Sabato 19 e domenica 20 giugno 2021. Finalmente Claudia ed io, nello slalom tra restrizioni, maltempo, impegni e vaccinazioni, abbiamo la possibilità di montare le borse laterali della Multistrada per farci un fine settimana a zonzo tra le strade storte e ripide.
E siccome ci vogliamo rilassare, lontano da traffico e smanettoni del w-e, anzichè le Dolomiti scegliamo la Carnia.
Primi tornanti gustosi, dopo la pianura, sono quelli in galleria del Passo San Boldo. La 'strada dei 100 giorni', perchè quando gli Austriaci decisero che quel tracciato era strategico per la loro guerra, imposero di finirla in quel misero lasso di tempo.
Subito dopo Sospirolo, poi, c'è lo splendido Vallone del Mis, con il suo lago, le sue gole, i paesi abbandonati.
La Forcella Aurine, che ci porta ad Agordo, è invece solo il preludio per il divertente Passo Duran, dove ci fermiamo a rifiatare con un ottimo taglierino ed un bicchiere di vino.Ma il sabato è tutt'altro che finito: affrontiamo prima il Passo Cibiana, poi il divertentissimo Passo Mauria. Poco dopo Sella Corso affrontiamo la ripida salita per il Passo Pura, che regala viste meravigliose sulla valle. Raggiunto Sauris (con qualche accenno di temporale in arrivo) non ci facciamo intimidire da cartelli di strada chiusa e 'sbuchiamo' comunque in Val Pesarina per poi raggiungere l'Hotel Bellavista di Ravascletto.
E' la seconda volta che ci fermiamo qui. E l'accoglienza è sempre di ottimo livello, non a caso espone l'insegna di Moto Hotel.
Dopo una bella passeggiata in paese, la cena nella grande terrazza panoramica si rivelerà davvero squisita: vi consiglio la spalla di vitello con i porcini. Ed anche il gelato con i lamponi caldi. Una serata davvero notevole.
La vista salendo al passo Pura |
Domenica 20 giugno. La colazione, servita sempre in terrazza, è allo stesso livello della cena. Il Bellavista ci ha davvero coccolati.
Ora però vogliamo coccolarci con i tornanti. Volendo salire allo Zoncolan dallo stesso versante scalato quest'anno dal Giro d'Italia (di solito lo facciamo al contrario), raggiungiamo Sutrio, e poi... Zoncolan!
E' presto. C'è poca gente... addirittura la strada che scende ad Ovaro ha pure un cartello che la indicherebbe come chiusa al traffico, ma chi sale ci tranquillizza... il panorama offerto dalla cima del Monte Zoncolan è di quelli a 360 gradi. Difficile ripartire.
Anche il TomTom, dove avevo caricato una rotta... non riparte... cioè, funziona, ma la rotta non c'è più 😔... vabbeh, andiamo a memoria. Che non è la stessa cosa, infatti dopo Sella Chiampon (in mezzo ad una natura selvaggia e con una strada che... quella dello Zoncolan a confronto è un'autostrada 😅) ci facciamo 'prendere' dalla voglia di guidare e saliamo a Sella Chianzutan nonostante sia da tutt'altra parte rispetto a casa :-)
Decidiamo quindi, per non fare tardi (e per paura di trovare molto traffico poi in zona Romea e Lidi ferraresi e ravennati, di 'saltare' le più lente Forcelle di Pala Barzana e Piancavallo, e di cominciare a scendere subito verso la pianura.
In realtà potevamo prendercela più comoda... per strada non c'è nessuno. Ci chiediamo cosa sia sccesso (un fortunale a mezzogiorno sulla costa? Un'invasione aliena?) poi scopriamo, da 'strani' italiani che non seguono il calcio, che per domenica 20 giugno, alle 18, la Nazionale avrebbe giocato contro il Galles... quindi alle cinque del pomeriggio le strade erano già pressochè deserte 😆.
Bene, ogni tanto una partita di calcio fa piacere... per potersi muovere in libertà.
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