Mappa dell'itinerario |
Sabato 21 settembre. Come sempre, odiando il caos, la folla, il traffico, scelgo di fare una settimana di ferie a settembre. Negli anni, qualche volta il maltempo è arrivato puntuale con l'autunno, altre volte mi è andata bene, regalandomi giornate meravigliose, assolate e, soprattutto, strade deserte ed alberghi e ristoranti poco chiassosi. Questa settimana del 2019 è stata mediamente buona... le temperature si sono abbassate parecchio rispetto alla settimana precedente, ma di pioggia, sulle Alpi, abbiamo preso un paio di mezze giornate...
Sabato mattina, dicevo. Ce la prendiamo con calma perchè a Ravenna ci sono meno di 9 gradi, ma alle 8 esatte la Multistrada molla gli ormeggi.
Il traffico sulla Statale Romea è davvero scarso, ma il freschino aiuta a non correre troppo, restando quindi nei limiti e a non dover temere l'onnipresente sguardo torvo dei tanti autovelox.
Anche l'odiatissima tangenziale di Mestre è tranquilla, ma i sogni di un trasferimento tranquillo svaniscono poi sull'autostrada: la A4, fino alla diramazione per Udine, è tutto un cantiere, con file spesso ferme... perdiamo un bel po' di tempo, nonostante in molti ci lascino lo spazio per passare (a passo d'uomo) tra le due file ferme.
Prima di Moggio Udinese usciamo dall'autostrada e imbocchiamo la SP112 della Sella di Cereschiatis... chilometri e chilometri nei quali non incontriamo praticamente nessuno. Bello!
Pochi chilometri dopo il passo, anzi: la Sella, troviamo una spianata verdissima... d'inverno ci fanno sci di fondo, ed il bar-ristorantino 'Casa del Fondo - Sette picche' si rivela avere un'ottima, davvero ottima cucina. Il bis di è davvero notevole, anche per l'originalità della proposta. Poi uno strudel e via... dopo che ci hanno informato della riapertura del Pramollo (che era chiusa per lavori in settimana).
Il Passo del Pramollo in Multistrada è molto divertente, scendiamo a Hermagor e presto risaliamo tra le montagne affrontando il verdissimo WindischeHohe (1110 metri).
Poco dopo svoltiamo a sinistra in direzione Stockenboi. Il Moschbacher Boden Sattel (1116 m.) non è purtroppo tabellato, ma la strada è davvero bella. A Stockenboi si imbocca la Goldeckstrasse, che offre panorami notevoli, ma asfalto e servizi sono un po' sottotono rispetto agli 8,5 euro richiesti (seppur comprensivi dell'adesivo)...
Scendiamo in valle a Partenion, e prima di arrivare a Villach imbocchiamo la divertente Krastaler Strasse (anche qui, purtroppo, manca la tabella del Krastaler Sattel, 654 metri). Vista l'ora ci fermiamo a Feld am See... siamo fuori stagione, ma il Lindenhof Hotel, per quanto un po' caro, è aperto ed offre un riparo al calduccio, in garage, per la Multistrada. La cena è davvero notevole, peccato che soprattutto le bevande abbiano prezzi davvero eccessivi. Peccato.
Domenica 22 settembre. La colazione al Lindenhof merita comunque le quattro stelle dell'albergo, e partiamo per affrontare il freddo della mattina con una bella carica di calorie e proteine... passiamo Bad Kleinkirchheim e ad Ebene Reichenau svoltiamo in direzione Hochrindl. Da lì scendiamo fino a Deutsch-Griffen lungo la Almenstrasse, la strada delle fattorie. In effetti qui l'Austria è bellissima, verde, tranquilla, rilassante. Non è però una strada a pagamento, e neppure adatta a correre. Torniamo sui nostri passi fino all'Hochrindl gustandoci i panorami offerti.
Questa volta a Ebene Reichenau ci dirigiamo alla Nockalmstrasse, in assoluto una delle mia strade preferite. Purtroppo è domenica, ed il freddo ancora pungente non ha fermato auto e qualche pullman. Ma è comunque fine settembre, e gli spazi per divertirsi tra questi meravigliosi tornanti ci sono tutti. Raggiungiamo il casello nord e torniamo indietro... ci fermiamo per una sosta a 'Silva Magica', l'area dedicata ai segreti della natura, con un percorso circolare di creazioni artistiche ed una baita che ospita la mostra gratuita sulla foresta, poi riprendiamo la Multistrada, anche se dalla Nockalmstrasse è un peccato uscire: è un vero e proprio parco giochi per noi motociclisti.
Tornanti della Nockalmstrasse |
Ripercorriamo il (purtroppo non tabellato) Krastaler Sattel e poi ci dirigiamo verso il WindischeHohe passando da Kreuzen (non senza una sosta alla fontana dello splendido casello).
Kreuzen |
A fine settembre gli ospiti non sono molti, quindi ceniamo vicino al camino anzichè nella più dispersiva sala da pranzo.... cjarsons quasi dolci e frico, con una buona bottiglia di rosso... la Multistrada con le altre moto sotto al portico, una gran bella vista dalla stanza e gentilezza ai massimi livelli. Il Bellavista è davvero un'ottima sosta!
Mappa dell'itinerario |
Val Pesarina |
Sosta al Pordoi |
P.S.: se la stanza è molto bella, il ristorante dell'El Tobià a Vigo si rileva davvero ancora migliore. La zuppa di cipolle è meravigliosa, così come la guancetta di manzo brasata al Teroldego. Struttura davvero consigliatissima, così come è consigliabile prenotare, perchè le stanze sono poche, ed anche il ristorante è spesso pieno.
Mappa dell'itinerario |
Disastro di Vaia al Lago di Carezza |
A Nova Levante svoltiamo a sinistra in direzione Passo Oclini.
Qui rimarremo fermi per un'ora. Un motociclista inglese è a terra e soccorso da un'ambulanza appena giunta. Si è scontrato frontalmente con un furgone. Motociclista, moto e soccorritori sono in mezzo alla strada e occorrerà attendere che lo imbraghino per trasportarlo in ospedale con l'elisoccorso.
...salita allo Stelvio |
In Svizzera: l'Umbrail Pass |
Scendiamo in valle, in mezzo a meleti e poi ai vigneti di Caldaro, dov'è cominciata la vendemmia.
I tracciati del Passo della Mendola e del Passo Palade a me piacciono moltissimo. Evitiamo in buona parte Merano stando alla sua sinistra passando dal Cermes, poi ovviamente c'è la trafficata strada che da Merano porta a Silandro.
Ma poi, dopo Prato allo Stelvio si torna a godere: i 48 tornanti che portano al Passo dello Stelvio sono stancanti anche in moto, ma la neve fresca caduta ieri, i panorami mozzafiato, il gusto di salire, curva dopo curva... fanno dimenticare tutto, anche il freddo pungente.
Dopo un cappuccino bollente al Genziana scendiamo dall'Umbrail Pass (la strada per Bormio sarebbe stata riaperta solo all'indomani), percorriamo la verdissima Val Mustair, l'OfenPass (o Fuorn) ed imbocchiamo il tunnel per Livigno (non lo prendiamo mai, preferendo ovviamente il percorso Zernez-Bernina-Forcola, ma oggi è tardi, è freddo, e vogliamo goderci un po' Livigno, magari per un aperitivo o un po' di shopping).
In realtà facciamo poco shopping e niente aperitivo, ma visitiamo una mostra fotografica.
A sera, però, Sciatt, Pizzoccheri e sorbetto al Braulio ci fanno andare a nanna soddisfatti.
Mappa dell'itinerario |
La strada per le Torri di Fraele |
Svalicando ci si trova di fronte ad una strada larga ma sterrata, che si addentra nella Valle di Fraele, si costeggia prima il piccolo Lago delle Scale e poi si raggiungono i Laghi di Cancano.
Torri di Fraele |
Laghi di Cancano |
Daniela ci prepara un tagliere di ottimi affettati e ci presenta alcuni formaggi semplicemente squisiti. E' un barettino semplice, che se contattato in anticipo può offrire anche piatti tipici della zona.
Noi lo consigliamo davvero: posti così, che stanno aperti più per la passione delle persone che per il fatturato e gli utili che sono in grado di erogare a chi li gestisce, sono un patrimonio che va difeso in ogni modo!
Stiamo lì, sotto la tenda del bar a chiacchierare del più e del meno, gli 'indigeni' danno consigli a Claudia su come migliorare i suoi pizzoccheri e dove andare a comprare formaggi, Tanéda o Pestéda... questo è il bello di viaggiare in moto: potersi fermare in una qualsiasi Pedenosso e trovare persone da conoscere o con le quali chiacchierare o scambiare idee.
E' metà pomeriggio quando ripartiamo. Piove, ma Bormio è vicina.
Steakhouse Braulio |
E' un quattro stelle, non proprio a buon mercato, ovviamente, ma è un gran bell'albergo, praticamente in centro e con il garage per la Multistrada.
Una doccia rigenerante, lo shopping per Bormio (anche se troviamo lo show room della Braulio, come al solito, chiuso), l'aperitivo e, infine, la cena alla Steakhouse Braulio... abbiamo percorso, in moto, 70 chilometri, Credo che sia la tappa più corta di tutta la mia modesta 'carriera' di vecchio mototurista, eppure mi sono divertito... buona notte!
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Qualche austriaco, qualche tedesco... gli italiani snobbano le ferie in autunno...
Passiamo Edolo, Malonno e ci dirigiamo verso il Passo Crecedomini, uno dei miei preferiti, perchè dopo un inizio della salita in mezzo alle case, poi regala chilometri e chilometri di vera wilderness... soprattutto se, come facciamo noi, prendiamo la strada sterrata che porta al Dosso dei Galli e poi al Passo del Maniva, passando sotto gli inquietanti trasmettitori abbandonati della rete Troposcatter NATO.
La strada, per quanto sterrata, è piuttosto ben tenuta, ed affrontabile anche con moto stradali. La Multistrada, poi, in mappatura 'Enduro' si rivela perfettamente suo agio, anche a pieno carico. Una moto davvero eclettica, confortevole, divertente e sicura in ogni condizione. Ducati ha lavorato davvero bene con questo progetto!
Ci fermiamo sul lago per un veloce panino, poi andiamo ad imboccare l'autostrada che ci riporterà a casa in Romagna, ancora alle prese con un caldo fuori stagione che, quassù, avevamo dimenticato.
Un inizio d'autunno davvero divertente, una buona terapia contro lo stress.
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