Le Gorges del Verdon sono fantastiche. Me lo avevano assicurato tutti quelli che c'erano già stati, ma dal vero... lo sono di più :-)
Non è possibile, infatti, raccontare la maestosità delle voragini create, nel tempo di ere geologiche, dall'acqua che ha eroso la roccia. Sono troppi i punti nei quali è d'obbligo fermare la moto, metterla in equilibrio sul cavalletto e godersi il panorama. Ogni dettaglio merita un momento. Ogni ombra nasconde un anfratto, un gioco di erosione dolce o di fragilità sgretolata.
E percorrere entrambe le "coste" richiede quasi un giorno intero.
Ma la Route des cretes (sulla destra mi pare, cmq dalla parte di La-Palud) e l'intero itinerario sulla riva opposta non possono assolutamente mancare nella "bacheca mentale delle cose belle" di ogni mototurista che si rispetti :-)
Le strade alpine della Francia, poi, sono sempre uno spettacolo, per il motociclista. Radi paesi e molte curve. Pochi limiti idioti e tante distese di boschi, oppure di lavanda, oppure di prati riarsi dal sole.
Non male il Colle della Lombarda per entrarvi e altrettanto divertente il Colle dell'Agnello per il rientro in italia.
Anche alcune valli del Cuneense, che ho percorso in questi giorni, meritano l'attenzione dei motociclisti, valle Maira su tutte.
E forse ne meritano ancora di più alcune strade di attraversamento in quota (Colle di Sampeyre e Vallone dell'Elva, oppure Colle della Fauniera e Vallone dell'Arma), dove si viaggia solitari su strade strette, tortuose, ombreggiate oppure a strapiombo sulle gole intagliate dai ruscelli. Poi si scollina in quota sempre circondati da marmotte, scoiattoli, aquile... e quiete....
L'itinerario, le foto, la mappa dell'itinerario sono sulle pagine dello storico sito free di Gattostanco: digilander.libero.it/gattostanco/ValliOccitaneEVerdon2003.html
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