domenica 26 febbraio 2017

MTB: Verghereto, Valsavignone, Passo delle Gualanciole

Domenica 26 febbraio. C'è il sole e non è neppure freddo, in pianura, ma sugli Appennini è nevicato tra il venerdì ed il sabato precedenti. Infatti, noi che, ottimisti, volevamo percorrere la forestale di Cancellino, ci siamo trovati non solo la neve, ma un tracciato davvero troppo ghiacciato... ci sarebbero voluti i chiodi :-)
A Cancellino non scarichiamo neppure le bici, e scendiamo fino a Verghereto e a Le Ville... parcheggiamo l'auto a cinquanta metri dall'Area di Servizio Verghereto sulla E45 e pedaliamo lungo il tratto abbandonato della Tiberina, in direzione Valsavignone (vedi report della settimana scorsa in moto).
Questa era la strada che, fino a 40 anni fa, tutti percorrevano (camion compresi) per raggiungere Perugia e Roma provenendo dalla Romagna... oggi questo unico tratto tra l'Area di Servizio Verghereto ed il paese di Valsavignone, di circa cinque chilometri, è completamente abbandonato, e la natura si sta riprendendo lo spazio che l'uomo ha riempito di asfalto, guard rail e parapetti, terrazzamenti e segnali stradali.
E' un breve percorso che conosciamo bene, perchè nonostante sia vietato al traffico veicolare, in moto, a passo d'uomo, passiamo spesso. In mountain bike è altrettanto coinvolgente, perchè si è ancora più lenti, in salita, e si ha più tempo per guardarsi attorno... poi c'è il silenzio. I viadotti della E45, lì a fianco, rendono bene l'idea della differenza tra questa strada guidata ed una moderna (pur con tanti problemi) superstrada votata alla velocità ed all'annullamento di ogni curva imposta dalla orografia del territorio.
Laggiù i viadotti della E45
Raggiunta la frazione di Valsavignone, anzichè proseguire in direzione Pieve Santo Stefano, svoltiamo a destra cominciando a salire verso il Passo delle Gualanciole... sono una decina di chilometri per un dislivello di 450 metri. Molto regolari. I primi 5 chilometri sono asfaltati e con traffico zero.
Dopo, l'asfalto lascia spazio ad una strada forestale sterrata ma ben messa. Per chi è allenato si tratterebbe solo di scegliere a quale velocità salire, per chi è, come noi, alla fine di un inverno, con poco allenamento e qualche chilo di troppo, beh: diciamo che è un buon allenamento :-)
Raggiungiamo Casa Gualanciole, che sembra essere un centro ippico estivo, oggi quindi chiuso ma molto ben curato, e continuiamo a salire fino al passo, dove troviamo ancora qualche traccia di neve, il che rende tutto più coinvolgente.
Si rientra per il percorso di andata. Sono stati in tutto circa 25 chilometri, con un dislivello tutto sommato limitato a 500/550 metri... un buon allenamento di fine inverno ;-)
L'album con le foto e la mappa è, come sempre, su FLICKR: qui 

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