sabato 15 febbraio 2020

San Leo, Carpegna e l'inverno che non c'è

Il buon vecchio Max Pezzali, ai tempi degli 883, cantava che "Basta un giorno così a cancellare centoventi giorni stronzi, e basta un giorno così a cacciarmi via tutti gli sbattimenti, che ogni giorno sembrano sempre di più, ogni giorno fan paura di più..."
In effetti la mototerapia garantisce effetti davvero positivi, soprattutto quando si può contare sul fatto di avere méte e strade interessanti e piacevoli come i nostri Appennini.

Da Ravenna, evitando come la peste la noiosa E45 (tra l'altro in questo periodo tutta un cantiere) imbocchiamo la vecchia Tiberina. Era la strada che, prima della costruzione della E45, portava dalla Romagna fino a Roma. I camion arrancavano tra le curve degli appennini, ma ora, da fare su un bicilindrico desmo come quello della Multistrada, è sicuramente una delle strade più affascinanti. Attraversiamo il bellissimo, piccolo centro storico di Mercato Saraceno e saliamo verso il Valico del Barbotto superando numerosi ciclisti ansanti... non è un passo famoso, ma tira, eccome se tira!
Passiamo Novafeltria e troviamo il caratteristico borghetto di Piega... che, essendo posto su un bel curvone, incita a fare quel che non dovrebbe... :-) e poi arriviamo nei pressi di San Leo dalla parte della parete franata alcuni anni fa. La vista è impressionante.
Lasciamo la Multistrada in un parcheggio gratuito riservato alle moto (bravi!) e arriviamo a piedi fino alla fortezza che vide la detenzione del povero Cagliostro. La vista, da lassù, è davvero notevole, e tutto il paesino di San Leo, ben curato, merita una visita.
E' ancora presto, però, per fermarsi a pranzo, quindi prendiamo la strada che porta al Valico di Serra San Marco e a Carpegna... con gli impianti sciistici desolatamente assolati e brulli... facciamo anche una deviazione (consigliata) per arrivare in cima al massiccio di Carpegna, ma anche la sciovia lassù è nelle stesse condizioni... sembra che l'inverno qui non sia proprio presente, in questo inizio di febbraio 2020.
La sosta-pranzo, con un panino ben imbottito di prosciutto di Carpegna, la facciamo al Passo della Cantoniera, poi scendiamo piano piano verso 
Pennabilli, Ponte Messa, Sant'Agata Feltria. Dopo una breve passeggiata per il caratteristico centro storico di Sarsina, per ritardare il più possibile la fine di questa bella giornata, riprendiamo la strada per Ravenna. 220 chilometri in moto, qualcuno a piedi... sì, domeniche così ti fanno davvero tornare il buon umore!

Il Barbotto


San Leo

San Leo

San Leo

San Leo

San Leo

San Leo



La vetta di Monte Carpegna



Passo della Cantoniera

Sant'Agata Feltria

Sarsina

220 chilometri a metà febbraio non sono male :-)


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