Capodanno 2023: le previsioni indicavano nebbia fitta, invece c'è solo un po' di grigia e triste foschia. La temperatura, per essere il 1° gennaio, è alta già di prima mattina... dove sono finiti i gelidi primi giorni dell'anno nei quali si incidevano nel ghiaccio della galaverna gli auguri?
Ci vestiamo con calma e partiamo alla volta degli Appennini.
L'inversione termica è evidente: da Rocca San Casciano a Portico di Romagna ci sono 13, 14 gradi.
Sul Passo del Muraglione, invece, il vento e qualche nuvola minacciosa riducono la temperatura, ma non hanno limitato il numero di motociclisti che vi si sono dati appuntamento per il primo giro augurale dell'anno: non è facile trovare un posto per la moto, e per arrivare al bancone ci vuole un po' di pazienza.
Salutiamo alcuni amici, ma decidiamo di non fermarci lì per pranzo: scendiamo verso la Toscana, e dopo Dicomano andiamo ad affrontare lo splendido tracciato del Valico di Croce ai Mori... sono 25 chilometri di wilderness assoluta, soprattutto il 1° gennaio. Occorre solo stare un po' attenti alla strada umida e un po' scivolosa, me per il resto è solo divertimento e relax.
A Stia, ovviamente seguiamo le indicazioni per la nostra strada preferita, ovvero il tratto di 'Bidentina' che sale al Passo della Calla. E che alle 13 di Capodanno è assolutamente deserta... a parte la nostra Multistrada.
Svalicato il passo, si scende a Campigna, ed eccoci all'Alpen Bar con una fumante piadina con salsiccia matta in una mano, ed un bicchiere di Sangiovese nell'altra: questo è il modo migliore per iniziare il 2023: auguri, quindi.
Due passi ed un caffè nella sempre accogliente Santa Sofia, poi il rientro in pianura. Anche questo capodanno è andato. L'età avanza con la rapidità di una Blitzkrieg, purtroppo. Godetevela, ragazzi, finchè ce n'è!
Buon 2023 a tutti, comunque 😉
Nessun commento:
Posta un commento