giovedì 29 ottobre 2020

L'importanza di sentirsi Francesi... ed anche Charlie!

Se fossi francese sarei assolutamente orgoglioso della difesa di quella Laicità conquistata in secoli di lotte contro i vari poteri clericali messa in campo dalle Istituzioni Repubblicane. Sarebbe bellissimo se tutta l'Europa fosse come la Francia, perchè a mio parere essere la Francia è essere Charlie, che significa difendere con ogni mezzo la libertà di espressione di tutti, anche quando non si condividono le stesse idee

È la grande difficoltà di essere veramente democratici, ma anche la bellezza e l'importanza di quella Libertà che ci siamo conquistati nei secoli. 

Il che non significa essere deboli, anzi: la Libertà, la Democrazia, la Laicità dello Stato devono essere difese con grande rigore ed inflessibile durezza. Atei, cattolici, agnostici, buddisti, musulmani, valdesi, seguaci del Grande Cocomero, evangelici o pastafariani, tutti devono essere uguali davanti allo Stato e rispettare le Leggi della nazione. Le religioni devono essere un fatto privato, ma come Cittadino devi rispettare le leggi della Repubblica e le libertà degli altri cittadini. Oppure te ne vai in uno stato oscurantista, teocratico o confessionale, dove la tua religione del cazzo è religione di stato. O se provi ad imporre le regole della tua religione qui, ti ci portiamo noi 😉

Je suis Charlie, sempre. 

Vive la France!


domenica 25 ottobre 2020

Ennesimo DPCM. Ennesima 'forte' dimostrazione di un governo incapace

Leggo l'ennesimo DPCM del fine settimana. 'È fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi.

Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza'.

Francamente non ricordo in quale posizione, nella gerarchia delle Fonti del Diritto, siano le Forti Raccomandazioni: prima o dopo quelle primarie? Prima o dopo gli usi e le consuetudini? E se a me delle raccomandazioni del Premierconte non me ne frega niente?

Dài, è solo l'ennesima dimostrazione che siamo di fronte ad un governo ridicolo. Di senzapalle. 

O si ha il coraggio di imporre, o se no si lascia fare dicendo come stanno le cose, ma le 'forti raccomandazioni' sono solo una pubblica ammissione di mancanza di coraggio.

E intanto treni, metropolitane ed autobus continueranno a riempirsi di lavoratori e studenti, nei centri commerciali si continuerà a ciabattare tutti insieme e contenti nei freddi giorni di pioggia (e non solo 😒 ) mentre anche chi ha organizzato bene la propria attività di ristorazione (ma penso anche alle pasticcerie, ai cinema) deve chiudere o ridurre gli orari. Perchè ovviamente siamo incapaci di controllare i comportamenti della 'gggente'.

Sì, un governo ridicolo. E la prossima settimana, di fronte a 30.000 contagi al giorno e alla saturazione dei posti negli ospedali (è il dato più importante e pericoloso, questo) ci sarà un nuovo DPCM, prova-provata che questi tre provvedimenti autunnali del Premierconte non valevano un fico secco. Incapaci, ma soprattutto senza palle. E un danno per la credibilità delle nostre Istituzioni.

domenica 4 ottobre 2020

Cima Gallisterna ed una 'traversata bassa' sempre molto gradevole

La pianura romagnola fino al mare vista
dalla strada che da Rocca delle Caminate
scende a Meldola
Resa più famosa dei passi dolomitici dal recente Mondiale di Ciclismo 😊, ecco Cima Gallisterna... al termine di una bella, lunga e coinvolgente traversata bassa: Passo Forche, Passo Centoforche, Passo della Chioda, Passo di Monte Corno, Valico delle Caibane (Monticino) e, finalmente, Cima Gallisterna (che finisce nella collezione).

Dopo gli acquazzoni del sabato, infatti, la voglia di farci un giro in Appennino era tanta. Ma la caldaia nuova (nuova di cinque giorni), nella notte, ha pensato bene di andare in blocco. Leggi il libretto di istruzioni, trova la manopola per mettere più pressione, spingi il tasto reset per farla ripartire... ecco: quando tiriamo fuori la Multistrada dal box sono già le 11. Sgrunt.
L'Alpen Bar di Campigna

Puntiamo allora decisi verso Campigna
. Lì troviamo l'asfalto molto bagnato e, soprattutto, una temperatura sotto ai 9 gradi.
Freddo o non freddo, da motociclisti specializzati in valichi alpini, mangiamo un'ottima polenta con i funghi in un tavolino all'aperto del nostro Alpen Bar, annaffiandola con un po' di Sangiovese in funzione antigelo, ma poi, anzichè svalicare, decidiamo di cercare strade asciutte scegliendo un itinerario più basso.
Ci sono 'attraversate' che spesso i motociclisti snobbano, perchè le quote sono più basse ed i passi non sono famosi come i 'classici' Colla, Calla o Muraglione, ma che quando le percorri ti danno poi grande soddisfazione. E siccome non i fai spessissimo, tante volte ti accorgi di panorami o dettagli che neppure ricordavi di aver già visto.
La nostra 'traversata bassa' di oggi parte quindi da Galeata, dove svoltiamo in direzione nord per salire sul Valico delle Forche, bella strada che sale decisa con dei bei tornanti e regala un tracciato divertente e poco trafficato.
Giunti al piccolissimo borgo di Strada San Zeno, anzichè entrare nell'accogliente osteria presente all'incrocio, svoltiamo a sinistra per ritrovarci, dopo poche centinaia di metri, una strettissima svolta a destra in direzione Rocca San Casciano. E' la strada che sale al Valico di Centoforche, davvero divertente (anche se qualche tratto di asfalto dissestato c'è).

Attraversiamo il centro di Rocca San Casciano e, seguendo le indicazioni per Modigliana, approcciamo i ben 19 chilometri di wilderness del Valico di Monte Chioda. Il tracciato è stretto, non adatto certamente a correre, ma l'assoluta mancanza di traffico, nonostante sia domenica, lo rende estremamente divertente (e spesso c'è da scegliere se rallentare e gustarsi scorci di panorama davvero belli).
Giungiamo a Modigliana trovandoci sulla sinistra i resti dell'imponente rocca. Ma abbiamo ancora il Valico di Monte Corno, che ci porterà fino a Brisighella, passando per le sue (purtroppo) chiuse da tempo ed una volta famose, terme.
Via Gallisterna

Da Brisighella, splendido borgo medioevale e spesso teatro di mostre, fiere, mercatini, proseguiamo per Riolo Terme. E' la strada delle Caibane, oppure meglio denominata del Monticino. Passiamo sotto alla rocca di Brisighella, poi ci immergiamo in mezzo ai calanchi ed alle coste della vena del gesso. Qualche spiraglio di luce illumina i colori di questo appennino basso ma selvaggio. Il tracciato è all'inizio veloce, poi i tornanti si susseguono uno dopo l'altro. Arrivati a Riolo Terme svoltiamo a sinistra per Casola, ma dopo poche centinaia di metri c'è una stradina sulla destra che porta l'indicazione di 'Via Gallisterna'.
Cima Gallisterna
In tanti anni che andiamo in moto, non ci eravamo mai passati.
In effetti la quota più alta da raggiungere, qui , è di 268 metri. Però sono 10/12 chilometri simpatici: strada strettissima, appena riasfaltata per i Mondiali di ciclismo svoltosi la settimana scorsa). In pratica, una volta in cima, si plana sull'autodromo di Imola, godendosi gli ultimi panorami che l'Appennino offre della pianura romagnola sottostante.
Noi corriamo un po', perchè dietro di noi si vede chiaramente come le nuvole stiano scaricando secchiate d'acqua. Magari torneremo con il sole e l'aria limpida... in fondo non è così distante da casa 😏
L'itinerario: 270 km con partenza ed arrivo a Ravenna

Come sempre, qualche immagine in più è visibile in questo Album su Google Foto
La collezione dei passi è ovviamente qui sul blog