240 km di quasi libertà |
24 maggio 2020: è il primo fine settimana nel quale è permesso fare un giro in moto senza aver bisogno di autocertificare uno spostamento dettato dalla 'necessità di fare attività motoria'. Lo voglio lasciare scritto nel blog, perchè un giorno ci chiederemo per quale motivo, dal 4 al 18 maggio, i motociclisti girassero tutti con lo zainetto contenente gli scarponi da trekking o le scarpe da running... la burocrazia italiana...
Oggi è la prima domenica di 'libertà limitata', ovvero si può andare in giro senza aver un motivo 'validato' dal Governo, ma ci si deve limitare all'ambito regionale. Questo significa che i motociclanti romagnoli non possono raggiungere alcuni dei Passi più frequentati dell'Appennino toscoromagnolo: il Muraglione, la Colla, la Consuma, il Croce ai Mori, sono in Toscana. Il Passo dei Mandrioli e il Passo della Calla sono sul confine, quindi si deve arrivare fino al passo e tornare indietro... ovvio che in quelle strade, dopo tre mesi di cattività, non solo ci sarà molta adrenalina (che spesso sfocia in pericolosa stupidità e poco rispetto della sicurezza propria ed altrui) per la ritrovata (semi)libertà.
Per non dover affrontare assembramenti, traffico e smanettoni, Claudia ed io decidiamo di scegliere strade secondarie e poco trafficate. Il Montefeltro è perfetto, perchè l'asfalto non è mai perfetto, a causa di un territorio fatto di calanchi che lo muovono ovunque, e quindi chi ha pruriti sportivi non viene certamente qui.
Imbocchiamo quindi la 'vecchia' Tiberina che da Ravenna portava a Roma, e ci infiliamo in stradine secondarie già a Bivio Montegelli salendo al Passo di Santa Maria Riopetra e al Passo del Grillo (entrambi colpevolmente senza cartello indicatore). Giunti a Pontemessa seguiamo le indicazioni per Balze, ma a u certo punto troviamo il cartello 'Toscana'. Probabilmente si tratta di pochi chilometri (Balze è in Romagna) ma non si sa mai... e poi la Multistrada è appunto una Multistrada, quindi torniamo indietro di qualche centinaio di metri e infiliamo una 'provinciale' che, stando più in quota, pare NON sconfinare nella regione a noi vietata (non si sa mai... magari si incontra un Carabiniere Forestale di quelli che ce l'hanno a morte con i motociclisti...).
La provinciale fino a Palazzo è asfaltata, poi l'asfalto diventa solo un ricordo. Si va piano perchè, perchè ogni tanto la ghiaia lascia il passo a sassi piuttosto grandi e appuntiti, ma la Ducatona in modalità Enduro non si lascia intimorire. Il panorama è davvero bello, e quassù non c'è anima viva... altro che assembramenti pericolosi a causa del Covid-19 :-)
Arriviamo quasi alle porte di Balze su sterrato... bello!
Panino, il pieno all'Area di Servizio di Verghereto (ma tranquilli... dalla stessa si può rientrare a Verghereto senza dover per forza imboccare la E45), poi saliamo al Monte Fumaiolo dalla bella strada che parte da Montecoronaro...
E' ormai ora di rientrare... scendiamo fino a San Piero in bagno e poi ci godiamo fino alla pianura le curve della vecchia Tiberina.
Come antipasto della Libertà non è stato male... ma adesso, caro Azzeccagarbugli Conte, vorremmo poter arrivare a riveder le Dolomiti... la moto è libertà, la Regione ci è stretta!
Salendo verso Santa maria Riopetra |
Dopo Pontemessa troviamo un confine invalicabile :-( |
La Multistrada non si tira indietro alle stradine provinciale secondarie |
Direzione Balze: la provinciale alta se ne sta tutta in Romagna! |
Balze quasi raggiunto |
Salendo da Montecoronaro al Monte Fumaiolo |
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