
Ora mi chiedo: un responsabile del Mercato Italia del Gruppo Piaggio che si riferisce alle Moto Guzzi senza mai chiamarle moto o motociclette (ma oggetti o veicoli) da dove l'hanno tirato fuori?
Credete veramente che questi grandi manager del marketing riescano ad intercettare le pulsioni, le emozioni e le esigenze degli appassionati che devono aprire il portafogli e tirar fuori parecchie migliaia di euro?
Un appello al Gruppo Piaggio: mi offro alla metà dello stipendio di questo Signor Gagliardo. Sono pronto a provarci, anche se al posto dell'inglese mastico molto meglio il romagnolo. Ma giuro che non definirò mai una Moto Guzzi come un oggetto.
Un lampeggio da un guzzista preoccupato...
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