venerdì 9 aprile 2021

Non ci sono più attenuanti, Draghi è complice di Speranza

Ho avuto la netta sensazione che sia la 'tiritera' sui saltatori di fila, sia quella (in ogni caso da me condivisa nel merito, su Erdogan), ieri, in conferenza stampa siano state due volute cortine fumogene per non entrare nel merito delle scelte del Governo sulla pandemia. Per non mettere in discussione una difesa ormai incomprensibile ai più, di norme insensate, soprattutto ormai lontani dalla fase emergenziale della prima ora.

Si può stare aperti per vendere mutande, ma non pantaloni. Scarpe da ginnastica ma non normali, giubbotti da moto ma non una felpa. E le mutande le puoi comprare dentro ad un negozio, ma non all'aria aperta di un mercato. Puoi mangiare in mensa o all'autogrill, ma il chiosco con i tavoli all'aperto è chiuso...

Così come è vietato andare a camminare in spiaggia o in montagna, e portare dieci euro di fatturato ai piccoli alimentari dei paesini...

Da mesi ci dicono che con le varianti il virus è più contagioso anche per i giovani, ma anziché aggiornare i protocolli su distanziamento e areazione, solo più chiusure indiscriminate, mentre le scuole riaprono con le stesse distanze di un anno fa.

Quindi?

Una classe politica di incapaci, che dopo un anno e mezzo di pandemia, non è ancora stata in grado di partorire regole intelligenti.

E che sta distruggendo posti di lavoro, attività economiche e la psiche delle persone.

Sono le scelte di Speranza, Franceschini, Conte, Orlando, Patuanelli...

...se Draghi non ha deciso quel cambio di passo che gli si chiedeva, ora ne è responsabile e complice pure lui.

Ecco perchè ha lanciato la doppia cortina fumogena. Ma la sua autorevolezza non ne guadagna. Anzi: ora è complice di Speranza.

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