lunedì 3 maggio 2010

I morti, in moto, sulle strade più belle. A quando i divieti?

Questo è il titolo a tutta pagina del Corriere di Romagna di oggi. E non è per niente fuori luogo. Tre morti in due giorni sulle strade più belle (e famose) dei nostri Appennini. Due sulla strada del Muraglione, uno tra la Colla e la Sambuca. Poi ci sono i tanti feriti, spesso recuperati con l'eliambulanza.
Non si tratta dei "classici" (pur dolorosi) incidenti sulle vie del mare, le inversioni o le mancanze precedenze in città... queste ovviamente continuano, ci devono far stare tutti "sempre all'erta", certo, ma... ...in questo caso si ripropone nei fatti, davvero e come ormai succede da molti anni, la primavera di sangue sui Passi appenninici. Velocità elevata, uscite di strada, invasione di corsia, schianto contro le auto ferme al semaforo di un cantiere per frana... qui la responsabilità è dei comportamenti di alcuni motociclisti (spesso ne diventano poi le vittime), non degli automobilisti impediti o arroganti.
E' comprensibile, perchè dopo tanti mesi di inverno c'è una gran voglia di guidare. E anche chi non ha mai fermato la moto, finalmente l'asfalto pulito e caldo ti permette di godere un bel ritmo. E allora è in primavera che comincia tutto.
Decine, centinaia, migliaia di utenti delle due ruote che tra sabato e domenica si trovano a percorrere le stesse strade cercando la piega, la prestazione, il ritmo. Qualcuno il tempo.
Ma non sono piste. Dall'altra parte arrivano camion, camper, autovetture, ciclisti e... altri motociclisti.
Se in pista trovare olio sull'asfalto significa una lunga scivolata, in strada quasi sempre significa infacciarsi contro un altro utente (incolpevole) delle due o delle quattro ruote, oppure contro un guard rail, un masso, un palo... o volar giù in un dirupo.
Tra queste decine, centinaia, migliaia di utenti delle due ruote ce n'è una bella fetta che allaccia il casco ma disconnette il cervello.
Ieri il Sindacato di Polizia ha (a mio parere giustamente) polemizzato sul fatto che, a causa dei tagli sull'organico, la Polizia Stradale di S. Sofia, spesso non ha più neppure una pattuglia per controllare andando su è giù, la statale del Muraglione. Qualcuno, magari di quelli con la targa orizzontale e le gomme slick, gongolerà. Io tremo.
Tremo perchè amo quelle strade. Vorrei continuare a percorrerle e a godermele in moto.
Ma se già oggi Claudia ed io evitiamo Muraglione, tra maggio e luglio, proprio per evitare i decerebrati che utilizzano quella strada come se fosse la loro pista, non vorrei che, proprio a causa di questa strage continua, di questa arroganza e imbecillità perdurante, unite alla carenza degli organici delle Forze dell'Ordine, i pubblici amministratori giungessero alla scelta per loro più comoda (e di fronte ai cittadini non motociclisti più elettoralmente pagante): vietare alle moto, a tutte le moto, il Muraglione oggi, poi la Colla domani, e mano a mano che gli smanettoni occupano altre strade, tutte quelle più belle.
E se continuiamo così, accadrà. Possiamo esserne certi.

4 commenti:

VECCHI8 ha detto...

E' proprio cosi,e' gia' da parecchi tempo che ci penso, noi motociclisti cosa possiamo fare per fermare quei pazzi?
Poi per chi non e'motociclista e' facile generalizzare,non tutti capiscono che moltissimi di noi conducono la moto con passione e non per consumare adrenalina.

Blue Bottazzi ha detto...

Passi come quello della Cisa non li frequento già più per il pericolo di imbattersi in motociclisti in gara.

Di questi giorni non passa giorno senza che sul giornale locale compaia la notizia di un incidente di moto, spesso con il morto. A volte ragazzini imberbi, a volte padri di famiglia. La velocità è la causa dell'incidente nove volte su dieci, o per la perdita del controllo, o per aver centrato un ostacolo sulla strada, o perché un mezzo taglia la strada ad una moto lontana che però fa i 200 km all'ora...

Anonimo ha detto...

Eccone uno, su motociclismo di giugno 2010 a pagina 28.
Sulla ss458 tra Chivasso e Asti hanno messo un divieto solo per moto sul cartello stradale sotto al divieto c'e scritto "festivi e prefestivi 13'00-19'00"
Alcuni anni fa quella strada la facevo sovente per lavoro,e avrei voluto percorrerla con la moto in uno di questi fine settimana,ma ora e' diventato piu' difficile per programmare gli orari di passaggio.
Probabilmente l'hanno chiusa alle moto per colpa di quei motociclisti che pensano di essere in pista.
Ora la colpa principale e' da attribuire a questi smanettoni,ma anche alle forze dell'ordine che potrebbero intervenire duramente su chi non rispetta il codice stradale.
Per i motociclisti tranquilli non e' accettabile una discriminazione cosi.

MSOB83 ha detto...

ma è costituzionale vietare il transito ad una categoria di veicoli facendo di tutta l'erba un fascio ?

mi informerò