martedì 3 aprile 2012

Memorial Spadino 2012

Venerdì 26 marzo 1999, il quotidiano La Stampa pubblicava questo articolo:

Courmayeur,
nessuna speranza di ritrovare superstiti. 

Tir e auto in fiamme da oltre 36 ore Strage nel tunnel, 9 morti e 6 dispersi.
Nel disastro del tunnel del Monte Bianco, fino alla tarda serata di ieri, sono stati recuperati i corpi di nove persone. Ma altre sei sono considerate ufficialmente «disperse», anche se i vigili del fuoco non hanno lasciato spazio alle speranze: «Trovare qualcuno vivo là dentro sarebbe un miracolo e, tecnicamente, inspiegabile». E in quella trappola mortale di fuoco e fumo, la Valle d'Aosta paga un prezzo altissimo: sei persone disperse. Nella galleria dilaniata dall'incendio, sono rimasti intrappolati Valter Pascal, 50 anni, vigile urbano di La Salle; sua sorella Nadia, 43 anni, con il marito Maurilio Bovard di 46 e la figlia Katia di 20, che vivevano a Quart. 
Ed è disperso anche Pierlucio Tinazzi, 34 anni, di Morgex, sorvegliante motociclista che nel traforo in fiamme ha pensato a salvare gli altri, firmando la sua condanna.
...Pierlucio Tinazzi è stato invece tra i primi soccorritori. Era un sorvegliante motociclista, è entrato nel tunnel in fiamme pochi istanti dopo l'allarme e, secondo le testimonianze dei sopravvissuti, ha aiutato tre o quattro autisti ad uscire verso la salvezza. Ma quei gesti di altruismo gli sono costati la vita, è rimasto in trappola nella camera pressurizzata numero 20. Tra i suoi colleghi, fino all'ultimo c'è stata la speranza di vederlo uscire vivo da quella galleria infernale. Con Tinazzi, in quella camera stagna, c'era con molta probabilità anche Stefano Manno, 38 anni, autista della ditta di autotrasporti «Dino Sitta» di Pollein. Si era sposato da un mese e mezzo...

Il XIII Memorial Spadino

Domenica 1 aprile 2012 eravamo tantissimi: per la tredicesima volta, infatti, migliaia di motociclisti italiani e francesi si sono dati appuntamento sul piazzale del Tunnel del Monte Bianco per ricordare Spadino, sì, proprio quel Pierlucio Tinazzi che, con la sua moto, ha compiuto fino all'ultimo il proprio dovere, giungendo a sacrificare la propria vita nel tentativo di 'dare una mano' a salvare altre persone. Uomini e donne, a lui sconosciute, ma bisognose d'aiuto in quella trappola.
E lo ha fatto con quella moto che tutti noi amiamo, che può essere fonte di piacere, di svago, regalare emozioni indimenticabili e, anche, essere una fedele compagna tutti giorni nel difficile e pericoloso impegno a ridurre i tempi del casa-ufficio, in mezzo al traffico caotico e rallentato delle nostre città.
Coordinamento Motociclsti e F.F.M.C., chiamando a raduno i motociclisti italiani e francesi, non onorano solo il gesto di Spadino, non ne tramandano solamente la memoria. Hanno fatto del suo coraggio e della sua testimonianza, un vero e proprio simbolo di solidarietà tra tutti gli utenti delle due ruote. E' quell'immagine bella e positiva, della passione per la moto, che deve sempre di più essere portata ad esempio di fronte a tutti, per riaffermare i nostri diritti così come non dimenticare i nostri doveri.
In un recente studio realizzato presso l’Università belga di Lovanio, se appena il 10% delle persone che attualmente si muovono in auto scegliessero moto e scooter, gli ingorghi nelle città diminuirebbero del 40%. E se nelle nostre città fossero posti in essere alcuni semplici ed economici accorgimenti (parcheggi moto più centralie protetti, spazio moto davanti alle auto agli incroci regolati da semaforo, utilizzo regolamentato delle corsie preferenziali) ecco che tutti noi potremmo essere più sicuri ed avere maggior tempo libero e meno stress. La sicurezza ed i diritti dei motociclisti sono legate, in qualche modo, all'esempio di Spadino: è la volontà di voler riaffermare la positività dell'uso intelligente delle due ruote, contrapposto a quei clichè negativi che da troppo tempo, stoltamente, sono legati alle due ruote.
E allora, ragazzi, a chi ancora una volta mi chiede perchè percorrere centinaia e centinaia di chilometri per partecipare ad una commemorazione che dura poco più di un'ora, non posso far altro che rispondere sì. Ne vale la pena. Eccome se ne vale la pena... anzi: quel minuto di silenzio a casco sollevato al cospetto del Monte Bianco dovrebbe essere un momento obbligatorio nelal formazione morale di tutti noi motociclanti.
Ritrovo a Morgex 
Ritrovo a Morgex 
Ritrovo a Morgex 
Ritrovo a Morgex 
Ritrovo a Morgex: Claudia con Babbo Natale

Da Morgex al Tunnel 
Da Morgex al Tunnel

Da Morgex al Tunnel 
Da Morgex al Tunnel 
Commemorazione al Piazzale del Tunnel 
Commemorazione al Piazzale del Tunnel  
Commemorazione al Piazzale del Tunnel  
Commemorazione al Piazzale del Tunnel 

Una novità importante:
il 'nuovo' Coordinamento Motociclisti

Dopo vent'anni si cambia tutto, o quasi. Sul palco, nel corso della celebrazione del Memorial Spadino, Riccardo Forte, storico Presidente del C.M. ha presentato il 'nuovo' Coordinamento Motociclisti. Si chiamerà CIM, che sta per Coordinamento Italiano Motociclisti, ma anche per Cittadini In Moto. Non è solo un cambio di denomniazione, ma di una vera e propria nuova entità che va a nascere dalle ceneri dell'esperienza della vecchia organizzazione. Statuto, modalità di funzionamento, organizzazione saranno tutte nuove. 
Speriamo. Il 'vecchio' C.M. a mio avviso ha sempre peccato di non supportare la buona volontà con la necessaria organizzazione. Da questo punto di vista si tratta sicuramente di un'occasione sprecata (anche se va considerata la nota poca voglia dei dueruotisti italiani di impegnarsi per i propri diritti... al contrario dei francesi).
Il nuovo CIM parte sotto la presidenza di Marco Polli. Conoscendo Marco sono straconvinto che punterà proprio tutto sull'organizzazione. Se riusciremo a prendere ad esempio la francese FFMC (diffusione territoriale, utilizzo delle tecnologie informatiche e dei social network per comunicare con i Soci e per lavorare su proposte e decisioni), le premesse per una rinascita ci sono proprio tutte ;-)
Il nuovo sito è questo: www.cim-fema.it
Un lampeggio,
Gattostanco, 3 aprile 2012

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Un'occasione per un bel w-e alpino

Note: chi non riesce a partecipare al Memorial Spadino andando e tornando in giornata non deve per forza rinunciarvi, anzi. Per Claudia e me, ormai da anni, è diventato un momento irrinunciabile di partecipazione convinta ad un evento importante, ma anche un modo per 'staccare la spina' per due o tre giorni godendo della splendida ospitalità e delle bellezze naturali che offre la Val d'Aosta.
Il sabato, all'andata, abbiamo percorso la Bocchetta di Noveis, poi tutta la Panoramica Zegna ed infine siamo 'planati' sulla Val d'Aosta attraversando delle provinciali stupende tra Nomaglio e Settimo Vittone.
La domenica mattina, prima della concentrazione di Morgex, abbiamo cercato di raggiungere il Piccolo San Bernardo, passando per La Thuile, poi siamo scesi a Morgex per il divertente Colle di San Carlo.
Il lunedì il tempo non più bellissimo ci ha portato ad evitare di allungare troppo il viaggio di ritorno, ma abbiamo comunque trovato un colle mai affrontato prima, il Colle d'Arlaz, per poi scendere dalla strada del Col de Joux a fianco del Forte di Verres.
A Courmayeur ci siamo regalati due giorni a Le Vieux Pommier, ottimo ristorantino con annesse poche camere. Ve lo consigliamo con convinzione: per i piatti mai banali ma neppure troppo fighetti, per i dolci, per l'ambiente. Prezzi non da pizzeria economica, ma neppure inavvicinabili. 
...e nel viaggio di ritorno la Stelvio pesava un bel po' di più, visto che ogni interstizio delle valigie era stato riempito da bottigli di ottimi Donnas e Blanc de Morgex e de La Salle comprati nella 'bottega' proprio accanto a Le Vieux Pommier!

Panoramica Zegna 
Itinerario di rientro
Qualche foto:
Bocchetta di Noveis 
Trivero 
Trivero dalla Panoramica Zegna 
Panoramica Zegna 
Panoramica Zegna
Direzione Nomaglio
tra Nomaglio e Settimo Vittone
tra Nomaglio e Settimo Vittone 
Val D'Aosta 
Val D'Aosta 
Val D'Aosta 
Val D'Aosta 
La strada per il Piccolo San Bernardo è ancora chiusa... 
Colle San Carlo





Un posticino consigliato: al Vieux Pommier si sta molto bene, e si mangia ancora meglio :-)




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