Io credo che l'obiezione di coscienza sia una cosa seria.
Nessuno può obbligare qualcuno ad andare contro ciò che gli dice la religione in cui crede.
Ma che lo Stato, che deve essere al di sopra di ogni credo e garantire a tutti i cittadini (di qualsiasi fede o a nche non credenti) le stesse Leggi e gli stessi servizi ed opportunità, non può permettersi di accettare l'obiezione di coscienza in certi ruoli.
Tu, medico cattolico, non vuoi praticare gli aborti previsti da una Legge dello Stato?
Bene, tu non puoi restare in quel reparto, dovrai o cercarti un altro ospedale oppure andare in qualche altro settore, magari a fare l'ortopedico.
Tu farmacista non vuoi vendere profilattici, anticoncezionali o pillole del giorno dopo perchè il papa ti ha convinto?
Benissimo, vai a vendere profumi o pane, perchè la Farmacia è un servizio pubblico, e nel pubblico c'è anche chi non crede alle ciance del tuo papa o della tua religione.
Tu, cuoco, sei musulmano e non puoi toccare la carne di maiale?
Va bene, non puoi certamente lavorare in una mensa pubblica. Cercati un posto in un ristorante islamico o da un privato che accetti questa limitazione che ti viene data dalla tua religione.
E' ora di farla finita.
Tutte le religioni debbono essere parificate davanti allo Stato, ma lo Stato deve garantire a tutti i cittadini, credenti e non, il rispetto delle Regole, delle Leggi e la possibilità di accedere a quanto previsto dal nostro ordinamento laico.
E' anche ora di cominciare a discutere di testamento biologico, di eutanasia: nessuno potrà obbligare un credente a pratiche che vadano contro il suo credo, ma perchè il credente vuole imporre a ME, ateo, le sue scelte e quelle della sua religione?
E basta con tutti questi soldi regalati alla chiesa cattolica, con questo genuflettersi di fronte al bigottismo imperante soprattutto a destra, ma anche in una buona parte di centro sinistra.
Solo l'affermazione della centralità e del rispetto di uno Stato Laico ci garantirà dalle richieste e dei ricatti di vecchie e nuove religioni!
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