domenica 29 giugno 2025

Alcune strade bellissime anche alle prese con l'emergenza caldo

Mercoledì 25 giugno: ci sono motociclisti integralisti e motociclisti diventati ex-integralisti con l'età... mi iscrivo a quest'ultima, poco gloriosa fazione, ma in questi giorni di caldo torrido noi abbiamo deciso di lasciare a casa la Multistrada, scegliendo l'aria condizionata ed il viaggiare senza casco, giubbotto e protezioni... Abbiamo però scelto di percorrere lo stesso itinerario che avevamo scelto di fare in moto, tra passi e strade storte delle Alpi. E la Subaru in effetti si è dimostrata confortevole e divertente, anche se, bisogna ammetterlo, è mutòr l'è un'ètar quèl 😉

Partiti da Ravenna abbastanza presto, abbiamo fatto la Romea fino a Mestre, poi la A27 fino a Ponte nelle Alpi. Giunti infine ad Auronzo di Cadore ci siamo divertiti non poco sui tornanti perfetti del Passo S.Antonio e Monte Croce Comelico. Abbiamo poi percorso tutta la verdissima Valle di Anterselva (ma quanti danni sta facendo il bostrico!) e siamo arrivati al Passo Stalle a semaforo rosso... avevamo quasi una mezz'oretta di tempo, che abbiamo impiegato a divorare un panino sul lungo lago.

Il Passo Stalle è fantastico, perchè è sì stretto e ripido, ma a senso unico alternato. E sapere che non incontrerai nessuno, pur senza bisogno di correre (il limite è cmq di soli 50 all'ora), ti fa divertire davvero!

Al di là del confine la verdissima Defereggental (anch'essa, purtroppo, alle prese con ingentissimi e visibilissimi danni da bostrico), Lienz, l'IselsbergPass, e la Molltal

Sono quasi 25 anni che veniamo da queste parti per poi divertirci l'indomani sull'alpenstrasse del Grossglockner, ed un caldo così, quassù, non l'avevamo mai trovato. Vediamo motociclisti che addirittura hanno legato il giubbotto sul baule e viaggiano in maglietta... per una ventina di anni, ogni volta che andavamo al Grossglockner in moto facevamo tappa a Dollach da Frau Gertrude alla sua Pension Kahn, e poi andavamo a cena al Post. Purtroppo da alcuni anni non ci sono più nè la pensione nè Frau Gertrude... ma noi ci siamo comunque fermati a Dollach, prendendo una (ottima) stanza al Post.

Dopo la doccia, e prima di cena, facciamo quattro passi a Dollach, e nonostante i circa 1.000 metri di quota, cerchiamo disperatamente di stare all'ombra per non sudare troppo. Le Alpi sono davvero in difficoltà, in questo fine giugno 2025.

Comunque all'Hotel Post si sta bene, e ceniamo nel garten. E' il 'solito' Post che conosciamo. Ottimo cibo, lo strudel affogato di salsa di vaniglia è sempre fantastico, e così la cordialità del personale. Buona notte!

Le foto:

La bella strada del Passo S.Antonio, sopra Auronzo


Nei pressi della chiesetta di Sant'Anna

Padola

Sosta-panno (e attesa del verde) al Lago di Anterselva

Il semaforo all'inizio della salita per lo Stalle

Salendo al Passo Stalle

Salendo allo Stalle

Passo Stalle

Dopo Lienz si sale per la Molltal

Nei pressi di Dollach

Heiligenblut

L'Hotel post di Dollach

Il garten dell'Hotel Post di Dollach

Giovedì 26 giugno: 45 euro per entrare sono quasi un furto (come i 35 per le moto), anche perchè poi negozi di souvenir, bar e ristoranti sono carissimi. Ci si sente un po' polli da spennare... e sono pure comparsi i primi autovelox... però ogni tanto un giro sulla Grossglockner Alpenstrasse fa bene al morale... e poi è la prima volta in auto.

Nei curvoni veloci il Crosstrek è fantastico. Poco rollìo, mantiene perfettamente le traiettorie impostate come su un binario (e nonostante le gomme 4stagioni). Anche i sedili contribuiscono a rendere tutto piacevole e divertente.

Certo: in salita il motore non è potentissimo. Va bene quindi per una guida regolare, meno se vuoi accelerare in fretta... una meccanica del genere potrebbe meritare anche 100 cavalli in più!

E' il Grossglockner di sempre. Belle curve, panorami mozzafiato, negozietti di souvenirs, piccoli musei ed esposizioni. E marmotte, tante marmotte. 

La neve invece latita. Ed anche del famoso ghiacciaio del Franz-Josefs Hohe ormai non è rimasto quasi nulla, sopra al lago che si è formato sotto al piazzale. I negazionisti del cambiamento climatico dovrebbero venire qui, ogni tanto...

Großglockner-Hochalpenstraße




Großglockner-Hochalpenstraße

Großglockner-Hochalpenstraße

Großglockner-Hochalpenstraße

Großglockner-Hochalpenstraße: Fuscher Lake ed Edelweisspitze

Großglockner-Hochalpenstraße: Edelweisspitze

Großglockner-Hochalpenstraße

Großglockner-Hochalpenstraße

Großglockner-Hochalpenstraße: Hochtor Pass

Großglockner-Hochalpenstraße

Großglockner-Hochalpenstraße: Franz-Josefs Hohe

Großglockner-Hochalpenstraße: sopra al Franz_Josefs Hohe

Quello che resta del ghiacciaio al FJH

Großglockner-Hochalpenstraße: Marmotte

Dopo la mattinata passata al parco-giochi del Grossglockner, rientro in Italia dal Passo di Monte Croce Carnico, riaperto da poco dopo più di un anno di chiusura per una frana... dopo Timau (ossario) e Paluzza (torre Moscarda), sosta per cena e notte all'ottimo Hotel Bellavista di Ravascletto. Fantastico cenare in terrazza, al fresco, durante il temporale

...inoltre Ravascletto è la base perfetta per affrontare Zoncolan e Panoramica delle Vette del Monte Crostis, e noi domani vogliamo affrontare proprio quest'ultima. Buona notte, quindi!

A sud di Dollach

Direzione Passo di Monte Croce Carnico


Le installazioni doganali abbandonate al Monte Croce Carnico

Passo Monte Croce Carnico

I massi che ancora incombono sulla strada

Il memoriale-ossario di Timau

Torre Moscarda nei pressi di Paluzza

Torre Moscarda nei pressi di Paluzza

Un gradito temporale rinfrescante durante la cena al bellavista

Venerdì 27 giugno: abbiamo scelto l'hotel Bellavista perchè da Ravascletto partono i 35 bellissimi chilometri della Panoramica delle Vette, del Monte Crostis, una strada stretta e impegnativa che offre panorami meravigliosi sulle Alpi Carniche, Giulie e Dolomiti e scende poi a Comeglians. Noi l'avevamo già percorsa un paio di volte in moto, e sapendo quanto è stretta, abbiamo deciso di farla di prima mattina e non nel w-e... perchè in certi punti, se incontri un'altra auto, è necessario fare parecchia retromarcia per darsi il passo... ma venerdì scorso era quasi tutta nostra. Esperienza unica!

Colazione sul terrazzo panoramico e fresco del Bellavista

Il cartello di chiusura ci aveva spaventato. Abbiamo chiesto a gente del posto... è lì da sempre, ma la strada, con attenzione, è percorribile... roba da italiani, anzichè valorizzarla ai fini turistici...

Panoramica delle Vette del Monte Crostis: si inizia a salire!

Panoramica delle Vette del Monte Crostis

Panoramica delle Vette del Monte Crostis


Panoramica delle Vette del Monte Crostis

Panoramica delle Vette del Monte Crostis

Panoramica delle Vette del Monte Crostis

Panoramica delle Vette del Monte Crostis



Panoramica delle Vette del Monte Crostis

Panoramica delle Vette del Monte Crostis

Panoramica delle Vette del Monte Crostis: incontri

Panoramica delle Vette del Monte Crostis

Panoramica delle Vette del Monte Crostis: incontri

Panoramica delle Vette del Monte Crostis

Panoramica delle Vette del Monte Crostis: si scende

Panoramica delle Vette del Monte Crostis: incontri

Dopo la splendida Panoramica delle Vette è ora di rientrare. La Val Pesarina è bellissima, peccato che turisticamente sia davvero poco sfruttato... è difficile persino trovare un caffè o un panino...
Raggiungiamo poi Belluno e ci dirigiamo verso il Cansiglio, facendo una sosta a Sitran per vedere se c'è ancora l'albero con la bicicletta.
Ultima tappa, prima di scendere in pianura, Pian Cansiglio, per un Bio Spritz al Bar Bianco (consigliato!).
Poi si torna nel forno della pianura romagnola, con anche una deviazione nelle valli, passando da Anita ed Alfonsine, per evitare un incidente sulla Romea all'altezza di porto Garibaldi.
Ecco, in queste ultime 3 ore il Crosstrek è stato sicuramente più comodo della Multistrada!

Da Comeglians inizia la bellissima Val Pesarina

Subito dopo Pieira vediamo un cartello 'vendita formaggi'. E' la Società Agricola Agostinis Stefano e Cimenti Vanessa. I formaggi sono ottimi, così come i prezzi. Consigliata!

Val Pesarina

Val Pesarina

Prima di Sella Ciampigotto sono chiusi sia lo storico rifugio che il ristoro aperto qualche anno fa

Val Pesarina

Val Pesarina

“Narra la storia che a Sitran vi fosse un contadino che nella prima metà del ‘900 riuscì ad acquistare una bicicletta, suo vanto e ricchezza. Quando andava nei campi a tagliare l’erba, la portava sempre con sé e la appoggiava sul castagno vicino. Passarono gli anni e la bicicletta divenne vecchia e malandata. Il contadino, non avendo cuore di gettarla via, in un giorno del 1952, decise di appenderla a un ramo secco del castagno, senza neppure immaginare che, col tempo, albero e bicicletta sarebbero diventati un corpo solo e un’anima sola. Per sempre” – da Il Quaderno degli Alberi antichi e leggendari di Paola Fantin (Kellermann Editore).

Per arrivare alla bicicletta nell'albero, occorre parcheggiare al cimitero di Sitran. Poi a piedi lo si costeggia, ed un breve sentiero nel prato porta a questo ingresso nel bosco. Dopo poche centinaia di metri, tenendo la sinistra, si arriva all'Albero. Seguite la posizione indicata su Google Maps, è precisissima.

L'albero con la bicicletta di Sitran

Pian Cansiglio

Pian Cansiglio

Bio Spritz & muffin ai frutti di bosco al Bar Bianco di Pian di Cansiglio

Bar Bianco di Pian di Cansiglio

Passo Crosetta

Dal passo Crosetta si scende in pianura

...e alla fine, la strada delle valli per evitare le code da incidente sulla Romea... 


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