Infine, il corrispondente del Figaro sostiene che l'arrivo di Berlusconi allo stadio Olimpico ieri sera per la finale di Champions, è stato "salutato dai presenti al grido di "papi, papi", il soprannome che Noemi Letizia ha dato al premier.
"Ha cambiato la società italiana". Sul tedesco Sueddeutsche Zeitung è apparso invece un editoriale allarmato del corrispondente dall'Italia Stefan Ulrich che parla dei tanti errori politici di Berlusconi, e di come quest'ultimo abbia "cambiato la società italiana". "Berlusconi - scrive Ulrich - ha imposto una vita-spettacolo ai limiti della volgarità. Consumismo rapace, opportunismo e sfrenatezza sono i nuovi valori".
"Il Nobel? Uno scherzo?" Sul quotidiano berlinese Tagesspiegel è uscito oggi nella pagina degli editoriali un ritratto di Berlusconi carico di pungente ironia. L'articolo informa i lettori della raccolta di firme avviata per iniziativa dei comitati guidati da Emanuele Verghini per proporre Berlusconi come Nobel per la pace. "Uno scherzo? - si chiede il giornale - Non per nulla. In un momento storico Berlusconi è riuscito a scongiurare il pericolo della terza guerra mondiale e ha salvato il mondo dall'olocausto nucleare - afferma sarcastico Tagesspiegel". Poi il commento finale: "Di fronte a questi meriti certo non irrilevanti, le piccole, meschine polemiche sul caso-Noemi e sulle donne nelle liste elettorali potrebbero infine sparire".
"Non risponde alle dieci domande". Il periodico spagnolo El diario Montanes invece torna sul caso delle dieci domande e afferma che La Repubblica ha "costretto il premier a chiudersi in casa senza rispondere alle domande e a ritirarsi dalla campagna elettorale per le elezioni europee".
Il blog del Financial Times. Dopo l'attacco pubblicato ieri, oggi si riparla di Berlusconi nel Brussels blog di Tony Barber: il "vero peccato" del premier non ha a che vedere con la vicenda Noemi Letizia o con il caso Mills, ma con la sua cattiva gestione dell'economia italiana. Giudicando "sorprendente che non sia stato condannato per essere il peggior amministratore dell'economia italiana dal 1945". La Repubblica, 28 maggio 2008
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