
Repubblica. Res Publica. Cosa di tutti.
Un sogno coltivato per secoli, per il quale migliaia di idealisti e patrioti sono morti, hanno passato la vita in carcere, sono stati costretti all'esilio.
Adesso vediamo solo quest'italietta impoverita, arrabbiata, indebitata, e buona parte degli italiani incazzati "con i politici che ci hanno ridotto così".
Ma Res Publica significa, appunto cosa di tutti.
Se ce ne freghiamo, se pensiamo solo ai nostri egoismi e alle nostre piccole furbizie quotidiane, premiando chi ci blandisce con promesse assurde e prebende che poi pagherà lo Stato (ovvero noi tutti), è ovvio che la Repubblica non funzioni.
Ma la colpa è nostra, di un popolo con poca cultura democratica, di ignavi, di astensionisti, di disimpegnati, pronti a dare il voto e a farsi governare da chi le racconta più grosse, è più simpatico o sembra un vincente.
W la Repubblica comunque, perchè è nostra, e perchè, con la Repubblica, siamo tutti noi che scegliamo la nostra strada, il nostro futuro... che sia di progresso o decadenza, la responsabilità sarà comunque nostra e non di un dittatore o un re da strapazzo.
Gattostanco, 2 giugno 2012
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