Gli italiani. |
Siamo uno dei Paesi più indebitati d'Europa (mi pare il secondo dopo la Grecia), abbiamo infrastrutture ridotte male perchè costruite male, abbiamo poco senso civico (basta osservare come la maggioranza degli italiani tratta i beni comuni) ed ancora meno morale (l'Italia è o non è, da secoli, il paese dove la furbizia conta più della competenza?) e numerose zone del Paese sono di fatto in mano alla criminalità organizzata, che quantomeno decide quanto riscuotere di pizzo, chi fare assumere, quali fornitori devono utilizzare le aziende (e poi ci chiediamo perchè non si investe al sud e non si riesce a ridurre la disoccupazione).
E questi mali sono atavici e sono tutti nostri.
Non sono colpa dei tedeschi, dei francesi o della UE, sono dovuti alle scelte politiche degli italiani, della classe politica che gli italiani si votano e si scelgono in assoluta libertà.
Politici che sono eletti se promettono qualcosa: meno tasse, un posto di lavoro anche quando è inutile, una pensione più alta rispetto a quanto versato, oppure in anticipo. Un condono (fiscale, edilizio... anche se poi dopo al primo temporale si scopre che il condono non serve a non far esondare il torrente su cui si è costruito in spregio ad ogni norma... e la colpa torna ad essere dello Stato).
Siamo un popolo che ha avuto una buona classe politica solo nei primi anni del secondo dopoguerra.
Come mai? Semplice: tutti i vertici delle Istituzioni, in quegli anni, venivano dalla lotta di Resistenza.
Ma la Resistenza è stata fatta da un'elìte, quindi chi era chiamato a governare o a reggere le neonate imprese di Stato (dalla Rai all'Eni, dall'IRI agli enti locali) veniva da quel ristretto numero di Italiani che aveva scelto coscientemente di combattere la dittatura.
Quando le masse (compreso quello sciagurato 46% che ancora aveva votato per la Monarchia nel 1946) hanno cominciato a far pesare le proprie scelte elettorali, ecco che la nostra classe politica è tornata ad essere mediamente pietosa.
Negli anni 70 e 80 abbiamo sciupato tutto l'abbrivio datoci dalla ricostruzione e dal Piano Marshall.E la politica ha cominciato a 'comprare' l'elettorato facendo debiti a lunga scadenza... migliaia di lavoratori e di enti inutili, pensioni erogate anche solo dopo 14 anni sei mesi e un giorno di lavoro, oppure calcolate non su quanto versato ma in base all'ultimo stipendio (magari aumentato il mese prima di andare in pensione)...
...e gli elettori (che vogliono sempre passare per incolpevoli, ma in realtà hanno la responsabilità del loro voto e delle loro scelte) hanno votato in massa per chi prometteva ed erogava favori, prebende, pensioni (e hanno rafforzato sindacati che chiedevano le stesse cose, non pensando mai al futuro)... non chi avvertiva che così facendo si indeboliva il Paese, perchè già se devi pagare degli interessi sul debito, poi hai dei costi in più e sei meno competitivo degli altri... poi sei più debole e ricattabile, visto che devi affidarti ai mercati finanziari per trovare prestiti.
Ecco la storia del perchè ci siamo ridotti così.
Ed ancora oggi la stragrande maggioranza degli italiani cerca favori, riduzioni di tasse o quantomeno trovare dei colpevoli, dentro (i 'ladri') o fuori (quei cattivoni della UE).
Ma senza i sacrifici fatti negli anni 90 per entrare nell'Euro, oggi saremmo già falliti. Chi avrebbe investito i propri denari nella svalutata ed inaffidabile liretta?
Siamo entrati nella crisi globale del 2007 come il vaso di coccio tra quelli di ferro... ed è già tanto se ne siamo usciti solo ammaccati e non affondati (grazie, appunto all'Euro e alla BCE di Draghi)... e ancora gli ignoranti sono qui che cercano dei colpevoli per i sacrifici...
...siamo noi i colpevoli.
Lo siamo quando votiamo Berlusconi che getta via miliardi per salvare Alitalia (ed i bacino di voti che rappresenta) lo stesso che oggi voglione (ri)fare leghisti e grillini, o che promette l'abolizione dell'ICI (ma poi ovviamente da qualche altra parte i soldi li dovrà prendere, no?).
Lo siamo quando votiamo dei cialtroni che ogni giorno sparano sulla UE o sui mercati finanziari (ai quali dobbiamo il fatto di avere ancora un'economia funzionante), che vogliono spendere miliardi (che non ci sono) in prebende assurde ed incontrollabili come il reddito di cittadinanza (un regalo a milioni di lavoratori in nero, in regioni dove lo Stato non riuscirà a controllare nulla).
Via gli alibi. La responsabilità è nostra.
Ed ora dobbiamo mandare a casa questi cialtroni al governo, che rischiano di vanificare in pochi mesi i sacrifici fatti fin'ora, e di indebitare ancora di più le nuove generazioni, zavorrandone il futuro.
Nessun commento:
Posta un commento