Il 13 aprile si vota. Mi pare che la sfida del Partito Democratico sia perlomeno dignitosa: ha segato le gambe ai tanti partitini unipersonali, di interesse e voltagabbana, che di fatto hanno impedito all'Unione e a Prodi di governare.
Berlusconi non ha avuto lo stesso coraggio: pur di vincere ha reimbarcato un'armata Brancaleone che va da Bossi a Lombardo (meravigliosamente sicilianoautonomista nonche grande alleato di Totò Cuffaro). Poi la Mussolini, Fini, Giovanardi... tutta gente che è riuscita a governare male l'Italia per cinque anni nonostante avesse, al contrario di Prodi, una maggioranza schiacciante (me lo ricordo bene quel modo di governare...).
E come Calderoli, colpevoli di aver scritto una legge elettorale definita porcata dallo stesso ideatore (un vero politico con la P maiuscola) e di non aver voluto modificarla prima di richiamarci al voto. Bravi!
Il PD non sarà certo tutto nuovo e tutto perfetto, ma credo sia l'unica scelta che possa permettere a questo Paese di continuare quel risanamento dei conti che, pur rendento antipatico sia Prodi che Padoa Schioppa, almeno il Governo dell'unione è riuscito ad iniziare senza condoni. Perchè è il debito pubblico (che ci fa pagare così tanti interessi passivi e ci carica di tasse, il nostro male principale... un male che viene direttamente dagli anni 80, non da ieri)
Io ho un po' di memoria.
Ricordo che l'Euro fu introdotto durante il potente governo Berlusconi, che nulla fece per attenuare certe tentazioni inflazionistiche.
Ricordo che la sua riforma fiscale privilegiò enormemente i redditi alti lasciando le lenticchie nelle tasche dei redditi bassi (magari quegli stessi elettori che però sono pronti a ringraziarlo per quelal manciata di euro... già spesa nell'inflazione e nell'immobilità dei salari).
Ricordo i condoni utilizzati per chiudere gli sbilanci del Paese, ricordo Berlusconi circondato e difeso dai suoi avvocati che, da senatori, pagavamo noi cittadini: Ghidini, Pecorella, Previti.
Ricordo Berlusconi che si inchina a Bush ed insieme ad Aznar si impèlaga nella disastrosa ed assurda guerra in Iraq, mentre Ciampi, la Germania e la Francia cercavano una via politica unitaria dell'Europa e la pace... e le armi di distruzioni di massa, Saddam non le aveva.
Ricordo anche che le riforme in tema di giustizia, per evitare grane al Capo e a molti dei suoi, nonostante fosse un governo di centro destra hanno ridotto le possibilità di tenere la gente in galera e reso molto più facili le prescrizioni...
Ricordo poi un Prodi che quantomeno ha fermato l'aumento del debito pubblico, un D'Alema che ci ha portato in Libano a difendere la pace come leader dell'Europa.
Ho visto un Prodi che, con dignità, è andato a farsi votare contro in Parlamento pur di stanare i Turigliatto, i Dini, i Bordon, i Mastella e li ha costretti a dimostrare davanti agli elettori la propria grettezza fatta di interessi e personalismi.
Se gli italiani voteranno di nuovo il populismo del Cavaliere non faranno nulla di nuovo.
E' la democrazia. D'altronde anche a Piazza Venezia, durante il ventennio, la folla festante c'era, e solo una minoranza di democratici ed intellettuali riusciva ad afferrare quanto fosse pericoloso quel demagogo grande comunicatore.
Ma se gli italiani ragioneranno, potremo pensare ad un centro sinistra moderno, europeista, che cerca una sintesi (necessaria) tra difesa dei diritti dei lavoratori e necessità di far funzionare e rendere competitiva l'imprenditoria, difendere i diritti al rispetto dei credi religiosi e la necessità di uno Stato laico con uguali doveri e diritti per tutti i cittadini.
Certo, per ottenere questi risultati ci vuole intelligenza, buona volonta e capacità di accettare e volere le sintesi tra i nostri modi di pensare.
Ma è dal di qui che l'essere umano differisce dagli animali: la scelta di ragionare, appianare i conflitti con la ragione e non con lo scontro e l'uso della forza.
Se gli italiani ragioneranno un po' Walter ha ragione: si può fare :-)
Gattostanco, 21 marzo 2008
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