In quest'ultimo periodo è un continuo susseguirsi di notizie poco piacevoli per gli appassionati di mototurismo: limiti sempre più bassi (e addirittura, in alcune strade, pericolosamente fissati più bassi per le moto che per auto, camper, camion 😔), valli vietate a moto (sempre solo le moto) con emissioni sonore superiori a 95 db (anche se regolamente omologate e appena immatricolate), proposte di vietare la circolazione nei week end (una follia tedesca dell'ultima ora), il controllo dei motociclisti con l'elicottero sull'Appennino forlivese (il 23 luglio scorso)...
Da dove nasce tutto questo accanimento è chiaro: il comportamento di molti, troppi motociclisti, che in strada corrono come se fossero in pista, senza alcun rispetto della sicurezza altrui (oltre che della propria).
Però, vorrei chiarire una cosa: chi corre, già NON rispetta le regole standard del Codice della Strada. Le moto moderne i 90 all'ora li superano in prima marcia.
Questi delinquenti in moto vanno sanzionati e fermati, proprio come vanno sanzionati e fermati tutti quegli utenti della strada che con i loro comportamenti diventano un pericolo mortale per gli altri.
Ma mettere, solo per le moto, limiti e prescrizioni assurdi, divieti di circolazione nei w-e o per moto regolarmente in vendita, significa colpire tutti, e soprattutto quella stragrande maggioranza di motociclisti che, rispettando più il buonsenso che le regole stupide, non solo alimentano il comparto turistico di molte regioni, ma comprano moto, accessori e abbigliamento tecnico... insomma, tengono in piedi un settore importante e di tradizione.
Ma per quanto contineranno a farlo? Quante altre vessazioni sopporteranno, prima che la passione si affievolisca?
Credo che le Associazioni dei Costruttori ed importatori dovranno iniziare a muoversi. Ed in fretta
Se continuiamo così, il motociclismo in Europa finisce, ma finiscono anche fabbriche e reti di vendita, perchè non si comprano KTM, GS o Multistrada per andarci al lavoro dal lunedì al venerdì, per quello bastano scooterini e moto cinesi da poche migliaia di euro, o una bici a pedalata assistita...
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