lunedì 17 agosto 2009

Alla ricerca del fresco (itinerario sull'Appenino toscoromagnolo)...

Domenica 16 agosto. In pianura un gran caldo.
Partiamo con calma, sulle 9 di mattina. I giubbotti aerati fanno il loro dovere e giungiamo alle prime colline senza aver ancora "sbuffato".
A Riolo Terme c'è la "curva Capirossi", ma è in paese, e la percorro con calma e moderazione ;-)
Dopo Casola la strada è già molto divertente, i lavori per i trafori dell'alta velocità, dopo tre lustri, sono finalmente finiti e l'asfalto torna ad essere degno di un paese civile. Meno i limiti di velocità: molti i tratti a 60, ma tutti quei chlometri con limite 30 sono veramente ridicoli e anacronistici. Così si infangano le regole e chi ha voglia di rispettarle si sente un cretino.
A Palazzuolo svolta a destra: il Passo del Paretaio è poco conosciuto ma a me piace molto. In quota la strada è stretta, ma alcuni tratti (soprattutto nel versante che conduce verso Firenzuola) sono molto ma molto guidabli (ed il panorama è splendido)!
A Firenzuola svoltiamo in direzione Raticosa: sembra un mototraduno di motociclanti bolognesi... noi che non amiamo i motoraduni ci fermiamo solo per un caffè ;-)
Dalla Raticosa, scendendo verso Piancaldoli, dopo qualche chilometro troviamo una rovinatissima stradella senza nome che, a sinistra, porta ad un crinale molto panoramico. E' l'occasione per sgranchirci un po' le gambe (visto che qualche nuvola ci regala qualche minuto d'ombreggiamento): troviamo alcuni bacini idrici di Hera ed una bella vista panoramica su un parco di pale eoliche lungo i crinali delle colline bolognesi.
Quando il sole torna a picchiare risaliamo in moto, scendiamo in una stradella che pare in mezzo al nulla: qualche azienda agricola, boschi, un campeggio... poi ritroviamo la Provinciale 121 che ci riconduce alla Raticosa.
Tiriamo diritto per la Futa. E' ancora troppo presto per pranzare. E poi davanti a Bibo (a Traversa) ci sono già parecchie sardomobili ferme... mi sa che oggi abbia la fila).
Dalla Futa, quindi, scendiamo nuovamete a Firenzuola e di qui saliamo al Giogo. Di fronte al rifugio, in cima al passo, ci sono molte panchine sotto gli alberi. Il crinale garantisce una buona ventilazione: una schiacciata con un buon affettato ed una bibita fresca, oggi, è quanto di meglio ci si possa regalare per pranzo :wink:
Ci rilassiamo infatti, guardando le moto che passano, le mucche al pascolo che risalgono lentamente cercando un po' d'ombra. Un accenno di temporale ci fa pensare di anticipare la partenza: giù verso la Toscana.
Trovo che le curve del Giogo siano splendide, ma anche quella della Colla non scherzano. Infatti dopo aver circumnavigato l'autodromo del Mugello vuoto ed assolato, siamo di nuovo in salita ed al fresco... una breve sosta per riempire la borraccia alla Fonte dell'Alpe ed è già ora del Caffè alla Locanda della Colla, in cima all'omonimo passo.
Ma il pomeriggio è appena iniziato.
Possiamo permetterci un altro po' di curve: eccoci quindi in discesa verso Marradi e di qui prendere la stradina a destra che conduce a San Benedetto in Alpe e alla statale del Muraglione.
E' la provinciale 74: stretta e quasi "alpina" all'inizio e alla fine, nella parte centrale verso i passi dell'Eremo e della Peschiera è quasi una pista da ginocchio a terra :-)


Noi al Passo dell'eremo ci fermamo un'oretta a goderci dell'ombra e dell'ottima temperatura ;-)
...e solo dopo un po' scendiamo verso San Benedetto in Alpe per portarci sul Muraglione a gustarci un gelato ed un'altra oretta di fresco spaparanzati ad osservare l'andirivieni di moto di ogni tipo...
Le lancette dell'orologio avanzano ci convincono a levare gli ormeggi che sono già quasi le sei. Scendiamo verso la parte toscana per svoltare in direzione del Passo dei Tre Faggi, di Premilcuore. Dopo Predappio è quasi pianura, ma bene o male siamo stati in quota per tutto il giorno: un bel giretto (340 chilometri per 9 passi) riposante ma divertente per una domenica in pieno agosto ;-)


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