venerdì 3 marzo 2023

Italiani brava gente... si commuove, ma poi ci ripensa...


Come al solito mi piace andare un po' controcorrente (ah, quanto mi manca Montanelli) e cercando di schivare il falso buonismo-a-tutti-i-costi.

Parliamo di immigrazione. E di immigrati. Vivi, e morti (come nel naufragio di Crotone).

Pensate davvero che chi ha votato la destra, e lo ha fatto quasi solo pensando al problema immigrazione incontrollata e senso di insicurezza, oggi stia piangendo poi così tanto? E che, nel caso, continuerà a farlo ancora per molto?

Altri barconi arriveranno, altre navi sbarcheranno, altri immigrati chiederanno con arroganza i due Euro per il carrello davanti al supermercato, altri immigrati se ne staranno a cazzeggiare tutto il giorno dalle parti della stazione o del parco pubblico... e passata la settimana del dispiacere, tornerà a prevalere la voglia di fermare gli sbarchi.

D'altronde è chiaro a tutti (tranne che a una piccolissima parte di buonisti scollegati dalla realtà) che non possiamo aprire le porte indiscriminatamente: se lo si venisse a sapere, il flusso in arrivo da Africa e Asia sarebbe ingestibile e insostenibile.

E allora smettiamola con questi piagnistei inutili e squallidi: ci saranno anche altri morti, perchè in qualche modo (anche rendendo difficile l'accesso), è ovvio che l'Europa e l'Italia debbano continuare a scoraggiare le partenze.

Detto questo, sarebbe ora che tutti (sia da destra che da sinistra) si lavorasse insieme su due direzioni: aiutare le economie dei Paesi di partenza, approvare vere politiche si inserimento culturale e lavorativo per chi è qui. E leggi ferree (e rimpatri certi per chi non ha diritto di restare) per ridare sicurezza all'opinione pubblica.

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