martedì 29 aprile 2003

L'arroganza di voler essere al di sopra della Legge

Un Presidente del Consiglio pericoloso per la democrazia repubblicana

Il parlamentare Previti è stato condannato per corruzione.
Adesso tutto il centrodestra urla al complotto. E il Presidente del Consiglio minaccia la Magistratura di una "resa dei conti" che, come dice giustamente Di Pietro, ha un "sapore di avvertimento vagamente paramafioso".

Alle prossime elezioni, probabilmente, verranno messi in lista, da parte di Forza Italia, altri avvocati, per cercare di fermare quei cattivoni dei giudici.

Ma il problema, paradossalmente, non è questo.
Il problema è se, ancora una volta, gli italiani non capiranno. Se continueranno a leggere La Gazzetta dello Sport e a votare il più "simpatico", il "più furbo" o il "più ricco", perchè "se è stato così bravo diventare ricco, chissà come sarà bravo a farci diventare tutti come lui". Se voteranno gli avvocati dei prossimi ladroni. Se si convinceranno che i giudici sono il problema del Paese, non la corruzione imperante e la pretesa di essere al di sopra della Legge.

Poveri ignoranti (ignoranza culturale e democratica, ovviamente) questi italiani.
Per voler continuare ad essere il paese della furbizia, e non delle Regole, i poveri ignoranti italiani si fanno sempre fagocitare dai più furbi, che "ci sguazzano" e sanno fare i miliardi, garantendo che calano le tasse (riducendo però i trasferimenti agli enti locali... che così ne dovranno mettere di nuove), l'aumento dei posti di lavoro (ma sempre pi precari ed effimeri), la riforma della Giustizia (ma per creare immunità a chi ha il potere politico)... devo continuare?

Poi Berlusconi se ne è uscito, nonostante la richiesta di Ciampi di non ledere il prestigio delle Istituzioni dello Stato, con la definizione "criminalità giudiziaria".
Siamo all'eversione. Berlusconi, i suoi interessi ed i suoi evidenti conflitti di interesse, i suoi forzisti senza scrupoli e senza cultura democratica, si dimostra un vero e proprio pericolo per la nostra Repubblica per il nostro Paese.

Bisogna fare qualcosa. Tutti noi siamo chiamati a cacciarlo via. Lui ed i suoi accoliti, i suoi avvocaticchi, i suoi gerarchi, i suoi nani e le sue ballerine!

Ad ogni elezione, ad ogni manifestazione, in ogni circolo, partito, sindacato, pubblica amministrazione.
Il Berlusconismo, la sua arroganza dei soldi e della furbizia, sono una sconfitta dell'Idealità e del rispetto della Legge. Sono un pericolo per i nostri diritti.
Mandiamolo a casa!

Nel rispetto della legge (noi), nel rispetto della democrazia e senza violenza. Ma mandiamolo a casa!

Ma gli italiani riusciranno a capire e a crescere?

Riflessioni scritte di getto il 30/04/2003 e aggiornate il 3 maggio

Gattostanco

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