Sabato mattina (14 dicembre...) mi sono svegliato con un mucchio di cose da fare. Un po' di spesa, il barbiere, sistemare (provarci, seguendo le istruzioni di Goldino) il computer di casa... però c'era il sole. E nella notte un commilitone del B.E.R. (evidentemente meteropatico) che mi aveva inviato un SMS: "domani giretto in moto?".
Dopo una settimana di freddo, pioggia e, non molto lontano neve... al diavolo i lavoretti :-D
Il buon Kolonnello ha la bontà d'animo di invitare a fare un giretto anche chi è sprovvisto di bauletto (caro il mio Tosco Figuro, impari bene cosa significa essere NON razzisti)... d'altronde però lui è addirittura senza moto :-)
Raggiungo Rafagas a casa sua, poi direzione appennino! Passiamo a pochi km da Savigno, ma Max risulta essere irrintracciabile al telefonino, poi via, verso Castel D'Aiano. La strada è ancora bagnata. Tra Castel D'Aiano e Gaggio Montano c'è la neve ai bordi della strada e sui tetti. Un piccolo laghetto si sta sgelando. Oggi non è freddo, ma nei giorni scorsi, qui, lo deve essere stato.
Poche le moto in giro. Effettivamente gli amanti della piega non si divertiranno. Oltre all'acqua, anche sale e terriccio a volontà rendono scivolose tutte le curve.
La Triumph fa da battistrada, io mi godo il panorama e mi inzacchero per bene... lavoretto in più per domattina... bagnetto alla Futura!
A Gaggio Montano la meritata sosta. Un'avvenente barista (dubbiosi: beh, non c'eravate. Quindi peggio per voi) ci scalda per bene piade e crescentine vergognosamnte farcite. Il Verduzzo e il Bianco di Custoza scaldano i poveri motociclisti infreddoliti. Marco vuole rimanere leggero ed evita il caffè... si sbaferà solo una manciata di Lindt Lindor (tanto sono di cioccolato fondente, dice lui. Angela, una santa, non lo picchia con il casco e sopporta).
La sosta è comunque breve. Sprecare cotanto sole?
Andiamo a prendere la Porrettana, dice il Kolonnello. E mi porta a percorrere una serie di tornanti sterrati per manutenzione. Beh, cos'è un allenamento in vista di un acquisto... enduroso????
Sulla Porrettana il traffico è consistente. Troviamo anche qualche banda di smanettoni. Marco si ricorda di aver dietro il povero Gattostanco (che Futura o no rimarrà sempre un Fermone) e li lascia andare.
I saluti. Rafags e Angela si fermano a Calderara di Reno. Io me ne torno a casa evitando con attenzione Tangenziale e Sardostrada. Arrivo a casa che è già buio. Ma è stata una giornata meravigliosa. Dopo tanto lavoro, pioggia e routine quotidiana, devo ammettere che la moto è veramente in grado di farti rinascere. Non c'è freddo che tenga, intirizzimento alle mani, il vento che ti arrossa gli occhi: macchisenefrega! Queste sono le piccole gioie che vanno centellinate, assaporate e riposte tra i ricordi più cari.
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