La Multistrada 1100 |
La prima 1200: è il 2010 |
Il tempo di abituarsi, quindi, alle zampe lunghe della prima Multistrada, ed ecco che nel 2010 è arrivata la 1200. Per i puristi della prima Multi, una moto troppo grande, troppo pesante, troppo potente... in realtà, quando la provai, scesi quasi scosso: era un salto generazionale enorme. Come cavalleria, cattiveria, prestazioni. Ma anche come tipologia di moto: più confortevole, protettiva, adatta a viaggiare, pur rimanendo bella cattiva. E il successo c'è stato, eccome.
La DVT del 2015 |
Con la 950 Ducati ha poi, a mio avviso, fatto un altro passo avanti: la Multistrada intelligente. Fin troppo, visto che in effetti va talmente bene, è silenziosa, regolare fin da quando la metti in moto, consuma poco gomme e partiglie... che neppure ti sembra di essere su una Ducati... o almeno come erano le Ducati di una volta: riottose, un po' ignoranti, entusiasmanti ma lunatiche.
Che dire di questa MultistradaV4 vista per ora solo in video?
La nuova Multi V4 |
Prima di tutto che anche questa volta è una Multistrada DIROMPENTE: niente Desmo, niente telaio a traliccio (solo il telaietto reggisella, quasi una citazione), niente monobraccio e due cilindri di troppo. Certamente pare che sia stata davvero pensata e progettata per un motociclista molto esigente, che macina chilometri anche nei posti più sterrati del mondo, e che vuole farlo in comodità e sicurezza (splendido il display collegato con lo smartphone per la navigazione, o l'ARAS, così come ottimo l'intervallo manutentivo a 60.000 km per i tagliandi principali) ma che forse lascerà molto insoddisfatti i Ducatisti più legati alla tradizione sportiva... i cavalli sono tanti, ma c'è solo la versione con il 19 davanti ed un 170 dietro, anzichè 17 anteriore ed il gommone delle Multi 1200...
La Multi 950s |
Per quanto mi riguarda, la mia miniMulti, con i suoi 114 cavalli bicilindrici e desmodromici, mi basta, quindi dormirò sonni tranquilli 😎
Gattostanco
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