domenica 9 aprile 2017

Disgelo dolomitico 2017

Tutti gli anni, all'arrivo della primavera, ci piace regalarci un w-e a zonzo per i Passi dolomitici. Alcune volte abbiamo sofferto il freddo, in altre occasioni abbiamo trovato ancora alcuni passi chiusi per ghiaccio o pericolo slavine.
Quest'anno, per impegni familiari, siamo arrivati un po' lunghi (di almeno un paio di settimane) ma il w-e dell'8-9 aprile ci ha offerto due giornate quasi primaverili.
Purtroppo abbiamo anche dovuto registrare la sofferenze delle nostre montagne: la pochissima neve caduta nel corso dell'inverno è già quasi sparita, e gli ultimi sciatori, sulle piste del Pordoi o della Marmolada, sembravano più impegnati nello sci d'acqua :-(
Per variare un po', all'andata, siamo usciti dall'autostrada ben prima di Ponte nelle Alpi e abbiamo affrontato la breve ma caratteristica salita del Passo San Boldo, con i suoi tornanti in galleria, stretti e a senso unico alternato.
Poi Agordo, Alleghe, lo splendido Passo Giau (dopo aver acquistato bibite e panini in una 'bottega' vecchio stampo di cui rimangono purtroppo pochi esempi nel nostro Paese), lo splendido Passo Pordoi (che a me piace da matti salire da Arabba), il Sella, il Gardena, il Campolongo... e poi di nuovo il Pordoi per arrivare a Canazei... le auto incrociate o sorpassate da contarsi su una mano, pochi i sorpassi e sempre sicuri, data l'assenza di traffico, potersi fermare in ogni momento per una foto... questa stagione mi piace!
Mi piace meno l'accoglienza di Canazei: arrivato all'ottimo Garnì Ciamorc, i titolari, costernati, ci hanno informato che in tutta la cittadina ci sarebbe stato un unico ristorante-pizzeria aperto!
In effetti, anche passeggiando in paese, abbiamo notato come la maggioranza di bar e negozi era chiusa per ferie (e su questo nulla da dire) e moltissimi avrebbero riaperto solo in giugno, addirittura senza tenere neppure in considerazione che il prossimo 24 maggio Canazei sarà sede di tappa del Giro d'Italia.
Forse nella stagione invernale e in quella estiva a Canazei gli operatori economici fanno fatturati fin troppo abbondanti, ed i relativamente modesti introiti offerti dai viaggiatori fuori stagione non gli interessano granchè. Mi sa che al Disgelo Dolomitico 2018 ci fermeremo un una località meno rinomata e un po' più accogliente tutto l'anno ;-)
Domenica 9 aprile.
Cmq il Garnì Ciamorc merita. Per cortesia, per rapporto qualità/prezzo e per la colazione.
Dopo essercela presa comodi, visto che fuori la temperatura era solo di 1 grado, andiamo a farci un caffettino sul Fedaja, poi scendiamo dal Passo Staulanza godendoci una strada meravigliosa poi fino a Longarone.
I pochi tornanti-da-pista ci lanciano sulla Diga del Vajont, dove la manetta lascia spazio al tempo della riflessione su ciò che è stato...
Parcheggiamo nel piazzale del centro visite di Erto e passeggiamo perle antiche vie della Erto vecchia, che fu obbligatoriamente evacuata nel 1963, per paura che, dopo la frana, smottamenti e scosse di assestamento potessero provocare altre vittime. Oggi Erto (e la vicina Casso) sono paesi fantasma, anche se qualche casa è stata ristrutturata ed oggi persino abitata tutto l'anno. Ci sono anche una osteria-ristorante ed un'enoteca. Noi scegliamo questa: l'Enoteca Corona, e non sbagliamo! 
Dopo pranzo torniamo in moto, attraversiamo il torrente Vajont dalla stradina stretta con poca manutenzione (limite 30) che scende più o meno dalla frazione San Martino, in modo da avere una visuale completamente diversa della massa franosa, di Erto, di Casso... la strada infatti ci riporta a sbucare nei pressi proprio di Casso passando sopra a quella che fu la frana!
A Casso ci sono il Bar K2 (con una vista notevole sul Monte Toc e sulla 'cicatrice' dovuta al distacco della frana) e Il Mercatino di Teresa (in mezzo alle case del paese). Noi ogni volta che passiamo di qui ci fermiamo a lasciare il nostro piccolo contributo a chi, più con amore e passione che per profitto, tiene aperto da queste parti. I formaggi di primissima qualità, alcuni biscotti 'fatti in casa' squisiti... libri... confetture... e tante chiacchiere: difficile ripartire... ma dobbiamo farlo.
Riscendiamo in pianura e anche questo inverno è finalmente e ufficialmente alle spalle ;-)
L'album fotografico (50 foto) è su Google Foto o Facebook  ;-) 

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