mercoledì 31 marzo 2004

Governo cialtrone

Ridurre le tasse. 
Ci sarebbe da ridere se la cosa non fosse tragica.
Il nostro Paese ha un debito pubblico colossale, e il nostro presidente del consiglio, ancora, è lì a illudere quegli italiani (così cretini?) che le tasse stanno calando e verranno ridotte ancora. 
Ma per favore.

Questo governo probabilmente continuerà a ridurre le imposte dirette, ma con quale risultato? 
Ridurre i trasferimenti agli enti locali ed i servizi.

I cittadini quindi vedranno aumentare le tariffe sui servizi locali, i costi per la sanità, la scuola e l'università, le imposte degli enti locali.

In questo modo solo chi avrà risparmiato molto sulle imposte dirette (e quindi chi ha redditi molto elevati) avrà veramente un beneficio, tutti gli altri spenderanno di più, o potranno avere di meno.

Il problema del nostro Paese, invece, è quello di ridurre il debito pubblico, darsi una politica economica lineare, credibile e non schiava dei condoni estemporanei e dannosi per la credibilità del sistema-Paese. 
Quello di garantire ai cittadini dei servizi essenziali che permettano di lavorare senza aver paura di avere un figlio (perchè non si sa dove lasciarlo, a causa dei costi degli asili e dei servizi), servizi di mobilità accettabili, garanzie per l'assistenza degli anziani. 
Poter lavorare, altro che "ridurre i ponti e le festività"... che tristezza!!!

Significa non gonfiare il numero degli occupati con generazioni di precari, di co.co.co. che non si potranno mai permettere una famiglia, un mutuo per l'acquisto di una casa o di un'automobile nuova. 
Il nostro Paese non può pensare di rincorrere la competitività dell'industria cinese con la flessibilità dei co.co.co. e con il precariato: non solo ci sarà impossibile giungere a tale risultato, ma nel frattempo avremo distrutto la possibilità di crearsi un futuro (ma anche di spendere e di "far girare" la nostra economia) delle nostre giovani generazioni.

Il nostro centro-sinistra deve avere il coraggio di dire questo agli italiani.

Gli italiani hanno già capito una volta (poi il massimalismo tafazziano del Parolaio Rosso ha fatto un bel regalo al Cavaliere), potrebbero capire un'altra volta. 

Ah, perchè ho scritto governo cialtrone? 
Ecco la definizione:
"cialtróne: cialtróne (f. -óna), s. m. 
Persona sciatta e trasandata nel vestire e nel comportamento; 
sfaccendato che sta sempre fra i piedi, disturbando chi deve lavorare; 
persona di cui non ci si può fidare."
Beh, a parte la sciatterìa e la trasandatezza, ovviamente :-)

Gattostanco, 31 marzo 2004

Nessun commento: