Oggi si è chiusa la carriera di Loris Capirossi. Ha regalato la prima vittoria alla Ducati nel 2003, primo anno del ritorno alla 'classe regina dei prototipi', e se quel giuggiolone di Gibernau non lo avesse centrato nelle costole, facendogli perdere tre gare, nel 2006 sarebbe stato campione del mondo con la Desmosedici 1000.
Ma anche senza quel titolo, Loris ha incarnato, in questi anni, il pilota tutta grinta, coraggio e sopportazione dei sacrifici e del dolore... un Pilota di altri tempi, forse. Se fosse stato più 'personaggio', forse avrebbe avuto più possibilità e moto competitive a disposizione. Ma Loris Capirossi è sempre stato un Motociclista, uno sportivo... e basta: senza spettacoli e siparietti.
Ma è giusto così: manetta, coraggio e poche pugnette, da buon motociclante romagnolo... e infatti la 'curva Capirossi' è sempre lì, a Borgo Rivola, a Riolo Terme. E sempre, passando di lì, diretti al Passo della Sambuca, ci ricorderemo di questo piccolo grande combattente della manetta.
Grazie Loris!
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