Sul Giau |
Sabato 23 marzo. La primavera è arrivata, e fa persino troppo caldo. E' un anno strano e preoccupante, questo 2019: alle temperature decisamente sopra la media, si unisce una siccità che ci fa attraversare fiumi in magra. Anche la nostra 'riserva d'acqua della Romagna', il Lago di Ridracoli, non è riuscito a riempirsi, quest'inverno, ed è a poco più del 60% della propria capienza.
Un giro in moto, però, è il modo migliore per staccare la spina sia dal lavoro che dalle preoccupazioni legate a clima e siccità.
Claudia ed io infatti giriamo in moto anche durante la stagione invernale, ma ovviamente si tratta di 'giretti' in giornata. Montare le valigie laterali della Multistrada, riempirle, e regalarsi almeno una notte fuori... beh, questo è viaggiare in moto.
Molti gli alberi abbattuti nell'ottobre scorso |
Ed il primo w-e stagionale, è da sempre il segnale che la bella stagione è in arrivo. Ovvio che la prima meta siano le Dolomiti... belle sempre, ma troppo belle in primavera, quando la neve rende visibili particolari che solitamente sfuggono a chi guida... e se poi c'è un cielo così azzurro, è puro spettacolo e puro divertimento.
Le strade quest'anno non presentano ghiaccio, ma non pensate subito a smanettare... in molti boschi ci sono purtroppo migliaia di alberi abbattuti dalla tempesta di vento dello scorso ottobre, ed i lavori di recupero e risistemazione del territorio lascia, sull'asfalto, molto fango, polvere, ghiaia... occorre un po' di attenzione in più, che si unisce alla pena per certi tratti che ti ricordi ombreggiati e verdeggianti, e che oggi sono in pieno sole :-(
Il lago ancora ghiacciato sul Fedaia |
La Multistrada è una Moto fantastica: confortevolissima, facile, sicura, agile... arriviamo in cima al Giau, partiti da Ravenna, senza un minimo di stanchezza. Mangiare il taglierino all'aperto, sotto al sole ma a fianco della neve ancora presente in quota, è sempre emozionante e piacevole.
Poi ci sono il Fedaia, con il lago ancora bello ghiacciato e la pista della Marmolada piena di sciatori... e naturalmente la serie del Sellaronda: Sella, Gardena, Campolongo e Pordoi.
Troviamo una stanza nell'ottimo Garnì Ciamorc a Canazei e ci regaliamo l'aperitivo al Bar Esso ed una cena davvero deliziosa all'Osteria da Besic... la serata è fredda, ma Canazei è sempre molto accogliente.
Sul San Pellegrino |
La domenica mattina ripartiamo con calma... sulla strada che da Moena sale al San Pellegrino, nelle zone in ombra la notte ha lasciato qualche luccichio di ghiaccio, ma poi è di nuovo sole e temperature gradevoli.
Scegliamo di scendere a sud dallo splendido e poco conosciuto Vallone del Mis, poi passando da Belluno e Ponte nelle Alpi, risaliamo di qualche chilometro per pranzare sul Vajont... esattamente nella caratteristica Casso, dove il BAR K2 ci sfama con un taglierino enorme di ottimi affettati e formaggi, per una spesa complessiva (compreso un po' di vino ed acqua) di 6,25 Euro a testa... e solo i tavolini all'aperto, con lo spettacolo imponente e tragico del Monte Toc, vale la sosta.
Poi, prima di tornarcene in pianura, andiamo a salutare Teresa, che ha aperto a Casso il suo negozietto di prodotti tipici e libri sul Vajont (in realtà fa anche ottimi biscotti e dà da mangiare (bene, dicono i commensali)... noi facciamo la spesa e riempiamo la borsa termica che ci eravamo portati da casa.
Casso |
Che dire? La stagione motociclistica 2019 è iniziata... con un mototurismo tranquillo e non certamente nè eroico nè avventuroso, ma rilassante e piacevole. Sarà la vecchiaia, sarà che di posti ne abbiamo visitati molti, ma apprezzo sempre di più anche questi w-e rilassanti e tranquilli, fatti di curve, tornanti, bellezze naturali da ammirare e posti conosciuti ed accoglienti dove è bello tornare.
Alla prossima, quindi ;-)
Ah, le altre foto (e le mappe dell'itinerario) sono nell'Album su Google Foto: QUI
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