sabato 27 gennaio 2024

Più in alto della nebbia gelata

E' sufficiente uscire da Ravenna, dove la grigia e bagnata nebbia non permette al Sole di riscaldare l'aria (partiti alle 10 di mattina con -2, rientrati alle 18 con +2 🙄) e sembra che l'inverno sia già finito.

E' il 27 di gennaio, i giorni della merla sono alle porte, ma il display della Multistrada sega 12 gradi a Corniolo, 8 a Campigna, 16/17 tra Stia e Pratovecchio... e in collina l'asfalto è asciutto 🤩... Dopo aver affrontato il Valico delle Forche e comprato il pane a Corniolo (a mio parere il migliore del nostro Appennino) ci fermiamo a Campigna, da Nada e Cristian all'Apen Bar, e troviamo un piatto di tortelli di patata con il ragù di cinghiale semplicemente superlativi. Svalichiamo il Passo della Calla (negli inverni di una volta fino a marzo era quasi impossibile, in moto) e scendiamo sul versante toscano.



Sul Passo dei Mandrioli le uniche tracce rimaste di neve a bordo strada... ah, la Tiberina (la Statale a fianco della E45 è ancora chiusa ai non residenti e a bici e moto... c'è pure l'omarello dell'Anas a controllare 🙄)... andiamo ad esplorare una provinciale che da Quarto porta ad Alfero in mezzo al Nulla (una sorta di passo in località 'Massa', poi un bar abbandonato vicino ad una cava a Mazzi... 


Abbiamo fatto un po' tardi e torniamo con la E45... infilandoci nuovamente nella nebbia gelida della pianura. Per fortuna la Multi protegge bene, e manopole risaldate (ed i guanti Klan di Claudia) aiutano anche noi vecchietti a non rimpiangere le comodità delle auto. In fondo l'inverno ha sempre un po' di fascino.



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