Questa è la lettera aperta che un Cittadino italiano, tetraplegico e sofferente da 10 anni a causa di un incidente stradale, ha scritto al Presidente del Consiglio e al Ministro della Salute. A leggerla ci si sente male. Ma soprattutto ci si incazza, perchè una classe politica da decenni inginocchiata ai voleri della chiesa cattolica, continua a tenere in ostaggio le nostre vite.
Scrive accorato Mario, dopo aver bene raccontato dolori e umiliazioni giornaliere: "Chi ha il diritto di dirmi di continuare a soffrire? Nessuno può impormi tutto questo, in un Paese civile. Così come ho il diritto alle cure, ho il diritto di porre fine alle mie sofferenze. È un dovere rispettare la decisione del malato"...
Auguro di cuore di passare tutto ciò che sta passando Mario a chiunque contrasti la legge che consente libertà di scelta agli italiani sul proprio fine vite. Tutto, Anche un po' di più.
E invito tutti a firmare per il referendum a favore dell'eutanasia legale, che oggi si può firmare anche online. Qui.
Facciamo sentire la voce di chi vuole essere un Cittadino libero. Fino alla fine. Perchè la Vita è la nostra!
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