Con l'intervento di Bagnasco di ieri, il vertice della chiesa cattolica romana ha gettato la maschera, quella maschera con la quale cercava di negare le sempre più pesanti ingerenze nel Paese confinante: la Repubblica Italiana.
La chiesa cattolica non cerca libertà di espressione o libertà di culto per i suoi credenti: li ha già conquistati da secoli e nessuno riuscirà (e neppure, giustamente, ci proverà mai) a negarglieli. La chiesa cattolica romana vuole potere, soldi e privilegi.
Potere sulla sull'attività legislativa italiana: impedire la legge per le unioni di fatto, impedire qualsiasi discussione sull'eutanasia o sul testamento biologico, ridurre la libertà delle donne in merito all'aborto (scelta già fortemente limitata dai troppi ginecologi obiettori che mentengono il posto pur non erogando un servizio previsto da una Legge dello Stato e dal servizio sanitario nazionale).
Soldi: l'otto per mille, i contributi in mille rivoli alle innumerevoli iniziative delle associazioni religiose, delle parrocchie degli enti controllati. Ma non solo: la vergognosa esenzione dall'ICI anche per i luoghi NON di culto. E lo Stato che paga (dopo averli messi di ruolo, e dovendoseli poi tenere anche quando la Curia non li tutilizzasse più) gli insegnanti di religione scelti dalla chiesa.
E, non ultimi, i privilegi. Privilegi per le scuole cattoliche, privilegi per i medici obiettori cattolici, privilegi per i propri enti "morali" e le proprie fondazioni (fino a non pagare l'ICI o, appunto, a indicare quali insegnanti far diventare di ruolo nella scuola pubblica).
I cattolici democratici sono in affanno a mandar giù le scelte strategiche di questo vertice vaticano. Ovvio: il pontificato di Ratzinger si sta dimostrado, nei modi e nei fatti, quanto di più aggressivo nei confronti della democrazia italiana, risvegliando tra l'altro, la rabbia e l'anticlericalismo di chi sente sempre più la necessità di difendere la laicità dello Stato e la separazione tra Stato e chiese.
L'aggressione al nascituro Partito Democratico, prima con il voto contrario al Governo prodi della Binetti, poi con il colpo di grazia del pio Mastella (ma è scritto nel Vangelo che i potenti possano scegliere di occupare con solo i propri fedelissimi, in barba ad ogni legge e/o meritocrazia, ogni posto pubblico?) dimostra chiaramente che chi oggi governa il Vaticano non vuole assolutamente un dialogo tra laici e cattolici: vuole tutto! Vuole in pratica governare l'Italia.
Ora i laici ed i cattolici progressisti e democratici devono dare battaglia.
L'Aventino non paga contro chi non è democratico, perchè approfitterà solamente del "campo lasciato libero" da chi ha scelto di non combattere. E' vero che gli italiani con il prosciutto dell'infallibilità papale sugli occhi sono ancora tanti, è vero che ad applaudire Ratzinger domenica scorsa erano duecentomila... ma non erano forse milioni ad applaudire Mussolini nelle tante piazze italiane durante il ventennio?
Gattostanco, 22 gennaio 2008
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