martedì 1 marzo 2022

Gli ucraini sono difficili da capire, per chi è abituato al 'Franza o Spagna, purchè se magna'...

Due mie brevi riflessioni sul momento drammatico che stiamo vivendo.

La prima è che la Russia di Putin è una dittatura. Ogni forma di opposizione viene scientificamente smantellata a suon di omicidi mirati, spegnimento dei mass media non allineati, incarcerazione delle voci scomode. Con questi metodi, tiranni come Putin, Lukashenko o Erdogan vincono elezioni che non hanno alcun valore democratico.

La seconda è questa: se quasi tutti i Paesi usciti, negli anni '90, dalla dominazione sovietica, hanno chiesto di entrare nella NATO o nella UE, il motivo è rappresentato proprio da quanto sta succedendo in Ucraina. Con un 'vicino' potente come la Russia, o hai alle spalle un'alleanza che, per statuto, è impegnata a difenderti in caso di attacco, oppure sei costretto a dire 'signorsì' al Putin russo di turno.

Ora, so perfettamente che buona parte degli italiani ha la cultura millenaria tutta nostra del 'Franza o Spagna, purchè se magna', dovuta a secoli e secoli vissuti da un Paese diviso in tanti piccoli staterelli pronti a far passare e a mettersi al servizio del Potente di turno (Francia o Spagna, appunto, ma anche la Germania o l'Austria... Stati unitari e ben più attrezzati militarmente), ma capita che ci siano popoli che hanno più dignità, maggiore sentimento indipendentista o identitario, e non vogliano essere dominati dalla Russia.

Gli Ucraini vanno rispettati, oggi, perchè combattono, in casa propria, una guerra che sanno di non poter vincere. E' una lotta di testimonianza, che potrà al massimo arrivare a evitare la completa annessione alla Russia, con una divisione del loro Stato. 

Ecco perchè, per tutti i Paesi vicini alla Russia, è stato importante entrare nell'Alleanza Atlantica, per avere un'unità grande e bene armata, in grado di difenderli.

Questo è il motivo per cui è importante difendere la nostra appartenenza alla NATO, all'Occidente democratico, all'Unione Europea: sono queste Istituzioni che garantiscono la nostra libertà di espressione, di voto, di scelta. Anche di chi, pure in presenza di questa guerra incivile di conquista di un dittatore arrogante, criminale e sanguinario, qui nella libera Italia sta dicendo e scrivendo delle cazzate immani. Ma è la libertà di espressione, forza e debolezza, ma anche imprescindibile conquista, della nostra democrazia.

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