lunedì 27 maggio 2019

Contro il voto di pancia, occorrono umiltà e contatto con la realtà degli italiani

Milioni di italiani, dei porti aperti agli immigrati non ne vogliono sapere... si sono turati il naso e votato la Lega di Salvini, nonostante l'olezzo di olio di ricino che proviene dai toni usati da quelle parti, nonostante atteggiamenti e messaggi da medioevo (i rosari esibiti, il becero retrogrado family-day veronese), nonostante non si sia mai visto un partito che si impegna a rimborsare allo Stato (cioè a noi... che invece dobbiamo pagare tutto e subito) 49.000.000 di Euro in quasi un secolo.
E poi si sono turati il naso anche quelli che vedono, nei cinquestelle sciaguratamente al potere, dei veri e propri 'tappi' che impediscono la realizzazione delle infrastrutture necessarie come strade, tav, metanodotti, trivellazioni in Adriatico etc.
E allora un risultato molto chiaro (ovviamente in estrema semplificazione): il sud assistenzialista ed assistito che continua ad affidarsi a chi promette di fare debito (accumulandolo ovviamente su cittadini e imprese) e regalare il reddito di cittadinanza, un centro dove ancora il 'turarsi il naso' non è ancora di massa, e un nord che non ne può davvero più... non solo non vuole gli immigrati, ma chiede infrastrutture in fretta, anche a costo di dare libertà d'azione a dei partiti di una destra populista e sovranista che potrebbero anche isolarci dal resto del continente e dell'Occidente.
Credo che oggi il centrosinistra debba solo prendere atto della volontà espressa dagli italiani, e smetterla con le battaglie ideali perdenti come quella dei 'porti aperti' per legarsi ad una sparuta minoranza di una sinistra che ormai è ai minimi termini.
Penso anche che debba finirla con l'arroganza intellettualista ed elitaria, ma tornare nelle periferie, nelle fabbriche, dove la sicurezza della Punto parcheggiata sotto all'appartamento nel palazzo popolare (e spesso preda di delinquenti impuniti), o il contrasto alla microcriminalità e ai furti negli appartamenti, sono i temi concreti, certamente più sentiti rispetto alle petulanti discussioni sul garantismo, sulla sacralità della vita dei delinquenti che possono essere recuperati alla società etc. etc. ...perchè è su questi argomenti ed atteggiamenti che il PD ha perso il contatto con la propria (ex) base elettorale, e non lo recupererà certo con le utopie buoniste di La sinistra, Possibile, Comunisti Italiani, Potere al Popolo e tutti gli altri gruppuscoli piú dannosi che ridicoli.
Eppure in questa società, che vede allargarsi ogni giorno la forbice tra una minoranza ricca e privilegiata, ed una maggioranza con ridotto potere d'acquisto e scarse possibilità di migliorare davvero la propria posizione sociale, c'è un grande bisogno di politiche economiche e sociali improntate alla giustizia sociale alla difesa dei meno tutelati. 
Ma occorre che queste politiche siano portate avanti con serietà e senza pregiudiziali, senza fare altro debito (che significherebbe ridurre ancora le prospettive di lavoro per gli italiani e minare maggiormente il futuro delle giovani generazioni), e facendo in modo che i settori più ricchi paghino davvero di piú (la flat tax invece sarebbe una presa in giro), così come i pensionati più fortunati (calcolo retributivo, assegni molto alti) andrebbero chiamati a condividere qualche sacrificio con quelle generazioni che si stanno facendo carico di quello squilibrio creato dalle generazioni più favorite nei decenni scorsi.
La politica non si può fare con slogan in 'formato Twitter', i temi sociali, economici, le politiche industriali ed infrastrutturali sono argomenti complessi, ma occorre tornate a ragionare, discutere, leggere, informarsi, studiare. Dobbiamo sconfiggere il voto di pancia, certo, perchè questo potrebbe portare a derive davvero pericolose, ma è indispensabile che i vertici delle forze di centrosinistra facciano un bel bagno di umiltà e tornino ad ascoltare problemi e sensibilità, desideri e paure di quella classe media che oggi si è turata il naso e ha votato Salvini. In caso contrario rischiamo davvero un regime, magari solo di fatto, ma sempre un regime.
Ovviamente IMHO.

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